2019-05-21
La tv «fascista» dà un programma a Lerner
Il giornalista, che sbraita contro il regime e la mancanza di libertà, condurrà dal 3 giugno. «L'approdo» su Rai 3, dove sosterrà gli sbarchi dei migranti e dirà che la Lega è feccia. Una strana dittatura, che non lo esilia ma lo manda in onda sull'emittente di Stato.In Italia c'è il fascismo, denuncia Gad Lerner. E il fascismo è così pericoloso che la tv di regime sapete che fa? Affida un programma al medesimo Gad Lerner. Ma sicuro: è tutto pronto. Partirà il 3 giugno, avrà come scenografia un barcone, come quello degli immigrati, e come titolo L'approdo, che richiama un'antica trasmissione, ma soprattutto gli sbarchi degli immigrati, di cui il giornalista è un gran sostenitore. Ovviamente le puntate saranno tutte in un'unica direzione, che si potrebbe riassumere così: «Leghista, fascista, sei il primo della lista». Oppure anche: «Leghista, carogna, ritorna nella fogna». Slogan che offuscarono la mente al giovane Gad durante la sua giovinezza in Lotta continua. E che evidentemente tornano ora ad offuscare quel che resta della sua lucidità. Poca, parrebbe di capire. E lo diciamo davvero a malincuore.Un progetto chiaroLa prima puntata del programma avrà come epicentro Pontida e da lì Gad spiegherà quanto la Lega faccia schifo. La seconda avrà come epicentro Mirafiori e da lì Gad spiegherà come le politiche economiche della Lega facciano schifo. La terza avrà come epicentro Capalbio e da lì Gad spiegherà come i buonisti abbiano sempre ragione, la sinistra chic pure, il Rolex sia molto figo e come invece la Lega, ovviamente, faccia schifo. Sembra un pianoforte con un solo tasto l'anziano giornalista, ma che ci volete fare? Ognuno arriva al suo approdo. E lui è arrivato qui: vede l'avanzata del pericolo fascista dietro ogni voto alla Lega e ci tiene a farlo sapere a tutti. Per questo si è fatto dare una bella trasmissione su Rai 3. E per lanciarla ha scelto, domenica sera, la vetrina più prestigiosa di Rai 1, quella di Fabio Fazio. Il quale gli ha fatto una doverosa marchetta senza risparmio di saliva. Per combattere la dittatura, d'altra parte, bisogna essere pronti a tutto. Ora resta un dubbio: io voglio prendere sul serio Gad e i suoi amici (tendenza Oliviero Toscani, per intenderci), cioè voglio credere a quelli che dicono che il fascismo è già tra noi, che la democrazia non esiste più, che siamo già alla riedizione del Ventennio. Ma, sommessamente, mi chiedo: com'è che nel Ventennio gli avversari andavano al confino e invece qui vanno su Rai 3? Com'è che l'antifascismo, anziché far riunioni clandestine, si ritrova in prima serata su Rai 1? Ci dev'essere qualcosa che non torna: nella Rai della feroce dittatura populista, per la populista Maria Giovanna Maglie non c'è spazio, al populista Roberto Poletti stanno facendo una guerra senza quartiere perché inquinerebbe Unomattina Estate (nientepopodimeno che). E invece l'anti populista Gad Lerner va in onda di gran carriera, accompagnato da tutti gli onori, per gridare al mondo che non c'è democrazia. Qualcosa non mi torna. Marcello Foa, amico mio, non hai proprio nulla da dire?Lerner, per altro, come è noto, si è appena dilettato a compilare liste di proscrizione. Sempre per difendere la democrazia, s'intende. Del resto, chi non lo sa? Per difendere la democrazia si compilano liste di proscrizione, così come per dimagrire si mangiano torte di cioccolata ricoperte di panna. Infatti secondo il dizionario italiano (vedi Garzanti) proscrivere significa «esiliare, abolire, eliminare». Eliminare chi ti sta antipatico non è forse un esercizio sommo di democrazia? Nella lista, immeritatamente, con Maurizio Belpietro, Paolo Del Debbio, Vittorio Feltri e Giuseppe Cruciani ci sono anch'io. E devo dire che la cosa mi onora assai. Con quella compagnia andrei dappertutto. Persino all'ospedale.Non sarebbe una novità, d'altra parte. Ad additare il nemico pubblico compilando liste di proscrizione e appelli all'eliminazione si ottengono risultati poco piacevoli, come ha scritto Belpietro l'altro giorno, ricordando l'assassinio del commissario Luigi Calabresi. Del resto, è evidente: se Lerner avesse ragione, se davvero quello che stiamo vivendo fosse il fascismo, se davvero quelli dell'elenco fossero dei razzisti che aprono le strade alla nuova Auschwitz, se davvero fossimo entrati nel girone infernale che porta allo sterminio degli ebrei e dei rom, allora bisognerebbe fare di tutto per fermare quell'orrore. Ma di tutto davvero. In fondo chi combatte la dittatura armi in mano è un eroe, non un criminale. Dunque perché non sparare? L'unica cosa che trovo strana in tutta questa vicenda è che coloro che indicano la strada della resistenza contro il nuovo fascismo imperante, lasciano poi che il lavoro sporco lo svolga qualche ragazzotto sprovveduto. Loro, Lerner & C., non combattono la dittatura armi in pugno. Preferiscono farlo con un programma su Rai 3, lanciato dal salotto di Rai 1. È più comodo, si capisce.Le liste di proscrizioneE qui veniamo al cortocircuito assurdo di questa strana dittatura, in cui i presunti fiancheggiatori della dittatura finiscono nelle liste di proscrizione e i suoi fieri avversari, invece, finiscono in onda sulla tv di Stato. C'è davvero qualcosa che non torna. Ma per chiarirci le idee guarderemo ansiosi la trasmissione di Gad. Da lui c'è sempre da imparare: del resto dopo essere passato da Lotta continua agli elicotteri degli Agnelli, dopo aver fatto il Pippobaudo di Romano Prodi e il cicisbeo di Carlo De Benedetti, dopo aver perso la direzione del Tg1 per aver mostrato immagini di pedofili e aver rinunciato ai talk show per assenza di pubblico, l'Infedele ha trovato il suo Approdo dentro un barcone che affonda. E anche questo è un paradosso, per uno che da sempre è bravissimo a stare a galla.
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