2025-07-18
Meloni: «Rispetto il conflitto, ma non se antagonista per principio»
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(Ansa)
«Rispetto la dinamica del conflitto ma quando mette al centro i contenuti reali, e non quando la logica è antagonista e massimalista per principio. È una logica che nuoce alle persone, ai lavoratori, alla democrazia, perchè non offre risultati. Quando invece si ha la capacità di confrontarsi, anche in maniera dura, sul merito delle cose come abbiamo fatto spesso, i risultati arrivano. E sono arrivati anche quando la distanza di partenza sembrava incolmabile».
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Il premier al Congresso nazionale della Cisl a Roma: «Dal confronto, anche duro, arrivano i risultati».«Rispetto la dinamica del conflitto ma quando mette al centro i contenuti reali, e non quando la logica è antagonista e massimalista per principio. È una logica che nuoce alle persone, ai lavoratori, alla democrazia, perchè non offre risultati. Quando invece si ha la capacità di confrontarsi, anche in maniera dura, sul merito delle cose come abbiamo fatto spesso, i risultati arrivano. E sono arrivati anche quando la distanza di partenza sembrava incolmabile».
Un disegno che ricostruisce i 16 mulini in serie del sito industriale di Barbegal, nel Sud della Francia (Getty Images)
Situato a circa 8 km a nord di Arelate (odierna Arles), il sito archeologico di Barbegal ha riportato alla luce una fabbrica per la macinazione del grano che, secondo gli studiosi, era in grado di servire una popolazione di circa 25.000 persone. Ma la vera meraviglia è la tecnica applicata allo stabilimento, dove le macine erano mosse da 16 mulini ad acqua in serie. Il sito di Barbegal, costruito si ritiene attorno al 2° secolo dC, si trova ai piedi di una collina rocciosa piuttosto ripida, con un gradiente del 30% circa. Le grandi ruote erano disposte all’esterno degli edifici di fabbrica centrali, 8 per lato. Erano alimentate da due acquedotti che convergevano in un canale la cui portata era regolata da chiuse che permettevano di controllare il flusso idraulico.
Gli studi sui resti degli edifici, i cui muri perimetrali sono oggi ben visibili, hanno stabilito che l’impianto ha funzionato per almeno un secolo. La datazione è stata resa possibile dall’analisi dei resti delle ruote e dei canali di legno che portavano l’acqua alle pale. Anche questi ultimi erano stati perfettamente studiati, con la possibilità di regolarne l’inclinazione per ottimizzare la forza idraulica sulle ruote. La fabbrica era lunga 61 metri e larga 20, con una scala di passaggio tra un mulino e l’altro che la attraversava nel mezzo. Secondo le ipotesi a cui gli archeologi sono giunti studiando i resti dei mulini, il complesso di Barbegal avrebbe funzionato ciclicamente, con un’interruzione tra la fine dell’estate e l’autunno. Il fatto che questo periodo coincidesse con le partenze delle navi mercantili, ha fatto ritenere possibile che la produzione dei 16 mulini fosse dedicata alle derrate alimentari per i naviganti, che in quel periodo rifornivano le navi con scorte di pane a lunga conservazione per affrontare i lunghi mesi della navigazione commerciale.
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Viktor Orbán durante la visita a Roma dove ha incontrato Giorgia Meloni (Ansa)
Francesca Albanese (Ansa)