«Odio e manipolazione nei nostri manifesti a Como! La verità vi fa male lo sappiamo»

«Odio e manipolazione nei nostri manifesti a Como! La verità vi fa male lo sappiamo»
Ansa

«La verità vi fa male lo sappiamo. E quindi avete bisogno di diffondere bugie, cara Rifondazione Comunista e cari Giovani Comunisti. I nostri manifesti non hanno 'il vergognoso scopo di diffondere odio verso le persone che fanno parte della comunità LGBTQIA+', ma condannano la teoria gender che viene diffusa, per esempio, nelle scuole e noi vogliamo difendere i nostri bambini da ogni manipolazione ideologica e intima» così ha replicato alle polemiche sorte a Como, Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia onlus autrice della campagna 'diciamo no al Ddl Zan' con manifesti che raccontano i casi choc di indottrinamento arcobaleno da cui non si potrà più difendersi.

«Non è vero che il Ddl Zan serve a tutelare le persone LGBTQIA+, - ha continuato e concluso Jacopo Coghe, vice presidente di PV&F - serve solo a condannare chi non la pensa come loro, a tappargli la bocca, a legarci le mani per impedire una propaganda immorale sui nostri figli. L'odio è quello che hanno loro nei confronti dei nostri bambini e delle donne, che non saranno più rispettati per come sono, ma dovranno subire le decisioni sportive o scolastiche che vorranno loro senza diritto di replica. Proprio mercoledì abbiamo presentato un Report con i casi choc che dove sono passate certe leggi si sono verificati: padri condannati, pastori a processo per aver letto la Bibbia... se lo leggano i nostri detrattori e ci rispondano sui fatti».

La triste metamorfosi dei sovranisti. Ora pensano a rassicurare i mercati
Il Parlamento europeo (iStock). nel riquadro, la copertina del libro di Gabriele Guzzi
Alcuni esponenti del centrodestra hanno cambiato registro: parlano come Elsa Fornero.

Eurosuicidio è il titolo di un gran bel libro scritto da Gabriele Guzzi con prefazione di Lucio Caracciolo sull’impatto dell’Unione europea rispetto alle crisi in corso. Un’analisi severa e puntuale, dove i dati reggono le tesi che conducono all’arrivo: l’Europa non è in crisi, è la crisi.

La Commissione rivede al ribasso la crescita dell’Italia nel 2025 (+0,4%) e gli «strilloni» anti-governo ghignano: «Fanalino». Ma le stime dei burocrati sono spesso fallaci. E il nostro Pil pro capite supera quelli della Germania e della Francia del debito.

Tutti a parlare del fatto che le previsioni di crescita per il 2025 relegano l’Italia a fanalino di coda. Ah, le previsioni arrivano dalla Commissione europea. Che quattro volte l’anno ci offre le sue analisi sul passato e le sue previsioni per il futuro. A febbraio sono pubblicate le previsioni invernali. A maggio quelle di primavera. A settembre quelle estive. E a novembre quelle di autunno. E sono queste quelle che molti quotidiani italiani hanno commentato ieri. Il faro era puntato sulla bassa crescita. Che è una realtà indiscutibile.

Garofani conferma tutto: «Era una chiacchierata in libertà, tra amici»
Francesco Saverio Garofani (Imagoeconomica)

Francesco Saverio Garofani, consigliere del presidente della Repubblica per gli Affari del Consiglio Supremo di Difesa, in un colloquio con il Corriere della Sera confessa: «Era una chiacchierata in libertà tra amici» e convinto di «non aver mai fatto dichiarazioni fuori posto, mai esibizioni di protagonismo» aggiunge di aver «letto e riletto Belpietro, senza capire in cosa consisterebbe il complotto».

Ex Ilva, 6.000 in cig e formazione. I sindacati annunciano lo sciopero
Ansa
Slitta a oggi il termine per le modifiche alla manovra. Spunta bonus per le scuole private.

Rush finale per gli emendamenti alla manovra. È slittato a oggi il termine per la presentazione dei cosiddetti segnalati. Significa che le 5.742 proposte di modifica del testo iniziale, saranno ridotte a 414. Sempre oggi si svolgerà un pre Consiglio dei ministri in vista del cdm di domani. Uno dei punti all’ordine del giorno è lo schema di disegno di legge che prevede l’istituzione del Registro unico nazionale dei dispositivi medici impiantabili. Sono poi previsti due schemi di decreto legislativo. Il primo su Terzo settore, crisi d’impresa, sport e Iva. Il secondo, introduce integrazioni per Irpef e Ires, tocca la fiscalità internazionale, le imposte sulle successioni e donazioni e di registro, con modifiche anche allo Statuto dei diritti del contribuente e ai testi unici delle sanzioni tributarie. Si affronterà poi l’adeguamento alla normativa europea. Vengono esaminati in via definitiva i decreti relativi alle sanzioni per chi viola gli obblighi sui carburanti sostenibili per l’aviazione (Saf).

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