2020-12-12
Il ministero consiglia terapie sbagliate
Vari passaggi nelle linee guida per gestire a casa il Covid-19 sono opinabili: l’invito ad assumere paracetamolo è controproducente per il quadro infiammatorio, così come andrebbe rivisto l’approccio ad eparina e antibiotici. Molti medici si organizzano da soli Come siamo riusciti ad arrivare fino qui? È stato un mix di numerosi fattori uno dei quali, assolutamente indispensabile, sono i morti. Come si può riuscire a fare decine di migliaia di morti con una malattia che ha una letalità oggettivamente bassa? Occorre sbagliare le cure. Occorre sbagliarle con determinazione, con protervia, occorre censurare e punire chi fa la cosa giusta, occorre censurare e punire chi dice la cosa giusta. Riporto quanto raccomandano le linee guida del protocollo ufficiale del Ministero della Sanità a pagina 10. «Vigile attesa». Qualsiasi cosa voglia dire, suona bene.«Misurazione periodica della saturazione dell’ossigeno tramite pulsossimetria». Questa è un’idea estremamente intelligente, anche se non ho capito come si possa mettere in atto, visto che nessuno ha consigliato agli italiani di comprarsi un saturimetro. Il bonus è stato fatto per il monopattino. Nella maggioranza delle case non c’è un saturimetro. Nessun medico ne ha con sé un numero tale da poterne dare a tutti i pazienti. Se fossi stata io al governo avrei fatto il bonus saturimetro e termometro.«Trattamenti sintomatici: per esempio paracetamolo». Il paracetamolo è un’idea assolutamente sbagliata. Il Covid-19 uccide mediante infiammazione, uccide mediante una tempesta di citochine. Per evitare questa tempesta che potrebbe uccidere il paziente occorre dare antiinfiammatori. La tachipirina non è un antinfiammatorio. Si limita a essere un antipiretico, combatte cioè la febbre, il mezzo trovato dall’organismo per combattere il virus. Il paracetamolo inoltre interferisce con il glutatione. Questo vuol dire che ha tossicità epatica, di nuovo favorisce l’infiammazione. Dare paracetamolo a un paziente Covid-19 è come dare zucchero a un diabetico. Il virus può essere curato, abbattendone la mortalità, se le cure giuste vengono date subito. Se le cure giuste non vengono date immediatamente, l’infiammazione arriva all’endotelio dei vasi e causa la coagulazione del sangue nei vasi, coagulazione intravasale disseminata. Per evitare la coagulazione intravasale occorre l’eparina e per contrastarla una volta che c’è, occorre l’urochinasi. L’urochinasi non serve, se al momento giusto si è data eparina. All’eparina non ci si arriva, se al momento giusto si usano antinfiammatori. Dopo la ovvia raccomandazione di idratare il paziente e non modificare terapie croniche, arriva l’altro punto dolente: «Non utilizzare routinariamente corticosteroidi». Non utilizzare dei magnifici farmaci antiinfiammatori in una malattia che uccide per infezione? Bisogna darli invece. Si possono non dare subito - o non dare affatto - se si somministrano antinfiammatori, in particolare l’aspirina. «L’uso dei corticosteroidi è raccomandato nei soggetti con malattia Covid-19 grave che necessitano di supplementazione di ossigeno». Vale a dire quando la Cid sta già attaccando e il paziente non riesce più a ossigenare perché il sangue non circola. Somministrandoli subito non si arriva a questo punto. «Non utilizzare antibiotici». Utilizzateli invece, per evitare le sovrainfezioni batteriche ricordando che c’è un antibiotico particolare, l’azitromicina, che ha una specifica azione anticovid. La combinazione di idrossiclorochina, azitromicina , zinco e vitamina C in vena al giorno dà ottimi risultati. «Non utilizzate l’ idrossiclorochina la cui efficacia non è stata confermata in nessuno degli studi clinici controllati fino ad ora condotti». L’idrossiclorochina ha dato ottimi risultati su numeri larghissimi. Si tratta di un farmaco che costa pochissimo, esiste da circa 80 anni. Gli studi clinici controllati hanno costi enormi. Nessuno studio clinico controllato è stato fatto sull’idrossiclorochina semplicemente perché nessuno ne ha finanziati. L’ultima perla è la seguente: «Non esistono, ad oggi, evidenze solide e incontrovertibili, ovvero derivanti da studi clinici controllati, di efficacia di supplementi vitaminici e integratori alimentari, per esempio vitamine inclusa la vitamina D, lattoferritina». Ci sono studi che affermano che avere la vitamina D bassa aumenta dell’80% il rischio di contrarre il Covid-19 in maniera grave. Riassumendo: paracetamolo mai. Aspirina, Aulin o Brufen associati a gastroprotettori; vitamina C e D. Se dopo qualche giorno si notano ancora sintomi, allora idrossiclorochina. Cortisone se la temperatura resta alta ed eparina per prevenire i trombi urochinasi se si sono già formati, plasma iperimmune se niente di quanto sopra ha funzionato. E soprattutto si ricordi che l’eparina più che sciogliere i trombi li previene. Quindi se si ritiene che si siano già formati occorre l’urochinasi oppure l’ozonoterapia come trombolitico. Se tutto è andato storto c’è ancora il plasma iperimmune, se siete in una regione che lo raccoglie, e soprattutto evitate la ventilazione polmonare assolutamente controindicata in caso di tromboembolia massiva. Le linee guida del ministero della Salute quindi si possono riassumere in: non fate un accidente di niente salvo somministrare l’inutile, anzi dannoso, paracetamolo fino a quando non è troppo tardi. Chissà come mai in Italia la mortalità è ben più alta che in altre nazioni?Si stanno fortunatamente creando squadre di medici valorosi per aiutare i pazienti. Il settimanale Panorama ha appoggiato la raccolta di firme con cui i medici chiedono che l’idrossiclorochina venga introdotta nelle linee guida (e qualcosa, come potrete leggere nella pagina accanto, in questa direzione inizia a muoversi). Sia su Facebook che su Whatsapp squadre di medici hanno creato gruppi che incentrati sulla terapia domiciliare per il Covid-19, scambiandosi le informazioni giuste affinché i pazienti non vadano in ospedale. Una volta arrivato in ospedale, un gran numero di pazienti non sopravvive anche per causa di infezioni ospedaliere sovrapposte. Se curato a casa con le medicine giuste, il virus ha una mortalità paragonabile a una qualsiasi influenza, una mortalità troppo scarsa per giustificare 70.000 poliziotti nelle strade a vigilare sul Natale, l’economia in ginocchio, la scuola paralizzata e la stessa sanità, così come la religione e la famiglia, distrutte.
Ecco #DimmiLaVerità dell'11 settembre 2025. Il deputato di Azione Ettore Rosato ci parla della dine del bipolarismo italiano e del destino del centrosinistra. Per lui, «il leader è Conte, non la Schlein».