E' il dato che emerge dai dati ufficiali di Eurydice, piattaforma della Commissione Europea che monitora il mondo della scuola nell'Unione.
Il nuovo ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti ha detto che occorre aumentare lo stipendio dei docenti premiando i migliori. Lo hanno detto almeno una dozzina di suoi predecessori facendo sperare, forse, qualche prof appena entrato nel mondo della scuola, ma dopo tanti annunci caduti nel vuoto, nessuno crede più alle promesse degli inquilini, pro tempore, del ministero di viale Trastevere. Fioramonti compreso.
D'altra parte che i professori italiani siano i peggio trattati d'Europa è una realtà certificata dai dati ufficiali di Eurydice, piattaforma della Commissione Europea che monitora il mondo della scuola nell'Unione. Se si confronta lo stipendio di un insegnante italiano con quello di un qualsiasi suo collega europeo si scopre che i 100 euro in più sono quasi offensivi. Volete le prove?
In Italia gli stipendi degli insegnanti delle elementari vanno da 23.051 euro a 33.884 euro lordi annui, un livello di poco inferiore a quello della Francia e di poco superiore a quello del Portogallo. La Spagna, Paese che ha parametri economici molto simili a quelli italiani (popolazione compresa) la paga più bassa è di 28.431 euro. A fine carriera lo stipendio massimo raggiungibile da un docente delle elementari in Italia è di 33.884 euro rispetto ai 40.289 euro della Spagna e ai 44.254 della Francia. Vuol dire che i francesi sono trattati peggio di noi a inizio carriera, ma meglio dei nostri a fine percorso.
Il sapore della beffa, però, lo si percepisce soprattutto quando si guarda ai colleghi dei Paesi dal reddito maggiore come la Germania dove un maestro di scuola elementare neo-assunto guadagna 6.000 euro in più all'anno rispetto ad un nostro docente a fine carriera. Il quale, se vogliamo davvero infierire, percepisce 20.800 euro in meno rispetto ad uno olandese, 25.000 meno di uno austriaco e 8.500 euro meno di un portoghese. La situazione non è molto diversa per chi insegna nelle scuole superiori: un docente tedesco del liceo a fine carriera arriva a 73.709 euro, contro i 38.901 italiani. Il divario è abissale.
Persino l'analisi che mette a paragone i salari al Pil pro capite reale conferma che i nostri insegnanti alla fine del loro percorso lavorativo sono tra quelli che guadagnano meno rispetto al resto della popolazione: a inizio carriera lo stipendio di un insegnante elementare è pari all'85% del Pil procapite ovvero, il 15% in meno rispetto allo stipendio di un lavoratore medio. Un docente portoghese di pari livello guadagna addirittura il 45% in più di un lavoratore connazionale medio. Solo nei Paesi ex comunisti come Slovacchia e Lituania le condizioni salariali di un insegnante sono peggiori. Fioramonti può dire quello che vuole, ma se confrontiamo gli stipendi italiani con quelli degli altri Paesi europei i suoi 100 euro sono qualcosa che sfiora il ridicolo. O l'offesa.