
Pubblichiamo la sesta parte delle email ricevute in redazione legate alla vicenda del Nitag. Signor Panassiti, mi dispiace dirle che esistoMi spiace farlo, ma per dovere di «verità» devo informare i signori Alan Paul Panassiti e Luca Bottura che esisto. Sì, anche se ragiono e valuto le cose diversamente da loro, ci sono e scrivo ai giornali le mie convinzioni con la speranza che gli stessi, pubblicandole, rendano partecipi altri lettori dei miei ragionamenti. Carissimi, mi spiace per voi, sono reale in carne e ossa, non sono un avatar creato dalle varie redazioni.Fulvio BellaniNon c’è ragione di dar credito ai guru dei vacciniChiamiamo A il medico sostenitore granitico dei vaccini e B il medico scettico. Supponiamo una parità di curricula e di esperienze (supposizione fittizia a puro uso dialettico, perché è noto che quasi tutti i medici B hanno competenze ed esperienze superiori ai medici A). Ebbene : in cosa consiste il fattore, chiamiamolo X, per cui si dovrebbe dar credito al medico A e screditare B? Non certo un fattore quantitativo (coloro che sostengono A sono più di coloro che sostengono B), perché sono proprio le virostar A ad averci detto che la scienza non è democratica. E quindi? Credo che indagare a fondo sull’incognita X aiuterebbe a combattere l’oscurantismo di cui continuano a dar prova i seguaci dei vari medici A.Marcello Malafarina, MilanoSiamo così sicuri che i siero-scettici siano minoranza?Nel 2018, il Movimento 5 stelle vinse le elezioni anche perché Luigi Di Maio in campagna elettorale aveva promesso di riportare a quattro i vaccini obbligatori precedentemente saliti a 12 con il ministro Beatrice Lorenzin. Nel 2022, Giorgia Meloni promise l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sulla gestione del Covid e relativi obblighi vaccinali, e vinse le elezioni. Siamo sicuri che i critici dei vaccini siano una minoranza?Stefano VergariMeloni faccia ministro uno dei medici esclusiIn mancanza delle dimissioni volontarie di un ministro, il presidente del Consiglio può procedere alla sua sostituzione con la proposta di un nuovo titolare del dicastero al capo dello Stato. È il caso del cosiddetto rimpasto, per il quale la Costituzione non riconosce al presidente della Repubblica il potere di opporsi alla sostituzione. Il nostro premier ha sostenuto che la revoca dei due componenti del Nitag non era stata preventivamente concordata; stranamente, però, non si pronuncia sul caso, lasciando così intendere che la cosa gli è indifferente. Considerata la risonanza pubblica dell’evento, sarebbe opportuno che si pronunciasse in merito. In mancanza delle dimissioni del ministro della Salute, Orazio Schillaci, potrebbe nominare, con un atto coraggioso e in risposta a tanti voti e aspettative del suo elettorato, proporre come nuovo ministro proprio uno dei due esclusi dal Nitag: Paolo Bellavite o Eugenio Serravalle. È chiaro che la mia è solo una provocazione, una polemica politica. Ciò non toglie che il nostro premier, per il coraggio e la personalità che giustamente gli sono riconosciuti, debba prendere pubblicamente una posizione in merito. Silvio GhelliIo, allora costretta col ricatto, voglio giustiziaSono stata costretta a fare due dosi di vaccino per poter prendere il treno dalla Lombardia all’Emilia e poter andare a trovare la mamma novantenne. Costretta in quanto, nel 2017, ho avuto un acuto episodio di Paralisi di Bell dal quale non sono ancora uscita. Solo all’Ospedale Militare di Baggio, a Milano, tre medici, dopo la mia anamnesi, mi hanno rilasciato il foglio di esenzione valido un mese, poi non più rinnovato né dal mio medico né da altri. Ho visto solo allargare le braccia e sentito dire: «Deve farlo, ma a suo rischio e pericolo…». Vorrei qualcuno pagasse per questi momenti incresciosi che ci hanno privato della salute.Antonella Perelli Sono una persona reale, autonoma e che sa ragionareSono indignato, arrabbiato e offeso! Con chi ce l’ho? Con Luca Bottura! Non so chi sia e a quanto pare non mi sono perso niente, dal momento che Francesco Borgonovo ha riportato una sua vile insinuazione secondo la quale le email e le lettere inviate dai lettori del celebre e seguitissimo quotidiano per criticare il ministro della Salute, Orazio Schillaci, sarebbero frutto dell’Ia o della immaginazione, nemmeno troppo fervida, dello stesso Borgonovo, magari con la complicità di Maurizio Belpietro e di Mario Giordano. Per una buffa fatalità, proprio quel giorno è stata pubblicata una mia email, nella rubrica «La rabbia dei lettori», addirittura in apertura della pagina. E io non sono una fantasia o un’invenzione, sia pure di professionisti che stimo. Sono una persona reale. Ragionante. Autonoma. Indipendente. Libera. Borgonovo ha invitato i lettori a sommergere di messaggi la casella di Bottura, per dimostrargli di essere reali. Non seguirò il suggerimento. Non merita che io perda il mio tempo. Della mia esistenza può essere valido testimone Mario Giordano, che assillo da vari lustri con i miei messaggi. Tanto che immagino di essermi meritato l’iscrizione nel suo virtuale «club dei grafomani». Semmai invierò una segnalazione all’Ordine dei giornalisti, indicando Bottura come propalatore di notizie false - fake news - per fargli passare la voglia di diffamare l’onorabilità e professionalità altrui. Claudio IonaSi imiti la Chiesa: promuovere per mandare viaGiorgia Meloni, per risolvere l’affaire del ministro della Salute Schillaci - ovvero spontaneamente farlo dimettere, senza creare eccessivo scompiglio nel governo - usi la strada del promoveatur ut amoveatur, offrendogli, cioè, una prestigiosa ma «vuota» carica in qualche organismo internazionale. Carica che difficilmente potrà rifiutare. Tecnica che, per altro, la Chiesa Cattolica, nel corso dei secoli, ha di norma sempre seguito. E con indubbio successo, vista la sua longevità nonostante le temperie che ha dovuto attraversare e attraversa da quando, oltre 2.000 anni fa, ha visto la luce. Carlo Cerofolini, Sesto Fiorentino (Firenze)Se revochi nomine appena fatte, non sei all’altezzaCondivido gli articoli pubblicati dalla Verità anche sul caso delle nomine al Nitag da parte del ministro della Salute. Questa titubanza e altalenanza di nomine/revoche è un grave indizio della difficoltà di un Dicastero di ponderare accuratamente le decisioni e valutare le scelte migliori per la salute degli italiani. Mi chiedo, a questo punto, se il Nitag sia uno strumento utile o se se sia un organismo da mettere in soffitta. Non sarebbe opportuno cercare una soluzione per garantire pluralità e discussione in un organismo consultivo, efficienza nel Dicastero diretta alle migliori decisioni nel campo della salute, discontinuità rispetto ai governi precedenti?Denise SeguriniLe email sono sentite, vere e meditateSignor Bottura, molti di noi non hanno mai sentito parlare di lei. Sicuramente lei è un umorista, un buontempone. Con una fervida fantasia. Non siamo riusciti a trattenere una grassa risata in ordine alle sue insinuazioni e convinzioni: le mail dei lettori del quotidiano La Verità sono inventate, perché i lettori non sanno scrivere! Dobbiamo deluderla, signor Bottura! Le mail sono sentite, vere, meditate. Non occorre alcun riconoscimento letterario per esprimere in forma scorrevole, sintetica il nostro disagio e la nostra insofferenza per la vicenda del Nitag. Scienza e vaccini non sono un’ opinione da imporre! Sono necessari confronti indipendenti, liberi dibattiti scientifici all’interno dell’organo consultivo in materia vaccinale. Altrimenti è imposizione!Nicla NugneseCaro Bottura, non dubiti di noi lettoriCaro Signor Bottura, non dubiti delle email inviate al quotidiano La Verità da noi lettori. Di certo non scrivo bene come Lei, ma a differenza sua il mio cervello funziona e, grazie a questo giornale, possiamo esternare il nostro pensiero che Lei e la sua «compagnia di giro» volete soffocare.Cosetta ZangariniMagari fossi finto anche per Ssn e agenzia del fiscoSiamo finti, è vero. O meglio, sarei finto se non venissi riconosciuto dal Servizio sanitario nazionale e dall’Agenzia delle entrate. E lasciatemi aggiungere: «magari»! Se Schillaci si togliesse di torno (e si portasse appresso, «magari», anche l’inquilino del Colle, farebbe molto bene e, «magari», servirebbe a spianare la strada a una revisione tale che non ci siano più «atti dovuti» sull’uso del Taser, su inseguimenti, fermi e posti di blocco. Ma chi vive sperando deve essere perseguito sempre e a qualsiasi costo?Sergio D. PegoriniSolo «La Verità» nei giornali d’area parla del NitagMi sorprende non poco il fatto che della questione Schillaci ne parli solo La Verità. Non mi sorprende certo che non ne parlino i «giornaloni» dei sinistrorsi, notoriamente muti circa i fatti non allineati al loro pensiero unico, ma non capisco perché altri quotidiani di centro o di destra non ne facciano menzione. Forse è vero che Forza Italia stia cambiando rotta?Claudio LongoSchillaci non può più far parte dell’esecutivoÈ evidente che a Schillaci sta bene solo il pluralismo di parte. Tornare sui propri passi e rivedere i componenti di una commissione scientifica e tecnica perché, alla parte che ha una visione, non piacciono eventuali discordanze e contrasti, fa riflettere in negativo sulla inutilità del politico, del professionista e dell’uomo. Un ministro della salute che in tre anni non ha detto una parola sulla carenza dei medici, lasciando alle baronie il governo di esami di ammissioni per partecipare gli studi di medicina, fa ben comprendere che non può far più parte di questo governo.Emilio Ammaturo, Guidonia Montecelio (Roma)Già due membri del governo son stati sostituitiGiorgia Meloni ha dichiarato in varie occasioni di voler evitare rimpasti di governo per poter raggiungere il record di arrivare a fine legislatura senza modifiche alla compagine governativa. Che, però, ci sono già state. Il ministro della Cultura è cambiato a seguito della nota vicenda Boccia, così come quello agli Affari Europei, a seguito della nomina di Raffaele Fitto a Commissario europeo. Su 26 ministri, due sono già stati cambiati per motivi differenti. Il presidente del Consiglio, madre coraggiosa che ha saputo coniugare il proprio ruolo con quello istituzionale, ha anche ripetuto più volte di non essere ricattabile. Eppure un dubbio sovviene se, a posteriori, si scopre che il ministro della Salute, senza interpellare né lei né il resto dei ministri, decide in beata solitudine di azzerare il Nitag, da lui stesso nominato una manciata di giorni prima, a seguito delle mille polemiche esplose per la nomina di due scienziati dubbiosi sui vaccini. Ciò prova che da anni il metodo scientifico è stato soppiantato dalla fede nella nuova dea Big Pharma, che sa premiare i propri fedeli. Proprio per questo motivo, e per il fatto che tale organismo sia stato creato dal governo Draghi, dovrebbe essere abolito con decreto urgente. Il passo successivo dovrebbe essere la nomina di una nuova figura al ministero della Salute, uno di quei medici che ebbero il coraggio di prendere posizione contro la «tachipirina e vigile attesa» e l’obbligo vaccinale. Sandro Menzio Gli eventi avversi c’erano eccome. Altro che no vax A dimostrazione di quanto contrariamente afferma il trinariciuto Bottura, la mia mail è autentica in quanto scritta da un primario di cardiologia in recente quiescenza che ha sempre sostenuto che i vaccini anti Covid, preparati in fretta e furia dopo che già il primo ceppo era mutato e quindi derubricato a influenza comune, sono risultati delle autentiche bombe gravate, come abbiamo visto, da effetti collaterali quali le miocarditi. Per non parlare degli effetti protrombotici mostrati (vedi caso Canepa). E non si tratta qui di dire che si è no vax nel pronunciare con coraggio queste opinioni.Rino Dulcimascolo, Sciacca (Agrigento)Il video del Cts è uno spettacolo vergognosoHo ascoltato il video del Cts e ho la certezza dello schifo, dell’improvvisazione, dell’incompetenza di quei personaggi. Uno spettacolo penoso, vergognoso, che ci fa capire in che mani eravamo. Se non sbaglio, solo un virologo di cui non ricordo il nome aveva messo in guardia su questo tipo di vaccini, ma poi s’è allineato.Pasquale CiaccioSe non cambia, la destra perderà votiSono veramente indignata da come si è comportato il ministro della salute Schillaci. Questo governo votato dai cittadini aspettava una svolta, invece si è dimostrato zerbino, facendo esultare la sinistra. Ovviamente, se non si vede un cambiamento radicale la destra perderà un sacco di voti. Eliminare l’obbligo vaccinale in primis. Sono in vigile attesa di vedere Roberto Speranza, Giuseppe Conte e tutto il cucuzzaro pagare per le loro decisioni. Fiore Olimpia
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Prima fase della tregua: completato il ritiro parziale delle truppe da Gaza, entro martedì Hamas rilascerà gli ostaggi israeliani. Gli Usa inviano 200 soldati per monitorare. A Khan Younis rientrano gli sfollati. Riprende il flusso di aiuti umanitari nella Striscia.
Eugenio Giani (Ansa)
Dopo le figuracce nelle Marche e in Calabria, il centrosinistra spera in un sussulto nella Toscana «rossa». Schlein e Conte appesi a un candidato indigesto. Lo sfidante Tomasi: «Usano la Regione come laboratorio».
Francesca Albanese (Imagoeconomica)
Le battute (l’ultima contro i napoletani) e gli scivoloni della relatrice Onu adesso inquietano i progressisti. Salvini duro: «Prenda una barca e non rompa i c...».
Alessandro Orsini (Imagoeconomica)
La pace a Gaza? «È funzionale ai preparativi di un’altra guerra». Il professor Alessandro Orsini, grande esperto di conflitti, l’altra sera in tv sprizzava ottimismo. Oltre a mettere in luce i lati oscuri dell’intesa raggiunta con il contributo di Donald Trump («Saranno le imprese americane, inglesi, francesi - fate voi - a occuparsi di ricostruire centinaia di appartamenti»; «Nell’accordo c’è scritto che gli alloggi saranno realizzati in base alle leggi del libero mercato»; «I palestinesi non avranno i soldi per comprare la casa, i letti, gli armadi, le scrivanie e le pentole»), non solo si è detto certo che la tregua sia necessaria per dare «una cornice giuridica intorno alla pulizia etnica in Palestina». Ma, alla fine delle sue previsioni belliche, il sempre misurato docente di sociologia del terrorismo ha concluso che la pace è stata raggiunta soltanto perché Trump sta preparando un attacco all’Iran.