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Parole Testarde | Il populismo non esiste

Prima che si parlasse di populismo con i toni da fine del mondo, prima cioè della Brexit e di Trump; prima che il termine passasse a codificare come impresentabile un’intera offerta politica, accomunando anche partiti, movimenti e idee che non c’entravano nulla l’uno con l’altro; prima di tutto questo le istanze alla base del cosiddetto «populismo» erano state perfettamente descritte e indagate da un grandissimo storico, Christopher Lasch. Il suo «La ribellione delle élite», pubblicato in America nel 1995, è un condensato di acume profetico che non squalifica con etichette ma indaga le ragioni profonde del malessere delle nostre democrazie. L’America degli anni Novanta assomiglia molto da vicino a tanti Paesi europei degli anni Dieci: impoverimento del ceto medio, disagio esistenziale, calo di benessere e sicurezza, senso di distanza dai centri di potere reale (le «élite», appunto), crisi delle comunità e dei corpi intermedi, insicurezza diffusa. Oggi l’epiteto «populista» è già passato di moda: paradossalmente, molti dei temi così etichettati sono passati sotto le insegne di partiti «di sistema», complici anche gli anni del Covid: proprio per questo rileggere Lasch permette di tornare alla radice dei problemi e non alla loro superficiale negazione. E di interrogarsi sul ruolo dello stato, delle comunità, sui limiti della democrazia, delle istituzioni sovranazionali e del liberalismo: non per improbabili istinti di ripulsa, ma per capire che, in fondo, il populismo non esiste. E, con ogni probabilità, non è mai esistito.

Trump tira dritto contro Maduro: stop alle petroliere «Siete circondati»
Donald Trump (Ansa)
Il presidente Usa insiste con la Dottrina Monroe e minaccia Caracas: «Devono restituire tutto quello che ci hanno rubato».

Il presidente americano Donald Trump tira dritto con la riedizione della Dottrina Monroe. Ha infatti annunciato un «blocco totale e completo» delle petroliere sanzionate in entrata o in uscita dal Venezuela.

«Il Venezuela è completamente circondato dalla più grande flotta mai radunata nella storia del Sudamerica. Non farà che aumentare, e lo choc per loro sarà come mai prima d’ora, almeno fino a quando non restituiranno agli Usa tutto il petrolio, la terra e gli altri beni che ci hanno precedentemente rubato», ha dichiarato su Truth l’inquilino della Casa Bianca, riferendosi verosimilmente agli espropri attuati da Hugo Chávez nel 2007. «L’illegittimo regime di Nicolás Maduro sta usando il petrolio di questi giacimenti rubati per finanziare sé stesso, il terrorismo della droga, il traffico di esseri umani, gli omicidi e i rapimenti», ha proseguito, per poi aggiungere: «Il regime venezuelano è stato designato come organizzazione terroristica straniera: pertanto, oggi ordino un blocco totale e completo di tutte le petroliere sanzionate che entrano ed escono dal Venezuela».

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Energia geotermica: la lunga storia italiana che nasce in Toscana
In Toscana un laboratorio a cielo aperto, dove con Enel il calore nascosto della Terra diventa elettricità, teleriscaldamento e turismo.
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Da gennaio in vigore il dazio sulle importazioni europee di materiali ad alta emissione di CO2 come alluminio e acciaio. Cortocircuito Bruxelles: parte dei proventi per rimborsare le aziende colpite, a patto che dimostrino sensibilità all’ambiente.

Il regolatore di Bruxelles non dorme mai. Poche ore dopo la finta retromarcia sul divieto di nuovi motori a scoppio al 2035, la Commissione europea ha annunciato ieri una revisione del suo Carbon border adjustment mechanism (Cbam), il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, il primo dazio sul carbonio al mondo.

L’obiettivo dichiarato è «rafforzare l’efficacia» della politica climatica, che già tante soddisfazioni ha dato a tutta l’Europa, ma la realtà è che il tutto si traduca in un aumento di burocrazia e costi.

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Dimmi La Verità | Stefano Piazza: «Il terrorismo islamico dopo la strage in Australia»

Ecco #DimmiLaVerità del 18 dicembre 2025. Con il nostro Stefano Piazza facciamo il punto sul terrorismo islamico dopo la strage in Australia.

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