Il 23 maggio 2025, al Maradona di Napoli, Scott McTominay si è inventato una semirovesciata che ha consegnato lo scudetto - il quarto della storia - al Napoli e mandato in delirio un’intera città. Quel pallone, il simbolo concreto di un momento irripetibile, non è finito nella bacheca personale del calciatore scozzese o, peggio, in un magazzino polveroso, ma è stato venduto all’asta per 34.000 euro, la cifra più alta mai raggiunta da un match ball di Serie A.
Quella storia è diventata il manifesto di un’idea: il calcio non è solo spettacolo da guardare, ma anche emozione da toccare, possedere, vivere. È questa la filosofia alla base della partnership presentata oggi a Milano tra la Lega Serie A e Bazr, la start up italiana di live social commerce che si propone di rivoluzionare l’esperienza dei tifosi.
In una cornice elegante come il ristorante bistellato di Andrea Aprea e con un ospite d’eccezione, Alessandro Del Piero, la Lega e Bazr hanno illustrato un progetto che promette di trasformare i tifosi da semplici spettatori a protagonisti attivi. L’accordo prevede attraverso l’apertura dello store ufficiale della Serie A sulla piattaforma Bazr, di fornire agli utenti la possibiltà di acquistare, collezionare e condividere oggetti unici ed esperienze esclusive. Non solo palloni, dunque, ma anche fasce da capitano, walkabout a bordo campo, incontri con leggende del calcio, trophy tour e pacchetti experience. Tutto acquistabile in due clic attraverso l’app gratuita di Bazr, già scaricata da oltre 600.000 utenti nei primi sei mesi di vita.
Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha spiegato così la scelta: «Il successo ottenuto con le aste dei palloni, tra cui quello di McTominay, dimostra quanto i fan desiderino sentirsi parte attiva. Bazr è il partner ideale per avvicinarci ai più giovani con modalità innovative. Ottenere i palloni dei gol sarà ancora più semplice e coinvolgente, offrendo ai tifosi la possibilità di collezionare un oggetto unico che racchiude un momento di gioia irripetibile». Del resto, ha aggiunto, «la Serie A è ormai una media company a tutti gli effetti: questa partnership è l’inizio di un lungo percorso per creare un rapporto costante e diretto con il nostro tifoso, sfruttando il momento di trasporto e di passione che è l’essenza del nostro mondo».
Anche dal lato di Bazr, l’entusiasmo è palpabile. Simone Giacomini, founder di Bazr, ha ringraziato la Lega «per aver creduto in una giovane e ambiziosa eccellenza italiana. Volevamo portare in Italia qualcosa di innovativo e associarlo al calcio, che è la cosa più importante per gli italiani. Entrare in questo meccanismo per una start up nata appena cinque mesi fa è qualcosa di importante. Non è la solita sponsorizzazione, ma un progetto costruito insieme per mostrare e far vedere cosa c’è dietro il pallone, dietro il calcio, dietro i club e dietro la Lega Serie A, e raccontarlo all’audience più ampia possibile». Un’idea che, ha aggiunto, «non si era mai vista dall’altra parte: noi vogliamo essere l’azienda che apre quella porta e rende visibile ciò che sta dietro il calcio».
L’app, lanciata appena a febbraio 2025 e già valutata 100 milioni di euro, si muove su un modello content-to-commerce che unisce contenuti interattivi e shopping in tempo reale. «Non vogliamo che il tifoso sia solo spettatore - ha spiegato il Chief Commercial Officer Alberto Starace - ma protagonista delle storie e dei contenuti che vivrà e potrà acquistare sulla piattaforma. Vogliamo prolungare l’esperienza anche dopo il fischio finale, con prodotti ed esperienze unici, certificati e trasparenti, e far portare a casa un pezzo della loro passione».
Un concetto, quello dell’esperienza che va oltre il semplice acquisto, ripreso anche da Anna Viganò, Chief Marketing Officer, che ha sottolineato la dimensione emozionale e inaspettata della piattaforma: «Siamo felici di iniziare questo progetto con una comunità enorme come quella della Serie A - ha dichiarato - e di portare i tifosi in un luogo digitale dove ogni acquisto è uno spettacolo. Non è un luogo dove compri qualcosa che ti serve, ma dove scopri qualcosa che non sapevi di volere così tanto».
A garantire l’autenticità e la tracciabilità dei palloni, già certificata nelle precedenti aste, continuerà a essere Socios.com, che affiancherà Lega e Bazr nella tutela dei tifosi e dei collezionisti, rendendo ogni oggetto unico e verificabile.
In definitiva, la Serie A diventa così il primo grande campionato europeo ad adottare in modo integrato le logiche del social commerce, tracciando una nuova rotta nell’esperienza sportiva: più coinvolgente, dinamica e in sintonia con i linguaggi della creator economy. E il pallone di McTominay, venduto a peso d’oro, è solo l’inizio: presto ogni gol, ogni partita, ogni emozione potrà avere un destinatario e un proprietario, rendendo tangibile la passione che ogni settimana riempie gli stadi.