2019-03-13
La legge sulla legittima difesa non serve a fare i pistoleri ma a tutelare la gente onesta
Con le norme attuali, un criminale non ha nulla da perdere: si becca il bottino oppure un indennizzo da parte di chi osa reagire. Proteggere sé stessi non deve costare nulla.Quanto vale la vita di un giovane di 27 anni? Settemila e 200 euro secondo i giudici che hanno disposto il risarcimento per i familiari di David Raggi, un ragazzo di Terni ucciso da un clandestino senza un motivo, se non quello di essersi trovato davanti, per caso, un uomo violento con in mano una bottiglia di vetro spezzata. In totale padre, madre e fratello della vittima, come risarcimento dell'omicidio, riceveranno (sempre che qualcuno se ne faccia carico, perché l'assassino non ha un soldo) 21.600 euro. E adesso, dopo aver appreso che 27 anni valgono 267 euro l'uno, provate a mettere a confronto la condanna subita da Angelo Peveri, l'imprenditore piacentino che ha dovuto pagare 40.000 euro al ladro romeno che era entrato nella sua azienda per rubare gasolio. Peveri, per aver colpito un malvivente con un fucile, senza ucciderlo, è stato condannato a 4 anni e 6 mesi per tentato omicidio, ma per difendersi in tribunale ha dovuto spendere 120.000 euro in otto anni. Ecco, la ragione della legittima difesa sta tutta qui. Se sei un delinquente non hai nulla da perdere, perché male che ti vada vieni condannato e dopo un po' sei fuori, ma non ci rimetti un euro perché la lieve penale che dovresti corrispondere alle vittime tanto non la verserai mai. Se invece sei una persona per bene e reagisci, magari anche eccedendo, perché dopo decine di volte che ti derubano è possibile che ti scappi un colpo, beh, in questo caso allora rischi grosso, proprio come è accaduto a Peveri. Ti tocca pagare il ladro, risarcendolo. Poi devi mettere un'altra volta mano al portafogli per saldare la parcella del legale che ti difende, e se il processo dura anni sono dolori, infine rischi pure la galera. Il settimanale Panorama, in edicola questa settimana, ha messo in fila tutte le vittime di aggressioni che hanno reagito, scoprendo una cosa e cioè che anche quando vengono riconosciute innocenti, cioè quando la legge stabilisce che abbiano reagito per legittima difesa, devono sborsare. Graziano Stacchio, il benzinaio di Ponte di Nanto, in provincia di Vicenza, per aver sparato a un ladro, uccidendolo, è finito sotto inchiesta. Nel suo caso non si è arrivati a processo, perché la Giustizia lo ha assolto prima. Tuttavia questo non lo ha esentato dal doversi difendere dalle accuse e soprattutto dal dover pagare l'avvocato. In quasi tutti questi casi, oltre al legale, c'è il perito di parte, che si occupa di stabilire quale sia la traiettoria del colpo sparato, la posizione della vittima e tutte le altre rilevazioni che vengono fatte dall'autorità giudiziaria quando c'è un cadavere. Tutto ciò ovviamente ha un costo, che nel caso di Stacchio equivale a 60.000 euro. Una bella somma da sborsare per potersi sentir dire che si è innocenti. Una somma che però nessuno rimborserà mai, perché anche quando si viene prosciolti da ogni accusa, lo Stato non si fa carico della parcella. Rodolfo Corazzo, un gioielliere sequestrato da una banda di rapinatori nella sua villetta alle porte di Milano, dopo essere stato indagato per eccesso colposo di legittima difesa, ha dovuto pagare 15.000 euro di parcella, senza contare quella dello psicologo che ha dovuto prendersi cura della sua famiglia.Mario Cattaneo, il ristoratore che sempre alla periferia del capoluogo lombardo ha reagito alla rapina nel suo ristorante, è stato rinviato a giudizio per eccesso di legittima difesa e i familiari del ladro ucciso da un colpo di fucile esploso dal ristoratore si sono già costituiti parte civile per essere risarciti. Al momento Cattaneo ha già speso 60.000 euro in avvocati e 20.000 per rimettere a posto gli infissi forzati dai banditi. E non è ancora finita. Quando lo sarà, colpevole o innocente che venga ritenuto, la sua attività sarà sul lastrico, perché nessuno - né i malviventi né lo Stato - lo risarciranno per quello che ha subito. La legge sulla legittima difesa, dunque, non serve a trasformare questo Paese in un Far West, come sostengono le anime belle che vi si oppongono. Né a trasformare gli italiani in pistoleri che si fanno giustizia da soli. La legge serve a difendere le vittime, a fare in modo che chi è rapinato e reagisce, non venga spolpato dalla giustizia, finendo sempre e comunque sul banco degli imputati, ma soprattutto trasformando i lupi in pecorelle. Se sei un ladro o un rapinatore nessuno ti deve risarcire, sei tu che devi pagare per ciò che hai fatto a chi si è difeso. E se non lo fa il delinquente tocca allo Stato, per non aver saputo difendere le vittime. Anzi, io a difesa di chi spara a un ladro, introdurrei i patrocinio gratuito, proprio quello di cui godono i delinquenti a spese della collettività.
Sehrii Kuznietsov (Getty Images)