2021-11-11
Si salvi chi può. Persino Fedez vuole farsi un partito
Il rapper ha registrato un sito web col suo nome per le politiche del 2023: ma forse è solo una manovra pubblicitaria. Marco Rizzo: se gli italiani lo votano, meritano MobutuSe si tratta di una mossa pubblicitaria a costo zero, come sembra, Federico Leonardo Lucia – in arte Fedez - ha già vinto. Perché è subito rimbalzata sui social la notizia del nuovo dominio «Fedezelezioni2023.it» registrato ieri mattina sul web dalla Zdf srl che fa capo al rapper milanese. Giusto il tempo di registrarlo e pochi minuti dopo, la stessa società ha fatto circolare la notizia: il primo a rilanciarla è stato il sito del Corriere della sera e poi a ruota le agenzie di stampa e chiaramente i social network. Potere della condivisione. Il dominio non è ancora attivo ma la scelta del nome è sin troppo eloquente, tanto da alimentare i sospetti che si tratta solo di viral marketing. Anche perché lo scorso 7 luglio, lo stesso Fedez aveva aperto la diretta Instagram sul ddl Zan (con il parlamentare Pd Alessandro Zan, Marco Cappato e Giuseppe Civati) sottolineando di non avere l'obiettivo di entrare in politica perché «Io e Chiara Ferragni siamo cittadini ed entriamo nel dibattito pubblico parlando di cose che riguardano noi e voi». Quindi o ha cambiato idea o ha astutamente aperto il dominio su Internet in vista di una lunga serie di iniziative che lo vedono protagonista: l'uscita del nuovo album, lancio a inizio dicembre della serie The Ferragnez su Prime Video e della seconda edizione di Lol, sempre sulla piattaforma di Amazon. Il programma elettorale di Federico Leonardo Lucia per il 2023, dopo l'affondo al concertone del Primo Maggio, non sarebbe comunque difficile da immaginare: battaglia sui diritti civili Lgbt*, guerra a Matteo Salvini e a Matteo Renzi. Con milioni di like (ma anche di voti?) e di cuoricini della moglie.Di certo, l'importante è che se ne parli e che si scateni il dibattito. Missione compiuta: «In politica sentivamo la mancanza di uno come Fedez dopo le stronz...e di Grillo e dei suoi mancava un titolare di stronz...e, così potrà fondare il Psi, Partito stronz...e italiane», ha commentato ieri Vittorio Sgarbi per il quale quella di Fedez «più che una trovata pubblicitaria sembra una minaccia». Per l'esponente di Italia viva e vicepresidente della Camera Ettore Rosato, «tutto fa brodo. Se entra in politica auguri, è un bene che ci siano nuovi ingressi, ma mi sembra più interessato a lanciare il nuovo disco piuttosto che fare la campagna elettorale 2023». Più netto Marco Rizzo, segretario generale del Partito comunista italiano: «Dopo i 5stelle, se gli italiani votassero anche Fedez, allora si meriterebbero solo Mobutu». Quanto a Salvini, ieri lo ha già invitato a un confronto «sull'Italia che verrà, gliel'ho già proposto in passato senza avere risposta, io sono sempre disponibile».Intanto su Instagram, il «quasi candidato» non ha fatto stories sul nuovo dominio ma si è dedicato a 1) ironizzare con la moglie sulla capacità di dire i colori in inglese del figlio Leone («bianc e ner, è proprio figlio mio»); 2) pubblicizzare la t-shirt raffigura Fedez intento a baciare se stesso creata in collaborazione col brand Uniqlo in esclusiva per chi preordina la copia fisica del nuovo album Disumano (parte del ricavato delle vendite verrà devoluto alla Fondazione Tog); 3) riprendere scene di vita domestica e il nuovo outfit della moglie; 4) presentare la sigla della serie The Ferragnez.Mentre il potere della condivisione fa il suo lavoro, lasciateci quello dell'immaginazione: l'alleanza alle prossime politiche tra Fedez e Roman Pastore, il giovane attivista di Azione bloccato su Twitter da Carlo Calenda. Comunisti col Rolex.