2020-04-22
L'avvocato della task force di Colao pronto per un altro tavolo: la commissione Regeni
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Stefano Simontacchi (Pietro D'aprano/Getty Images)
La madre di Giulio, trovato morto al Cairo il 3 febbraio del 2016, ha chiesto di far luce sui rapporti tra l'ex ministro dell'Interno Angelino Alfano e lo studio legale Bonelli Erede Pappalardo dove è presidente Stefano Simontacchi, da poco arruolato nel gruppo di saggi per la fase 2. Durante la visita in Egitto dell'ex ministro Federica Guidi i due furono gli unici avvocati presenti insieme con altre aziende.Potrebbe diventare scomoda la posizione di Stefano Simontacchi, presidente dello studio legale Bonelli Erede Pappalardo, nella task force di Vittorio Colao, quella che si sta occupando della fase 2 per la ripartenza dell'Italia durante l'emergenza Covid 19. Come già raccontato dalla Verità, Simontacchi siede nel consiglio di amministrazione del Corriere della Sera, è avvocato di fiducia di Urbano Cairo, insieme con un altro componente della task force Giuseppe Falco di Boston Consulting, è tra gli sponsor di Sinergia Venture. Ma non è per questo motivo, al momento, che l'avvocato cinquantenne potrebbe creare qualche imbarazzo al governo. E' per un altro motivo, ovvero la sua vicinanza al'Egitto. Il 4 febbraio scorso, infatti, quando durante la commissione parlamentare d'inchiesta su Giulio Regeni fu ascoltata Paola Deffendi, madre del ricercatore trovato morto al Cairo il 3 febbraio del 2016, era emerso il nome dello studio legale Bonelli Erede. Tanto che proprio Simontacchi potrebbe essere sentito in commissione, ora sospesa per l'emergenza, nei prossimi mesi. Anche perché potrebbe spiegare quello che proprio la madre di Regeni ha chiesto ai parlamentari. Ovvero quali rapporti avrebbe l'ex ministro degli Interni Angelino Alfano, che ora fa l'avvocato, col suo studio legale con l'Egitto. Alfano infatti è, tolto il vestito da ministro, è entrato tra le firme di Bonelli Erede, come membro del Comitato Africa e dell'Africa Team, al fianco di Simontacchi. Lo studio legale è tra i più importanti in Italia, di sicuro quello con il fatturato più alto. Mantiene da anni rapporti con l'Egitto. Simontacchi è anche nel board del business council italo-egiziano di Ispi. In quel maledetto febbraio del 2016, quando Regeni fu trovato lungo l'autostrada del Cairo era in corso una visita ufficiale dell'ex ministero dello Sviluppo Economico Federica Guidi (ora consigliere di amministrazione di Leonardo). Insieme con loro c'erano diversi imprenditori, una delegazione, ricordano le cronache «formata da imprenditori italiani, prevalentemente del settore energia, costruzioni, automotive e componenti auto, agroalimentare, tessile e abbigliamento, gomma e plastica e chimica di base». Insieme con la Guidi, l'unico studio legale presente era proprio Bonelli Erede, con una delegazione composta da Gianfranco Veneziano, Riccardo Bicciato e John Shehata. Fu Simontacchi ad aprire le porte dell'Africa e del medio oriente allo studio legale. Con non poche difficoltà. Ora a Il Cairo sono state sviluppate nuove sinergie, mentre quello di Addis Abeba fa fatica a decollare.