2019-03-07
Lega più vicina alla legittima difesa. Ma i grillini oppongono resistenza
Via libera alla Camera al provvedimento a favore delle vittime di aggressioni in casa. Assenti in 25 del M5s. Ultimo passaggio atteso al Senato, dove è già pronto il soccorso di Fi e Fdi. Luigi Di Maio: «Non siamo entusiasti».La Camera ha approvato ieri il disegno di legge sulla legittima difesa con 373 voti favorevoli, 104 contrari e 2 astenuti, tra gli applausi a scena aperta del centrodestra. Sono stati 25 i deputati del M5s che sono rimasti fuori dall'aula al momento del voto finale. Lo schema di maggioranza a geometria variabile consentirà l'approvazione definitiva delle nuova legge anche al Senato, dove la discussione inizierà il prossimo 26 marzo: la terza lettura è stata resa necessaria da alcune modifiche nelle coperture. La legge sulla legittima difesa, fortemente voluta dalla Lega di Matteo Salvini, è sostenuta a spada tratta da Forza Italia e Fratelli d'Italia, che ieri hanno votato a favore e che garantiranno un passaggio parlamentare comodo, il terzo e definitivo, anche a Palazzo Madama, dove i numeri gialloblù sono molto più risicati rispetto a Montecitorio. L'eventuale mal di pancia di qualche senatore pentastellato non avrà quindi alcun effetto pratico. Ieri alla Camera il via libera al testo è stato caratterizzato da una compattezza granitica del centrodestra, che ha consentito una approvazione senza patemi, pur in presenza della pattuglia di malpancisti grillini. La corrente di sinistra del Movimento, che fa capo al presidente della Camera, Roberto Fico, ha voluto dimostrare il dissenso nei confronti della legge, cercando così di mantenere all'interno del perimetro del M5s anche quegli elettori che non vedono di buon occhio non solo la legge sulla legittima difesa, ma la stessa alleanza con la Lega. In sostanza, la solita manfrina del M5s di lotta e di governo, con il capo politico, il vicepremier Luigi Di Maio, che ha dichiarato di essere costretto a fare buon viso a cattivo gioco: «La legittima difesa», ha detto in mattinata a Rtl, «è sicuramente una legge della Lega ma è nel contratto di governo. Io sono leale al contratto e quindi si porta avanti e si vota. Non è che ci sia tutto questo entusiasmo nel M5s, così come non c'era tutto questo entusiasmo della Lega quando abbiamo votato la legge anti corruzione. Di questa legge», ha aggiunto Di Maio, «non mi piace il messaggio: approvandola si comincia a dire che si possono utilizzare di più le armi e questo non è il mio modello di Paese. Il mio obiettivo è comunque spiegare ai cittadini che la difesa personale va bene», ha concluso Di Maio, «ma i cittadini devono essere difesi in prima istanza dallo Stato e dalle forze dell'ordine». Inevitabile l'esultanza da parte di Forza Italia, che può festeggiare sia l'approvazione di una legge sostenuta dal partito di Silvio Berlusconi sia le contraddizioni emerse, seppure probabilmente in maniera tattica, nella maggioranza. Non a caso, dai banchi azzurri sono stati esposti degli striscioni con la scritta «Finalmente una cosa di centrodestra». «È un sacrosanto diritto per le persone perbene», ha commentato il vicepremier Matteo Salvini, «di cui si parla da anni e che sarà legge entro questo mese». «L'iter sta andando avanti», ha detto lapidario il premier, Giuseppe Conte. Il Pd insieme alle altre forze politiche di sinistra ha votato contro. «Io invito tutti: preoccupiamoci del lavoro», ha commentato da parte sua il neo segretario dei dem, Nicola Zingaretti, «perché le persone non hanno più lavoro e stanno male. Se cominciamo a pensare alle persone e a quello che è utile alle persone, non a quello che è utile ai partiti di governo per farsi propaganda, questo paese va meglio». Quali sono i punti più importanti della nuova legge sulla legittima difesa? L'articolo 1 modifica l'articolo 52 del codice penale: si riconosce sempre la sussistenza della proporzionalità tra offesa e difesa «se taluno legittimamente presente nell'abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora» utilizza un'arma detenuta legalmente «per difendere la propria o altrui incolumità». Affinché si tratti di legittima difesa, è sufficiente che l'intruso minacci l'aggressione o comunque non desista dal proposito violento (anche in assenza di un'arma). L'articolo 2 modifica l'articolo 55 del codice penale che disciplina «l'eccesso colposo»: la nuova legge esclude la punibilità di chi si è difeso in «stato di grave turbamento», dovuto alla situazione di pericolo. Inoltre, con la nuova legge, chi si è legittimamente difeso non è responsabile civilmente: la riforma fa sì che l'autore del fatto, se assolto in sede penale, non debba essere obbligato a risarcire il danno derivante dal medesimo fatto in sede civile. Nei casi di eccesso colposo, inoltre, al danneggiato è riconosciuto il diritto ad una indennità, calcolata dal giudice tenendo conto della gravità, delle modalità realizzative e del contributo causale della condotta posta in essere dal danneggiato. Vengono poi inasprite le pene per violazione di domicilio e furto in appartamento: innalzata a quattro anni la pena massima di carcere per la violazione di domicilio, mentre per quel che riguarda il furto in abitazione e lo scippo, si arriva fino a un massimo di sei e sette anni di carcere.