
Cambridge English Assessment si è unito a Minecraft per offrire un'esperienza di apprendimento nuova, divertente, motivante e memorabile. E non è il solo ad aver intrapreso la strada dell'edutainment.
Affacciarsi allo studio di una nuova lingua - da giovani come in età adulta - può intimorire anche i migliori studenti. Quando si tratta però dell’inglese, saper comunicare in maniera efficace sembra essere diventato ormai una necessità. EF, società internazionale specializzata in formazione linguistica, viaggi studio, corsi di laurea e scambi culturali fondata nel 1965, nella sua ultima ricerca sull’indice di conoscenza della lingua ha sottolineato come l’inglese manifesti un forte «effetto rete», più persone lo utilizzano e più diventa utile.
A livello globale, oltre un miliardo di persone parlano inglese come prima o seconda lingua e molte altre centinaia di milioni come terza o quarta. Delle quattro maggiori economie dell’eurozona, soltanto in Germania si parla bene l’inglese. Francia, Spagna e Italia sono in ritardo rispetto a quasi tutti gli altri stati membri e per il nostro Paese questo divario nel livello di conoscenza dell’inglese risulta particolarmente preoccupante in relazione agli elevati tassi di disoccupazione, soprattutto tra i giovani, che imparando una seconda lingua potrebbero aprirsi a nuove opportunità economiche.
In Italia, il livello di conoscenza della lingua inglese si assesta sul valore medio - pari a Cina e Costa Rica - dove la maggior parte della popolazione è in grado di capire i testi delle canzoni, partecipare a riunioni nel proprio ambito di specializzazione e scrivere e-mail professionali su temi conosciuti. Si tratta di quello che tecnicamente viene definito livello B2, il quarto dei sei livelli che compongono la piramide stilata dal Common European Framework, il quadro comune di riferimento europeo.
Lo studio EF, basato su 2.2 miliardi di adulti in 100 paesi del mondo, vede quindi l’Italia alla 30esima posizione a livello globale (punteggio 547) e 25esimo su 34 a livello europeo. Insomma, c’è ancora tanta strada da fare, ma grazie a Cambridge Assessment English oggi imparare l’inglese è molto più facile e divertente.
«English Adventures with Cambridge», creato in collaborazione con Minecraft, è pensato per chi si sta interfacciando per la prima volta con l’inglese e offre un ambiente sicuro in cui i bambini possono giocare e imparare in totale sicurezza. «Sappiamo che quando i bambini si immergono in un gioco autentico come “English Adventures with Cambridge” diventano rilassati, curiosi e determinati, ponendo così le basi per un vero apprendimento. Ecco perché siamo così felici ed entusiasti di collaborare con Minecraft: Education Edition e di mettere strumenti innovativi a disposizione degli studenti di lingue di tutto il mondo» ha spiegato Belinda Cerdá, Head of Digital Partnerships. Tutte le sfide e i puzzle di «English Adventures with Cambridge» sono stati creati da esperti di apprendimento delle lingue e valutazione e sono progettati per sviluppare il vocabolario e le capacità comunicative degli studenti.
Imparare attraverso i videogame non è un’idea così rivoluzionaria. La startup giapponese Gecipe Inc. ha lanciato un anno fa - proprio quando è scattato il primo lockdown - una serie di lezioni online di esporta combinate con lezioni di conversazione in lingua inglese. Ma anche Fortnite, uno dei videogiochi più popolari al mondo con oltre 350 milioni di giocatori attivi - è diventato in Giappone, il perfetto pretesto per insegnare l’inglese ad adolescenti e non. «A prima vista potrebbe sembrare come una qualsiasi altra lezione di conversazione inglese online, ma entrambi stavano effettivamente giocando al videogioco» si legge sulle pagine del Mainichi Shimbun.Secondo l’azienda CroInc, gli studenti che seguono dieci lezioni al mese sono in grado di instaurare una semplice conversazione per giocare dopo una trentina di giorni. E già si pensa a corsi videogame anche nelle università e nelle scuole di specializzazione.