Gori non ammette i suoi errori. Per lui la colpa è tutta di Fontana
Giorgio Gori (Ansa)
Ospite di Fabio Fazio, scarica sul governatore la strage nelle Rsa della Bergamasca: «Non ha vietato le visite dei parenti». Però si scorda che a fine febbraio invitava a «portare la moglie al ristorante».
Il furbetto del quartiere (televisivo), un tempo sempre pronto a fingersi ostracizzato, ora che non è più in Rai ha l’aria di chi è in esilio (auto imposto). Odia essere definito «buonista», ma c’è un rimedio: basterebbe, una volta tanto, fare vere domande agli intervistati.
In un istituto a Spilimbergo (Pordenone) i docenti invocano la «clausola di minoranza», prevista da una legge del 2015: non possono essere forzati ad agire contro la loro morale. Per loro «Mario» non diverrà «Giorgia».