2024-10-07
Si vanta alla radio dei milioni fatti con foto osé online. Stangata dalla Gdf
La star romena di Onlyfans Mady Gio in una foto dal profilo Instagram
La giunonica ex cameriera Mady Gio: «Prendevo 1.000 euro al mese, con l’hard fino a 170.000». Aveva una falsa residenza svizzera. Tradita dall’esibizionismo. Mady Gio, star romena di Onlyfans e Instragram da oltre 2 milioni di follower, amava andare in radio e in televisione a vantarsi di guadagnare milioni con le sue foto e le sue performance erotiche, ma poi al Fisco italiano dichiarava non più di 50.000 di ricavi. E anche il suo goffo tentativo di accreditarsi come residente in Svizzera è naufragato su un discreto grado di impreparazione e superficialità, perché il suo domicilio fiscale è rimasto nel varesotto, ed è qui che la Guardia di Finanza l’ha incastrata. Anche con l’aiuto di Onlyfans, che ha confermato i guadagni milionari. Mady Gio, al secolo Madalina Ioana Filip, fino a tre anni fa faceva la cameriera in un bar di Busto Arsizio. Poi ha capito che si fatica meno con l’hard e si è messa su un paio di piattaforme social per vendere le sue immagini e le sue prestazioni. Lo fanno in tanti, in tutto il mondo, ma Mady Gio ha pensato che la stessa facilità con la quale mostrava le sue grazie senza veli potesse applicarsi anche ai cospicui guadagni che incamerava. In preda a un’eccitazione da nouveau riche, la ragazza è andata in varie trasmissioni, da La Zanzara su Radio24 a quelle di Radio Deejay, a vantarsi del denaro facile. Alla radio, per esempio, la ventinovenne ha raccontato: «Ho fatto per 10 anni la cameriera, guadagnavo 1.000 euro al mese. Ora con una mia foto in topless guadagno 40 o 50 dollari, i migliori clienti spendono anche 7.000 euro al mese. Nel mese migliore che ho fatto da quando sono su OnlyFans, cioè da quasi due anni, ho guadagnato 170.000 euro». Applicando una media di 150.000 euro al mese, sono 1,8 milioni l’anno. Al netto della possibile millanteria, sono comunque tanti soldi. Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Varese ha segnalato l’influencer alla Procura locale per evasione fiscale e le contesta di aver nascosto all’erario almeno 1 milione e mezzo nel biennio 2021-2022, visto che si era limitata a dichiarare un reddito imponibile da 50.000 euro. Verificare il vero guadagno di Mady Gio non è stato complicato. Lei stessa si era più volte vantata di essere milionaria e quando la Finanza ha chiesto a Onlyfans quanto fatturasse, la piattaforma ha collaborato senza troppi problemi. Probabile che anche qui l’interessata non avesse capito che Onlyfans ha sede legale in Regno Unito, non a Dubai o a Singapore. Decisamente sconcertante è anche il modo in cui la giovane ha pensato di riparare in Svizzera pur di non pagare le sue (poche) tasse in Italia. Secondo quanto hanno ricostruito le Fiamme Gialle, Mady Gio aveva trasferito la residenza in Svizzera, a Stabio, ma era rimasta fiscalmente residente a Cassano Magnago, probabilmente senza saperlo. In alcune interviste, aveva tranquillamente raccontato di essersi trasferita per motivi fiscali nel 2022 con lo status di «globalista», riservato ai contribuenti elvetici più ricchi, con comoda tassazione forfettaria. Poi però aveva raccontato a un quotidiano svizzero di «aver sempre pagato le tasse fino all’ultimo centesimo». Ma come è nato «l’equivoco» della residenza? Dall’indagine è saltato fuori che la ragazza ha creato una società italiana, dichiarando di essere domiciliata sul territorio nazionale. Poi, per cancellarsi dall’anagrafe dei residenti, avrebbe dovuto dimostrare l’esistenza di un rapporto lavorativo a carattere continuativo, stipulato in Svizzera, ovvero l’esercizio di una qualunque attività economica con carattere di stabilità. Tutte cose che l’influencer non è stata capace di dimostrare. Inoltre, i contenuti della sua attività non sono autorizzati dalla Svizzera e il regime elvetico di favore scelto da Mady Gio non era compatibile con quello di un soggetto che lavora regolarmente. Il risultato è che la residenza fiscale elvetica era virtuale come il sesso che vende. Oltre al possibile reato di dichiarazione infedele per 1,5 milioni di Irpef evasa, la Gdf ha scoperto che non è stata pagata anche la cosiddetta tassa etica, ovvero un’addizionale Irpef, come spiega la nota delle Fiamme Gialle, «collegata alla produzione di redditi derivanti dalla produzione, distribuzione, vendita e rappresentazione di materiale pornografico, inteso in senso ampio come ogni opera che ritrae in modo esplicito atti sessuali e che offende il comune sentimento del pudore, nonché quelli che fanno leva sulla “credulità popolare” attraverso trasmissioni tv». L’abuso della credulità popolare, in realtà, si potrebbe estendere a molte attività erotiche online. Infine, l’inchiesta che ha incastrato l’ex barista fa parte di un’attività di indagine più ampia che è iniziata col censimento di influencer e piccole celebrità del web che, tra interviste e autopromozione varia, hanno dimostrato di guadagnare molto più di quanto dichiarino.Sullo sfondo, resta il tema della tendenziale allergia alle regole da parte di molti fenomeni dei social. Che addizionata a un buon grado di ignoranza personale diventa una miscela esplosiva. Se la barista di Cassano Magnago avesse almeno avuto l’umiltà di andare da un commercialista, forse la residenza fiscale sarebbe anche riuscita a spostarla. Ma è assai probabile che si sia rivolta a Google.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.