2020-04-11
La Consob rafforza le difese per bloccare le scalate straniere
Paolo Savona (Andrea Ronchini, NurPhoto via Getty Images)
L'obbligo di comunicazione vale per 104 quotate. Soglia per la dichiarazione giù al 5%.La Consob estende da 48 a 104 società quotate in Borsa l'obbligo di comunicazione delle partecipazioni rilevanti. Il provvedimento si applica per tre mesi - salvo revoca anticipata - dall'11 aprile fino all'11 luglio. Non solo. La commissione presieduta da Paolo Savona ha inoltre deciso di portare dal 10 al 5% la soglia sulla quale scatta l'obbligo della «dichiarazione delle intenzioni» in caso di acquisizione di pacchetti azionari delle imprese quotate, come previsto dalla cosiddetta «norma anti scorrerie». I due provvedimenti sono stai adottati alla luce dei nuovi poteri attribuiti dal decreto imprese e prevedono un regime di trasparenza rafforzata. La selezione delle 104 società è stata fatta seguendo il criterio della diffusione dell'azionariato e non più in base anche a quello della capitalizzazione che lo scorso 17 marzo aveva permesso alla Consob di abbassare, dal 3 all'1% per le grandi e dal 5 al 3% per le piccole imprese, le soglie di comunicazione per 48 società. Da oggi, dunque, la delibera varata dalla Commissione lo scorso 17 marzo è abrogata e sostituita da quella nuova che lascia però fuori dal perimetro di applicazione le società quotate controllate di diritto, cioè quelle in cui sia presente nell'azionariato un soggetto che detenga il 50% del capitale più almeno una azione. Per quanto riguarda, invece, l'obbligo in capo agli investitori di rendere noti, al superamento di una determinata soglia, i propri obiettivi di investimento per i successivi sei mesi, Consob si è avvalsa della facoltà prevista dal decreto imprese di abbassare la soglia dal 10% al 5% sempre per le 104 società individuate. Rimangono, invece, ferme le ulteriori soglie del 10%, 20% e 25%. La Commissione di Borsa ha quindi deciso una stretta ulteriore per garantire maggiore trasparenza in mezzo alle forti turbolenze che il Covid-19 ha provocato sui mercati rafforzando un cordone di sicurezza intorno a Piazza Affari dopo aver vietato le vendite allo scoperto sull'intero listino. Le misure di Consob si vanno ad aggiungere ai nuovi poteri del cosiddetto golden power, introdotto in Italia nel 2012 con lo scopo di salvaguardare gli assetti proprietari delle società operanti in settori reputati strategici e di interesse nazionale. Fornisce, in sostanza, al governo poteri speciali per dettare specifiche condizioni all'acquisto di partecipazioni, porre veti o imporre determinate delibere societarie per alcuni settori delimitati: difesa, energia, trasporti e comunicazioni.Il deprezzamento delle azioni sui mercati quotati, ma anche l'abbattimento del valore di società costrette ora al fermo, hanno di fatto scattare l'allarme - rilanciato in particolare dal presidente del Copasir, Raffaele Volpi - su possibili acquisizioni ostili da parte di imprese straniere. E così, per decreto, il golden power è stato esteso a nuovi settori come l'alimentare, il finanziario (quindi anche le banche) e l'assicurativo (quindi anche le compagnie), e potrà arrivare anche alle imprese più piccole. Ma i poteri corrono il rischio di essere inutili se il governo poi non li attiva. Il Pd, per esempio, ha sempre «dormito»: l'ultima relazione disponibile dimostra chiaramente che dal 2012 (anno in cui ci fu un primo rafforzamento del golden power) sono state notificate 30 operazioni potenzialmente ostili e pericolose, ma nessun esecutivo si è mai mosso. Va comunque detto che nel decreto liquidità approvato nei giorni scorsi è stato aggiunto che il gruppo di coordinamento (istituito con un altro Dpcm del 6 agosto 2014) «può richiedere a pubbliche amministrazioni, enti pubblici o privati, imprese o altri soggetti terzi che ne siano in possesso, di fornire informazioni e di esibire documenti» e che «la presidenza del Consiglio può stipulare convenzioni o protocolli di intesa con istituti o enti di ricerca». Con le nuove disposizioni, dunque, questo gruppo di coordinamento ha più poteri e si può muovere con maggiore autonomia.