2018-11-11
Pd senza potere
ma vuol guidare i commercianti di Arezzo e Siena
ANSA
Arezzo porta in dote 45.390 imprese, Siena 37.066. Con 611.000 abitanti, il territorio dell'ente è il più vasto della Toscana, la regione governata da La sede legale è stata stata collocata ad Arezzo, la presidenza spetta a Siena. Qui si apre un problema politico: il Pd, pur non governando più le due città, pretende la nomina di un suo presidente, ossia l'attuale leader della Camera di commercio senese Massimo Guasconi, il quale ricopre l'incarico dal maggio 2009 e ha gestito la città insieme a Mussari, Mancini e a tutto il potere dem. Già nel 2007 era nel comitato Pd pro Siena e ha condiviso le gestioni di Mussari e Mancini di banca e Fondazione. Gli aretini si chiamano fuori: «Abbiamo la sede, spetta ai senesi indicare una discontinuità per la presidenza», riferisce un esponente della maggioranza del comune di Arezzo. Un nome alternativo ci sarebbe: Daniele Pracchia. Ma su di lui c'è il veto di Pd e Cna. Forse, come suggerisce qualcuno, meglio rinviare di una settima l'elezione e avviare un confronto.
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La fusione tra le Camere di commercio di Siena e Arezzo è completata e domani i 33 consiglieri si riuniranno per eleggere gli organi della nuova Camera di commercio unica. Arezzo porta in dote 45.390 imprese, Siena 37.066. Con 611.000 abitanti, il territorio dell'ente è il più vasto della Toscana, la regione governata da La sede legale è stata stata collocata ad Arezzo, la presidenza spetta a Siena. Qui si apre un problema politico: il Pd, pur non governando più le due città, pretende la nomina di un suo presidente, ossia l'attuale leader della Camera di commercio senese Massimo Guasconi, il quale ricopre l'incarico dal maggio 2009 e ha gestito la città insieme a Mussari, Mancini e a tutto il potere dem. Già nel 2007 era nel comitato Pd pro Siena e ha condiviso le gestioni di Mussari e Mancini di banca e Fondazione. Gli aretini si chiamano fuori: «Abbiamo la sede, spetta ai senesi indicare una discontinuità per la presidenza», riferisce un esponente della maggioranza del comune di Arezzo. Un nome alternativo ci sarebbe: Daniele Pracchia. Ma su di lui c'è il veto di Pd e Cna. Forse, come suggerisce qualcuno, meglio rinviare di una settima l'elezione e avviare un confronto.
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