Università svenduta ai centri sociali

Università svenduta ai centri sociali
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Anni di abusi impuniti, raduni con droga e alcol gestiti dai centri sociali, finché c'è scappato il morto. I templi del sapere ormai sono perduti e c'è lo scaricabarile fra le forze dell'ordine e il rettorato, secondo il quale non si poteva sgomberare «perché siamo inclusivi».
  • In questi ultimi anni siamo stati abituati a sentirci spiegare l'importanza dell'indipendenza energetica e del legame, quasi simbiotico, che la lega all’indipendenza dalle materie prime. Da alcuni anni la Commissione Europea sostiene «l’obbligo morale» di aprire nuove miniere sul suolo europeo ed in questo senso ha varato la «Legge europea sulle materie prime critiche»(European critical raw material act) per stabilire dei vincoli al consumo annuo dell'UE di quelle che vengono definite materie prime strategiche.
  • In Italia la storia dell'estrazione di materie prime critiche è antica. Le miniere in Piemonte e Lombardia dove si ottenevano cobalto, zinco e piombo. E la risorsa del litio, nata dalla geotermia in Toscana all'inizio dell'Ottocento.

Lo speciale contiene due articoli.

Zuppi cerca pace a casa del Dragone. Kim Jong Un va dallo zar con le armi
Matteo Maria Zuppi (Ansa)
  • Il presidente nordcoreano raggiunge la Russia in treno per un vertice in un luogo segreto. Il Papa incoraggia il capo della Cei: «Preghiamo senza stancarci». Kiev attacca l’Onu: «Serve solo alle pensioni dei dirigenti».
  • Pechino manda in carcere funzionari militari e aziendali di primo livello. La scusa del «nepotismo» non regge. Il leader Xi si libera di chi si oppone al progetto d’invasione di Taiwan.

Lo speciale contiene due articoli.

Il pm che grazia lo straniero violento scaricato dal suo capo: «Relativismo»
Il procuratore di Brescia Francesco Prete (Imagoeconomica)
Con un annuncio senza precedenti, il procuratore di Brescia prende le distanze dal collega che voleva fare assolvere un marito orco bengalese per ragioni «culturali»: «Noi seguiamo solamente le nostre leggi».
Cinque indagati per la scomparsa di Kata
Kata (Ansa)
Nel mirino gli zii della piccola svanita all’ex Astor di Firenze: sono due latinos e un romeno. Nei video ripresi tre sospettati con trolley che avrebbero potuto nascondere la bambina. Si segue la pista del racket degli affitti, ma anche storie legate alla droga.
Le Firme

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