2022-06-01
L'Italia non si desta
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Messi e compagni troppo superiori: brutta sconfitta per 3-0 nella Finalissima con l'Argentina. Il ritorno a Wembley degli Azzurri a un anno di distanza dalla vittoria dell'Europeo è amaro. Chiellini lascia, il ct Mancini si dice preoccupato: «Sappiamo che ci saranno tante difficoltà da qui in avanti».Una brutta Nazionale come non si vedeva da tempo. Quella scesa in campo a Wembley, nello stesso stadio che 11 mesi ci aveva visto trionfare nella finale dell'Europeo vinto ai calci di rigore contro i padroni di casa dell'Inghilterra, è stata forse la versione più brutta e opaca da quando Roberto Mancini è ct. Il 3-0 subito dall'Argentina, in gol con l'interista Lautaro Martinez, l'ormai ex juventino Paulo Dybala e Angel Di Maria, che proprio della Joya potrebbe prendere il posto in bianconero, ha evidenziato le difficoltà di una squadra che sembra aver perso quella magia di un anno fa.Dopo la delusione per la mancata qualificazione al mondiale che si giocherà in Qatar a novembre, gli Azzurri non sono riusciti a risollevarsi in quella che è sì una partita organizzata dalla Uefa e dalla Conmebol per celebrare chi ha vinto la Coppa America e l'Europeo, ma che metteva pur sempre in palio un trofeo, per quanto di non elevatissimo valore, e che gli argentini hanno giocato e interpretato come una partita importante. Messi e compagni avevano chiaramente più motivazioni, oltre che una qualità e una tecnica maggiore rispetto all'Italia che in 90 minuti non ha mai tirato verso la porta dell'Albiceleste. Mancini ha voluto premiare quei calciatori che hanno trionfato all'Europeo in quella che è stata l'ultima partita in azzurro del capitano Giorgio Chiellini e in troppi sono arrivati in fondo a questa stagione con il fiato corto. Il ct, che in conferenza stampa post partita si è detto preoccupato e consapevole «che ci saranno tante difficoltà da qui in avanti», perché «ricostruire dopo la mancata qualificazione al mondiale sarà più complicato rispetto a quattro anni fa», dovrà riuscire, fin dal prossimo e imminente impegno di sabato 5 giugno contro la Germania a Bologna nella prima gara della Nations League, nell'impresa di ricreare l'entusiasmo perso attorno alla Nazionale e mettere in atto un ricambio di giocatori che dovrà passare dall'inserimento in pianta stabile di elementi come Alessandro Bastoni in difesa, Lorenzo Pellegrini e Sandro Tonali a centrocampo e dalla ricerca di una formula offensiva che torni a funzionare, vista la tremenda fatica con cui questa squadra riesce a segnare. In attesa del rientro dall'infortunio di Federico Chiesa e di ritrovare il miglior Ciro Immobile che con la maglia azzurra non è ancora riuscito a replicare quanto fatto con la Lazio nelle ultime stagioni a livello realizzativo, spazio al giovane Gianluca Scamacca.
Francesco Nicodemo (Imagoeconomica)
(Ansa)
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Carlo Nordio, Matteo Piantedosi, Alfredo Mantovano (Ansa)