Marche aborto, Pro Vita & Famiglia: «Siamo riusciti a far riflettere su RU486. Oggi è un giorno di vittoria»

Marche aborto, Pro Vita & Famiglia: «Siamo riusciti a far riflettere su RU486. Oggi è un giorno di vittoria»
iStock

«Oggi per noi è un giorno di festa e di vittoria: le Marche vogliono fare marcia indietro sulle linee guida nazionali sull'aborto, che sono state modificate quest'estate. La pillola abortiva RU486 non solo è incompatibile con la legge 194, come ha spiegato coraggiosamente la Giunta della Regione Marche, ma la sua somministrazione in day hospital è un vero e proprio scandalo che porta poi all'abbandono della donna lasciata sola tra le proprie mura domestiche con la sua tragedia in corso e con rischi seri per la salute e la vita» ha dichiarato il presidente di Pro Vita & Famiglia onlus, Toni Brandi, sulla decisione del 15 dicembre della giunta regionale delle Marche che ha chiesto una verifica di compatibilità delle linee guida del ministero della Salute con la legge 194.

«La nostra campagna #dallapartedelledonne sulla pillola abortiva voleva proprio avviare una riflessione seria e costruttiva sul tema e ci siamo riusciti! Siamo certi, poi, che sia solo l'inizio di una "contagiosa" svolta da parte delle Regioni sulle ultime novità relative all'interruzione volontaria di gravidanza» ha aggiunto Jacopo Coghe, il vice presidente della Onlus.

«Le istituzioni devono più che mai impegnarsi a promuovere la vita e ad assistere le donne con diverse opzioni. Ora si proceda dando più sostegno alla natalità e alla famiglia, per invertire la gravissima decrescita demografica, che è senza precedenti nella storia italiana e non solo» ha concluso Brandi.

Gli Elkann ora la sparano grossa. Innocenti ma sganciano 175 milioni
John Elkann (Ansa). Nel riquadro la copertina del libro di Mario Giordano «Dynasty»
A leggere il loro comunicato, più che contribuenti sono benefattori dell’erario che, ciclicamente, versano cifre astronomiche allo Stato. Come il miliardo sborsato per chiudere la vertenza sul «trasloco» in Olanda.
Cresce il fronte contro le tasse di Ursula
Ursula von der Leyen (Ansa)
  • La Commissione deve spiegare come intende finanziare il bilancio 2028-2034. Le entrate arriverebbero da rincari delle sigarette, aumento dell’Iva, balzelli green e imposte sulle società. Previste sforbiciate ai fondi di coesione. Ma il blocco del «no» è ampio.
  • I trattori tornano a Bruxelles: domani attesi in 40.000. Ci sarà la Coldiretti, che pensa anche ad altre iniziative.

Lo speciale contiene due articoli.

Il commissario Sefcovic ammette: «Eravamo vicini a un accordo». Fare la voce grossa ha rovinato tutto. L’Europa (divisa) per ora individua ritorsioni per 72 miliardi.
Il «Corriere» censura il Ministro
Alessandro Giuli (Imagoeconomica)
Galli della Loggia attacca in prima pagina la politica culturale della destra. Giuli chiede di replicare: gli offrono un’intervista però non la pubblicano. «Non gli è piaciuta la mia risposta alla domanda sul professore. Poi dicono che gli illiberali siamo noi».
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy