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Omofobia, Pro Vita & Famiglia: «Domani in piazza Montecitorio: noi #Restiamoliberi. Presenti parlamentari»

Omofobia, Pro Vita & Famiglia: «Domani in piazza Montecitorio: noi #Restiamoliberi. Presenti parlamentari»
provitaefamiglia.it

«Giovedì 16 luglio, alle ore 17 a piazza Montecitorio, scenderemo in campo contro il Ddl Zan-Scalfarotto sull'omotransfobia di cui ieri è stato adottato il testo unificato in commissione Giustizia alla Camera. Abbiamo invitato e saranno presenti parlamentari di tutti gli schieramenti» hanno dichiarato in una nota il presidente e il vice presidente di Pro Vita e Famiglia, Toni Brandi e Jacopo Coghe.

«Tutta l'Italia si sta mobilitando contro questa legge totalitaria e liberticida perché contraria alla Costituzione e alla volontà della maggioranza del popolo italiano. E non ci fermeremo qui, ma proseguiremo fino a quando non tornerà in campo il buon senso e al centro il rispetto del Diritto» hanno concluso Brandi e Coghe.

Ecco chi è il giudice che ha portato via i figli ai genitori nel bosco
Nel riquadro il giudice Cecilia Angrisano, presidente del Tribunale per i minorenni dell’Aquila. Sullo sfondo Nathan Trevallion e Catherine Birmingham con i loro figli
Cecilia Angrisano presiede il Tribunale dei minori dell’Aquila. Dopo lo scandalo affidi in Emilia era al simposio sulle coppie omo.

Cecilia Angrisano è una di quelle toghe che è facile ritrovare nei fascicoli che lasciano cicatrici: valutazioni sui minori, provvedimenti di allontanamento, abusi veri e abusi presunti. È un giudice che attraversa 33 anni di giustizia italiana esattamente nel punto in cui la libertà della famiglia incontra l’intervento del tribunale. Ha ricoperto quasi tutti i ruoli: pretore nel lontano 1992, magistrato di sorveglianza, presidente del collegio penale, giudice del lavoro. È stata anche giudice tutelare.

Istituzioni accanite verso la famiglia. Sono le stesse del disastro Bibbiano
Nel riquadro Nathan Trevallion e Catherine Birmingham (Ansa)
Da tempo sentiamo parlare di «abbracciare» l’ambiente, con tutto il corollario di imposizioni green. Eppure chi lo fa sul serio viene sanzionato con l’allontanamento della prole. Benché volesse solo fuggire dalle ipocrisie.

Clicca qui per vedere la video intervista a Nathan Trevallion.

Mai dire Blackout | La nuova geopolitica delle risorse

Accordi Usa-Arabia Saudita su nucleare e terre rare. Data center e domanda elettrica, Germania già in difficoltà. Nucleare e shale oil, Usa pragmatici.

I Pro Pal feriscono 16 agenti. Il Pd se la prende con la polizia
Getty Images

Col pretesto della partita di basket Virtus-Maccabi, attivisti e centri sociali si scontrano con le forze dell’ordine. Il sindaco Lepore condanna il Viminale, ma la questura replica: tra i violenti sigle ospitate nei locali comunali.


«Durante la manifestazione contro la partita Virtus-Maccabi sono state lanciate numerose bombe carta imbottite di chiodi: un poliziotto è stato colpito ai genitali, un altro è rimasto gravemente ferito a un piede. Questo non è più dissenso, ma una strategia del terrore messa in atto con la volontà di causare lesioni anche gravi alle Forze dell’Ordine». Racconta così, Domenico Pianese, segretario del Sindacato di Polizia Coisp, quanto accaduto venerdì sera a Bologna, dove per l’ennesima volta negli ultimi mesi, è esplosa la violenza antagonista. Stavolta la scusa era una partita di basket che vedeva sul campo la squadra israeliana sfidare la Virtus in Eurolega e che, secondo i Pro Pal, non si doveva giocare.

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