2020-03-04
I francesi ci sfottono con la pizza alla tosse e starnuto
Un video squallido di Canal Plus è rimasto sul Web tre giorni prima di essere rimosso. Le scuse dopo le timide reazioni del governo.«Ci scusiamo con i nostri amici italiani». Quando i francesi abbassano il nasino per dire pardon significa che sanno di averla fatta grossa. È quello che è successo ieri in casa Canal Plus dopo la moltiplicazione web del video più squallido dell'anno: un pizzaiolo toglie dal forno una pizza e la farcisce con un colpo di tosse e uno starnuto. Titolo dell'exploit sullo schermo: «Pizza Corona» con i colori della nostra bandiera. Spiegazione: «Ecco la nuova pizza italiana che farà il giro del mondo». Il cortissimo da Palma d'oro a Cannes è stato rimosso ieri dal sito della televisione, ma ha fatto in tempo a vagare nella rete per tre giorni senza che ai piani alti dell'emittente nessuno avesse nulla da obiettare.Lo sketch fa parte della trasmissione satirica Groland Le Zapoi, un informe delirio ambientato in una Francia immaginaria travolta dal coronavirus. E per non lasciare soli i transalpini ad affrontare con risvolti grotteschi l'emergenza, gli autori hanno pensato di dare un colpo anche all'Italia con una trovata davvero originale: hanno sparso l'agente patogeno come sale sulla pizza, forse per pareggiare lo stile dei tedeschi di Der Spiegel che alcuni anni fa avevano piazzato una pistola come dress degli spaghetti. Luoghi comuni si presume pagati bene, che hanno avuto il potere di far indignare chi sta lottando ogni giorno per debellare il virus, chi è preoccupato per il ritorno d'immagine dell'Italia. E chi semplicemente ritiene che il modo migliore per aiutare una persona in difficoltà non sia tirargli un calcio in faccia. Alla fine Canal Plus - che fa parte del gruppo Vivendi di proprietà del tycoon Vincent Bolloré - ha deciso di scusarsi ufficialmente con l'ambasciatrice italiana a Parigi, Teresa Castaldo, «per la breve sequenza di pessimo gusto, soprattutto nel contesto attuale, facendo un riferimento caricaturale all'Italia in un programma satirico». L'ambasciata francese a Roma si è a sua volta dissociata dalla satira becera, anche per non alimentare il sospetto di voler strumentalizzare le altrui disgrazie per miseri fini commerciali. «Quel video non corrisponde in alcun modo al sentimento delle autorità e del popolo francesi. La Francia esprime la propria solidarietà all'Italia di fronte all'emergenza coronavirus».La prima ad accorgersi dell'insulsa messa in scena è Giorgia Meloni, che condivide su Twitter il filmato per denunciarne i contenuti e alza il volume della radio: «Quel video insinua che i prodotti Made in Italy sono contaminati. Disprezzo per gli autori di questa immondizia anti italiana. Il governo Pd-Movimento 5 stelle avrà la decenza di far sentire il proprio sdegno?». Poiché si tratta dello stesso esecutivo che ha trasformato il nostro Paese nello zimbello del mondo e che ha solide tradizioni di vassallaggio istituzionale con Parigi, la reazione si fa attendere per qualche ora. Poi la ministra delle Politiche agricole e alimentari, la renziana Teresa Bellanova, rompe gli indugi: «Quel video è vergognoso e raccapricciante. Davanti al momento di crisi e difficoltà che non solo il nostro Paese ma l'Europa intera sta affrontando, media e televisioni dovrebbero informare i cittadini raccontando la verità. Invece si sceglie di denigrare un intero Paese. Questa non è satira, ma un'offesa a un'intera nazione». A seguire le parole del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: «Quel video è inaccettabile, esigiamo rispetto. Ho attivato l'ambasciata a Parigi».Rimandare al mittente le porcherie satiriche è giusto, soprattutto se arrivano imburrate dentro una baguette rafferma. Ma a differenza delle vignette da sciacalli di Charlie Hebdo dopo il terremoto di Amatrice del 2016 (con i morti trasformati in penne al sugo e il fumetto «Non è Charlie ad avere costruito le vostre case ma la mafia»), il video di Canal Plus ha un punto di partenza, un convitato di pietra ispiratore. Per questo non dovremo dimenticare mai i comportamenti autolesionistici del premier Giuseppe Conte contro i medici, quelli balbettanti del ministro della Salute Roberto Speranza e l'intera sinistra in processione ad assaggiare involtini primavera nei ristoranti cinesi. A caccia di xenofobi invece che del virus. Quel video che Canal Plus ha lasciato frollare per tre giorni prima di accorgersi che era indecente è anche conseguenza della superficialità e degli autogol di un governo incapace di difendere il proprio Paese, anzi incline a metterlo alla berlina. Per ora l'unico a pagare per la Pizza Corona potrebbe essere il direttore artistico del programma. Avremmo un modesto consiglio per il prossimo, in totale sintonia con lo stile della casa: Vauro.
Jose Mourinho (Getty Images)