2019-09-27
Manifesto della rivoluzione cristiana per fermare la corsa verso il nulla
Pubblichiamo l'intervento che H.B. Gerl Falkovitz terrà oggi al convegno della Fondazione De Gasperi «Pensare cristianamente la nostra società». Una proposta contro le ideologie che guidano questa Europa.Nel secolo scorso l'Europa si impantanò in un «secolo di lupi». Per dodici anni, fino al 1945, l'ideologia bruna si abbatté sull'Europa e lasciò un'eredità terribile. L'ideologia rossa era già cominciata nel 1917, e non si concluse fino all'anno mirabile 1989, quando i lupi batterono in ritirata e metà continente riemerse dalla notte totalitaria.Ma le ideologie furono davvero tutte sconfitte nel 1989? La risposta, ovviamente, è no. E qual è il contenuto dell'ideologia odierna, del postmodernismo? Come c'era da aspettarsi, altre minacce, altri pericoli sono apparsi. Un nuovo paganesimo sta celebrando un eurobuddistico nulla. Un boom dell'esoterico irrazionale sta rimpiazzando il mondo del sacro con divinità e demoni fantastici. Il relativismo mette in dubbio la verità mentre l'edonismo sta producendo una sorta di pornocrazia. L'ecologia è diventata un succedaneo della religione, mentre la crisi del clima ci ha fornito una struttura apocalittica. I diritti umani sono arrivati a estendersi ad aborto ed eutanasia; il cambiamento del sesso, inquadrato all'interno della teoria di genere, è proclamato come liberazione (già per i bambini); la tolleranza viene ampliata a tal punto da rendere accettabili comportamenti sessuali che due generazioni fa erano assolutamente tabù. La combinazione del corpo umano con organi di animali e funzioni di macchine mira a un transumanismo che si pensa possa rimpiazzare l'odierno essere umano con un nuovo essere potenziato e ibridizzato.Facendo il punto: nell'Unione europea si assiste a una «rivoluzione dall'alto» intrecciata con una forte perdita di senso della realtà, con un'amnesia, o, per dirla con Eric Voegelin, con un'eclissi della realtà. Questa perdita di realtà diventa «dogmatica». La questione, allora, è: vi è una concezione contraria a una vita senza verità e senza senso?Contro la rivoluzione dall'alto occorre sviluppare una rivoluzione della dignità, della dignità umana. Le prerogative di questa rivoluzione verranno spiegate dopo una breve riflessione sulle energie specifiche della cultura europea.Tensione e identitàGerusalemme, Atene, Roma, ma anche Königsberg (la città di Kant) hanno contribuito a forgiare i fondamenti di un umanesimo che ha trovato la propria ultima grande espressione nella Dichiarazione dei diritti dell'uomo del 1948. Secondo Thomas Mann l'Europa è stata a lungo «il cuore e il cervello del mondo». Com'è potuto accadere? Grazie a un'enorme concezione di Dio, di uomo, e del mondo, fondata sulla rivelazione biblica. Per spiegare questo fatto, almeno in alcuni suoi aspetti, si può fare riferimento a uno dei più grandi pensatori del XX secolo. La tesi è che l'Europa ha fatto esperienza di Dio non solo come il potere dell'essere (ontologicamente, come nella filosofia greca) ma anche più in profondità come il potere dell'inizio. Ci sono tre inizi, tre iniziative innovative. La prima è l'archè della creazione. Questo inizio lascia alle spalle il circolo senza fine di morte e rinascita del cosmo, l'estensione infinita di un universo che include divinità che alla lunga sono anche mortali, ma che poi riappaiono e muoiono di nuovo. Ma il vero inizio del mondo di un Dio che non è lui stesso incluso nel cosmo dà una nuova tensione al tempo e alla storia. Il tempo e la storia si estendono a un fine, a un vero scopo. La cultura europea è, ed era, cosciente del tempo come una freccia con una direzione verso un significato. Verso quale scopo è stata scoccata questa freccia? Prima di dare una risposta a questa domanda passiamo al secondo inizio: l'incarnazione del logos. Secondo certa autorevole teologia questo evento è addirittura più profondo della creazione, perché ha introdotto non solo la valorizzazione della carne, della materia, dell'essere mortale e finito, ma anche la salvezza: il rinnovamento di qualcosa di perso, la correzione della seccatura empirica dell'essere umano, la sua solitudine, il suo egoismo autocentrato. L'energia europea è stata definita da un Dio fatto carne, non solo in spirito, un Dio che non disprezza la materia, né la realtà di questa terra, che non è maya - una subdola commedia di impressioni vuote - né un mondo finto. Trascendendo tutto questo, vi è un terzo inizio, anzi, l'annuncio di un terzo inizio: il ritorno di Cristo, il ritorno del logos, il collasso del mondo vecchio e dei suoi disastri e la creazione finale di un nuovo paradiso e di una nuova terra in un apocalisse, in un'escatologia. In questo modo, quest'attesa dà alla storia lo scopo ov'essa si realizzerà; essa dà all'uomo lo scopo ove i suoi desideri e lacerazioni sono riportati entro la grande comunità di Dio e del genere umano. Tutti questi concetti non sono solo idee teologiche, ma sono sproni all'intrapresa umana: essi ci dicono che essere umani significa essere disegnati con un'immagine divina ma anche essere esposti al pericolo della propria hybris. Ma attraverso questo tipo di rivelazione di Dio e dell'uomo, l'Europa sfugge al circolo senza fine delle reincarnazioni; sfugge il «kismet» paralizzatore o la demoniaca volontà di potenze turbate; sfugge alla rovina finale del cosmo, in cui tutto collassa in un crepuscolo di dei e uomini. L'Europa ha imparato ad aspettare l'avvento di un'esistenza umana guarita, e non un «nulla» che tutto dissolve.Con questo background biblico l'Europa ha imparato a sviluppare la dignità dell'uomo e della donna. Essere creati dal Dio rivelato significa essere chiamati a un imperativo, ovvero alla volontà di Dio che desidera vedere le sue creature libere, creative e innovative. Homo est omnipotentia sub Deo disse Anselmo da Canterbury; è una dichiarazione fiera, è Dio stesso che provoca la sua creazione a questo tipo di omnipotentia.esigenza di dignitàIn linea con queste esperienze, i cristiani europei possono entrare nella realtà di rivoluzioni differenti: rivoluzioni della dignità. Questo è il loro contenuto:1Bioetica: protezione chiara degli esseri umani dallo stato di embrioni fino alla fine («babies for future!»).2La posizione privilegiata del matrimonio tra uomo e donna, differenziato chiaramente rispetto ad altre combinazioni.3La costituzione di famiglie protette dal diritto e dallo Stato.4La discendenza da un padre e una madre contro «la delusione di Adamo senza ombelico», contro l'essere umano senza radici nel passato.5Un apprezzamento della maternità: riproduzione come controparte della produzione.6La crescita dei figli nell'alveo familiare, fino ai tre anni d'età, come della psicologia e delle scienze umane.7Un'educazione all'amicizia con il proprio corpo e con il proprio sesso; e proibizione del cambiamento chirurgico e ormonale del proprio sesso prima dei 18 anni. 8Una combinazione di ecologia ed economia sul modello di una nuova economia di mercato ecosociale.9(Auto)controllo dei mass media, specialmente per quanto riguarda la sessualità e la promiscuità, in nome di una ecologia dell'umano. :Anamnesi dell'ampia eredità culturale dell'Europa nelle scuole come prerequisito essenziale per entrare in università.Vaclav Havel ha parlato dell'Europa come patria patriarum, ma la vera patria è la ten-sione al Santissimo, nonostante lo straniamento degli esseri umani a loro stessi. Così il suo dovere più nobile è di capire la propria degna onnipotenza sotto Dio, e la riaffermazione del potere, sul potere di autodistruzione.
Il giubileo Lgbt a Roma del settembre 2025 (Ansa)
Mario Venditti. Nel riquadro, da sinistra, Francesco Melosu e Antonio Scoppetta (Ansa)