Parole Testarde | Ezra Pound, Onlyfans e l’utopia degli usurai

Cos’è l’usura? Prima della definizione «finanziaria», è una categoria filosofica che ha a che fare con la natura delle cose più ancora che con il denaro e gli interessi maturati su di esso. Testi sacri a parte, anche alcuni grandi poeti hanno indagato questa parola in senso antropologico, sociale e politico. Da Dante a Eliot fino a Pound, l’usura è una categoria molto più attuale e cogente di quanto possa sembrare. Il mondo contemporaneo è caratterizzato dal progressivo abbattimento di ciò che era considerato «non disponibile»: il corpo, la vita, gli organi, il tempo. Se tutto può essere merce, se tutto può essere occasione di lucro, muta la natura dell’uomo, del lavoro, dei rapporti.

Per questo il Canto XLV di Ezra Pound («With usura»), pur scritto quasi un secolo fa, parla di oggi. La fusione tra secolarizzazione liberale, rimozione dell’intangibile e dell’innumerabile, e pervasività assoluta della tecnologia, ha spalancato al commercio quasi ogni aspetto della vita. Cosa accade al corpo se può essere noleggiato a tempo (prostituzione, utero in affitto, vendita di organi)? Cosa accade se l’intimità può essere oggetto di compravendita iconografica, come accade con Onlyfans, l’Instagram osé presentato sui media come toccasana per alzare il reddito senza contatti fisici con sconosciuti voyeur? Cosa accade alla casa, all’arte, agli affetti, al lavoro, se la modalità normale di rapporto con le cose diventa un debito per la fruizione? Nulla di buono, spiega il poeta.

Ultimi colpi, poi la tregua tiene. E l’Iran dice di voler negoziare
Beer Sheva, un palazzo colpito da un missile iraniano (Ansa)
Lanci e scambi di accuse dopo il cessate il fuoco, forse è stata l’iniziativa autonoma di un gruppo di pasdaran. A Teheran la piazza inneggia alla vittoria. Il presidente Pezeshkian: «Siamo pronti a tornare alle trattative».
Patto fra Trump e Putin dietro la tregua in Iran
Sullo sfondo Vladimir Putin (Ansa). Nel riquadro il senior advisor della Fondazione Med-Or, Daniele Ruvinetti (Imagoeconomica)
Il presidente americano (che poi si infuria con Netanyahu e gli ayatollah per le fugaci violazioni) e quello russo hanno fatto pressioni sui rispettivi alleati. Daniele Ruvinetti di Med-Or: «Cosa ha ottenuto Mosca in cambio? Un intervento per congelare la linea del fronte in Ucraina e forse un via libera in Libia».
Facciamo come la Spagna: niente 5% in armi
Il premier spagnolo Pedro Sánchez (Ansa)
Madrid sta prendendo per i fondelli l’Alleanza atlantica: l’idea è quella di impegnarsi a raggiungere gli obiettivi del riarmo in modo del tutto generico, lasciando il cerino della promessa non mantenuta al prossimo governo. E se Roma la imitasse?
Spesa del 5% del Pil in armi: Rutte minimizza: «Nessuna deroga». Ma il caso Sánchez tiene banco
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte (Ansa)
La Svezia: «Niente eccezioni nazionali». Trump critico: «Questo è un problema».
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