2021-06-11
La morte di Camilla mette spalle al muro il Cts
La diciottenne di Sestri Levante vaccinata con Astrazeneca e finita subito dopo in ospedale non ce l'ha fatta. Il suo caso fa crescere i dubbi sui rischi per i giovani. E riapre il dibattito sul siero: il Comitato è pronto a limitarlo agli over 60. La Sicilia va in autonomia.È morta ieri pomeriggio Camilla Canepa, la diciottenne di Sestri Levante ricoverata domenica scorsa all'ospedale San Martino di Genova dopo essere stata colpita da una trombosi al seno cavernoso. La ragazza era stata vaccinata con Astrazeneca il 25 maggio, in occasione dell'open day riservato agli over 18. Una notizia terribile, che fa ripiombare gli italiani nella paura. Camilla era stata sottoposta a un intervento di neuroradiologia per rimuovere il trombo e a uno di neurochirurgia per allentare la pressione intracranica provocata dall'emorragia cerebrale: nulla da fare, è spirata ieri lasciando nello sgomento amici, familiari e l'intera comunità di Sestri Levante. «Purtroppo, poche ore fa», ha comunicato ieri sera il sindaco, Valentina Ghio, «Sestri Levante è stata colpita da un lutto che mai avremmo voluto vivere. L'amministrazione comunale e tutta la città si stringono intorno alla famiglia della ragazza scomparsa. In questo momento di dolore esprimo tutto il mio affetto e la mia vicinanza ai familiari di Camilla». Sempre al San Martino è ricoverata una donna di 34 anni di Savona vaccinata lo scorso 27 maggio con Az: si trova in rianimazione ma respira autonomamente, ed è sottoposta a una terapia anticoagulante.La notizia della morte della diciottenne piomba come un macigno sull'ennesimo caos targato Astrazeneca. Mentre il Paese torna alla vita, lasciandosi (si spera) alle spalle l'incubo di un anno e mezzo di pandemia, ci ritroviamo infatti di nuovo alle prese con il vortice di pareri e contropareri sull'utilizzo del siero anglosvedese per le fasce più giovani, quelle da sempre considerate a minor rischio anche in caso di infezione. Un salto indietro nel tempo, con il lotto sospeso in via precauzionale dall'agenzia sanitaria regionale, l'Aifa e il Cts impegnate nell'ennesima valutazione sul vaccino, le Regioni in ordine sparso e la paura che torna a calare come una cappa sugli italiani. Il Comitato è pronto a limitarlo agli over 60, ma non ha ancora comunicato una decisione ufficiale. Mentre la Sicilia non ha voluto aspettare e ieri in serata ha deciso di sospenderlo per gli under 60. In generale ci si interroga sul senso della corsa sfrenata al consumo di vaccini: pensate che Pfizer prevede di avere il via libera all'inizio del 2022, per il baby vaccino, da somministrare ai bambini da 6 mesi a 11 anni. Difficile non pensare che si tratti solo di business oppure, nel caso degli open day dedicati ai giovani, dell'esigenza di consumare le centinaia di migliaia di dosi di Az rimaste nei magazzini perché rifiutate dai cittadini. Non manca neppure chi immagina che il commissario straordinario, il generale Francesco Paolo Figliuolo, si sia lasciato prendere la mano dall'ansia da prestazione pur di sentire i tg parlare ogni giorno di nuovi record.Sia la povera Camilla che la donna di 34 anni ricoverata sono state vaccinate con lo stesso lotto: «In via cautelativa», fa sapere Alisa, l'Agenzia regionale per la sanità della Liguria, «abbiamo dato indicazioni a tutte le sedi vaccinali di sospendere, fino a nuova indicazione, la somministrazione del lotto ABX1506 del vaccino Az, se presente. È in corso la ricognizione per verificare eventuali giacenze del lotto in questione nelle sedi di vaccinazione della Liguria». La Procura di Genova, intanto, sta valutando se vi siano margini di discrezionalità per l'applicazione dello scudo penale, con il quale si tutelano i medici vaccinatori. Dopo il caso dell'insegnante Francesca Tuscano, morta a marzo dopo l'inoculazione della prima dose di Az, e quello di Camilla, deceduta ieri, il pool di magistrati specializzati (i pm Arianna Ciavattini, Stefano Puppo, Francesca Rombolà e Daniela Pischetola, coordinati dall'aggiunto Francesco Pinto) vogliono capire se la tutela sia applicabile sempre e comunque o vi siano casi in cui, dimostrato il nesso di causalità tra morte o lesioni e vaccino, i vaccinatori possano essere punibili.«Il 7 aprile», ha detto ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, al question time in Senato, «il ministero ha raccomandato l'uso preferenziale del vaccino Az agli over 60 e Aifa ha ribadito che il profilo beneficio-rischio è più favorevole all'aumento dell'età. Queste valutazioni saranno sicuramente considerate nel prossimo parere del Cts». Raccomandazione non significa obbligo, tanto è vero che gli open day con Astrazeneca destinati a giovani e giovanissimi sono andati avanti in molte Regioni italiane, fino al caos di queste ore. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, è stato assai chiaro: «Non facciamo vaccini a vettore virale», ha detto ieri Zaia, «ovvero Astrazeneca e J&J, a chi è sotto i 60 anni. Lo dissi a Figliuolo quando venne in visita in Veneto che c'era il rischio che questi vaccini finissero su un binario morto». Il balletto intorno all'utilizzo di Az è la storia infinita di questa pandemia. Il 30 dicembre 2020 lo approva la Gran Bretagna, che lo produce. L'Ema lo approva il 29 gennaio 2021, ma solo per chi ha più di 18 anni. L'Aifa il giorno dopo dà il via libera per l'Italia, con la raccomandazione di somministrare Az preferibilmente a soggetti nella fascia 18-55 anni: si procede con categorie quali personale scolastico, forze armate, personale carcerario, detenuti. Il 22 febbraio scorso il ministero alza da 55 a 65 anni l'età di chi può essere vaccinato con Az (restano esclusi i soggetti vulnerabili); l'8 marzo via libera anche agli over 55; il 18 marzo l'Agenzia europea per i medicinali decide un nuovo via libera ad Astrazeneca, dopo tre giorni di stop totale alla somministrazione deciso prima dalla Germania e poi, a ruota, da Francia, Italia e molti altri Paesi europei, in seguito a diverse morti sospette: l'Ema dispone però l'aggiornamento del foglietto illustrativo del vaccino. E ad oggi in Italia la fascia 16-19 vaccinata con Az ammonta in totale a poco meno di 11.500 unità.
L'ex amministratore delegato di Mediobanca Alberto Nagel (Imagoeconomica)