2022-03-25
Gli occhi dei satelliti arma segreta di Kiev
Molte aziende del settore hanno risposto all’appello del governo ucraino per mettere a disposizione tutte le tecnologie in grado di tracciare le attività russe. C’è anche SpaceX di Elon Musk. Il Cremlino furioso per il ritardo accumulato su questo terreno.Arrivati al trentunesimo giorno di guerra si delinea con chiarezza la superiorità ucraina per quanto riguarda l’uso dei satelliti. Un fatto questo che ha mandato su tutte le furie Vladimir Putin: da almeno una settimana ha iniziato una vera e propria caccia all’uomo a tutti i livelli delle strutture di sicurezza di Mosca. Putin accusa i suoi generali e i capi dell’intelligence di aver sottovalutato lo sforzo bellico e di non aver capito la lettera del 1° marzo scorso scritta dal ministro della Trasformazione Digitale e vice primo ministro dell’Ucraina Mykhailo Fedorov alle principali società che operano nel settore dei satelliti affinché supportassero l’Ucraina. E le aziende non si sono tirate certo indietro come ci ha detto Leonardo Alberto Dal Zovo cofondatore e ceo di Studiomapp, società di geointelligence che per le sue soluzioni ha ottenuto riconoscimenti da parte di agenzie del dipartimento di Difesa degli Stati Uniti, Nato communication and information agency, e altre organizzazioni internazionali. «Nell’attuale fase ad alta intensità militare si è intensificato l’utilizzo di satelliti di osservazione della terra in orbita bassa nell’area di operazioni per monitorare gli spostamenti di battaglioni e mezzi militari in territorio russo, bielorusso, ucraino, e verificare lo stato di infrastrutture di interesse strategico come aeroporti, edifici, vie di comunicazione e centrali energetiche, incluse quelle nucleari». Un’attività iniziata prima dell’invasione: i russi da tempo si erano accampati ai confini ucraini (altro errore di Putin) come ci conferma Dal Zovo: «In realtà già nei mesi precedenti l’apertura di nuovi campi vicini al confine con l’Ucraina e il progressivo dispiegamento di mezzi avevano catturato l’attenzione dell’intelligence ed evidenziato un trend di intensificazione del rischio di un’operazione militare. Dopo aver ricevuto da alcune intelligence occidentali informazioni sul dispiegamento di truppe vicino al confine ucraino nei mesi scorsi, il governo ucraino ha compreso l’importanza strategica, operativa e tattica di poter monitorare le posizioni e gli spostamenti dei mezzi e delle infrastrutture russe». Così mentre il servizio segreto militare di Mosca consegnava a Putin report nei quali si sosteneva che l’esercito di Kiev si sarebbe sciolto come neve al sole, gli ucraini sono passati all’azione e secondo Dal Zovo: «dopo aver ottenuto la copertura del territorio nazionale con Starlink SpaceX, società di Elon Musk, in modo da garantire le telecomunicazioni affinché supportassero il Paese nella raccolta di queste informazioni e collaborassero direttamente con le forze armate, si sono rivolti alla società americana Eos Data Analytics, il cui fondatore e presidente è Max Polyakov, imprenditore ucraino esperto del settore spaziale. Molte di queste società hanno risposto, anche tramite annunci pubblici, e si sono impegnate per l’Ucraina, e molte immagini rilasciate pubblicamente testimoniano l’impegno nel tracciare le attività russe giorno e notte. L’abilità ucraina non è stata solo quella di identificare lo spazio come luogo dove ottenere la superiorità ma anche il come, visto che hanno capito che un sistema di osservazione spaziale della terra non può prescindere da un grande sforzo organizzativo, tecnologico e finanziario che non escluda elementi di comunicazione tra le diverse articolazioni che lo compongono, ad esempio un ruolo cruciale per le comunicazioni nei teatri operativi lo svolgono aziende come Starlink di SpaceX. La continua evoluzione della situazione sul campo», conclude Dal Zovo, «necessita di un supporto alle comunicazioni da sistemi satellitari come l’accesso alla rete internet satellitare in banda larga a bassa latenza su tutto il territorio ucraino. Grazie a questa infrastruttura spaziale privata, le forze ucraine riescono ancora oggi a garantire, nonostante la distruzione operata dalle forze armate russe, le comunicazioni tra le articolazioni militari, per fruire in tempi rapidi delle immagini satellitari delle istituzioni internazionali e nazionali che supportano lo sforzo di Kiev e per la condotta delle operazioni aeree come il pilotaggio da remoto di droni. Le infrastrutture spaziali sono diventate fondamentali nella vita di tutti i giorni: svolgono un ruolo di vitale importanza nei momenti di profonda crisi ed emergenze. È importante continuare ad investire per lo sviluppo delle capacità nazionali, in sinergia con quelle europee e il contributo degli operatori privati sarà determinante per accelerare il raggiungimento dell’indipendenza tecnologica e della superiorità informativa». Intanto, ieri mattina, la Boeing ha reso noto che «abbiamo sospeso tutte le operazioni a Mosca e chiuso temporaneamente il nostro ufficio a Kiev. Sospenderemo anche i servizi di sostituzione delle componenti, manutenzione e supporto tecnico alle compagnie aeree russe». Secondo il generale di squadra aerea e già capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare italiana Pasquale Preziosa, «con una comunicazione di questo tipo non si riesce più a mantenere il controllo di configurazione e le manutenzioni previste dalla casa costruttrice, peraltro approvate da tutti gli organismi e gli standard internazionali occidentali», un fatto che secondo il generale Preziosa espone la Russia a gravi rischi: «Così si entra in un regime di caos aviatorio, i russi dovranno assumersi la responsabilità di sopperire con la manutenzione propria e non è semplicissimo farlo in tempi rapidi mentre per i software dei velivoli questi continueranno a funzionare senza però ricevere gli aggiornamenti, inoltre non verranno più comunicati i dati di eventuali anomalie durante la navigazione, ad esempio dei motori, alle case produttrici. Volare così è comunque un rischio enorme».
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