
Massimo Dapporto (Ansa)
L’attore Massimo Dapporto: «La mia professione è simile a quella del prete. Oggi chi studia recitazione non sa chi era Gassman. Non amavo l’Italia degli anni Settanta: sentii ridere su Moro rapito».
Di fronte alla recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, l’Italia riconosce – seppure in modo tardivo e parziale – le violazioni subite da Giuseppe Apadula, padre che per oltre un decennio ha lottato per vedere suo figlio. Una vicenda dolorosa che solleva interrogativi profondi sulla tenuta del sistema giudiziario, sul ruolo delle istituzioni e sull’influenza della politica.