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«Odio e manipolazione nei nostri manifesti a Como! La verità vi fa male lo sappiamo»

«Odio e manipolazione nei nostri manifesti a Como! La verità vi fa male lo sappiamo»
Ansa

«La verità vi fa male lo sappiamo. E quindi avete bisogno di diffondere bugie, cara Rifondazione Comunista e cari Giovani Comunisti. I nostri manifesti non hanno 'il vergognoso scopo di diffondere odio verso le persone che fanno parte della comunità LGBTQIA+', ma condannano la teoria gender che viene diffusa, per esempio, nelle scuole e noi vogliamo difendere i nostri bambini da ogni manipolazione ideologica e intima» così ha replicato alle polemiche sorte a Como, Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia onlus autrice della campagna 'diciamo no al Ddl Zan' con manifesti che raccontano i casi choc di indottrinamento arcobaleno da cui non si potrà più difendersi.

«Non è vero che il Ddl Zan serve a tutelare le persone LGBTQIA+, - ha continuato e concluso Jacopo Coghe, vice presidente di PV&F - serve solo a condannare chi non la pensa come loro, a tappargli la bocca, a legarci le mani per impedire una propaganda immorale sui nostri figli. L'odio è quello che hanno loro nei confronti dei nostri bambini e delle donne, che non saranno più rispettati per come sono, ma dovranno subire le decisioni sportive o scolastiche che vorranno loro senza diritto di replica. Proprio mercoledì abbiamo presentato un Report con i casi choc che dove sono passate certe leggi si sono verificati: padri condannati, pastori a processo per aver letto la Bibbia... se lo leggano i nostri detrattori e ci rispondano sui fatti».

Milano, vertice sulla sicurezza negli stadi tra Lega Serie A e Polizia
Da sinistra: Bruno Migale, Ezio Simonelli, Vittorio Pisani, Luigi De Siervo, Diego Parente e Maurizio Improta
Questa mattina la Lega Serie A ha ricevuto il capo della Polizia, prefetto Vittorio Pisani, insieme ad altri vertici della Polizia, per un incontro dedicato alla sicurezza negli stadi e alla gestione dell’ordine pubblico. Obiettivo comune: sviluppare strumenti e iniziative per un calcio più sicuro, inclusivo e rispettoso.
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Da 56 giorni i genitori non vedono i figli. Gli assistenti sociali però non rispondono
Troppe anomalie sul caso dell’altra famiglia nel bosco. Marina Terragni: «È fuori legge». Ma le operatrici temono per la loro immagine.

«Voglio sapere dove sono i bambini. Sono passati 56 giorni senza vederli. Neppure una telefonata. Non sappiamo come stanno, cosa mangiano, se dormono…». Le lacrime scivolano giù con dignità sul bel volto di mamma Nadya, mentre si siede con noi sulla panca fuori, all’ingresso di casa. Siamo nel bosco di Caprese Michelangelo, piccolo borgo in provincia di Arezzo. «Con mio marito Harald», racconta Nadya, «siamo andati più volte ai servizi sociali. Ci hanno detto che non possiamo vederli perché sono in un luogo segreto. Tutto questo è un abuso. Una violenza che viene fatta a noi e ai nostri figli».

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Il premier: «Il governo ci ha creduto fin dall’inizio, impulso decisivo per nuovi traguardi».

«Il governo ha creduto fin dall’inizio in questa sfida e ha fatto la sua parte per raggiungere questo traguardo. Ringrazio i ministri Lollobrigida e Giuli che hanno seguito il dossier, ma è stata una partita che non abbiamo giocato da soli: abbiamo vinto questa sfida insieme al popolo italiano. Questo riconoscimento imprimerà al sistema Italia un impulso decisivo per raggiungere nuovi traguardi».
Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio celebrando l’entrata della cucina italiana nei patrimoni culturali immateriali dell’umanità. È la prima cucina al mondo a essere riconosciuta nella sua interezza. A deliberarlo, all’unanimità, è stato il Comitato intergovernativo dell’Unesco, riunito a New Delhi, in India.

«Il vaccino a mRna accelera i tumori e attiva le metastasi nei malati»
Ansa
  • Una ricerca di recente pubblicazione mostra come, dati alla mano, Covid e preparati genici velocizzino la crescita delle masse cancerogene. Chi ha ricevuto le dosi è più esposto perché più sollecitato.
  • Boccia (Pd) durante l’audizione di Sileri in commissione: «Decidevano Cts e Cdm» L’allora viceministro conferma: «Io isolato. Non so chi abbia imposto la tachipirina».

Lo speciale contiene due articoli.

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