2023-05-02
«La conversione green di Gualtieri costa 500 milioni di euro»
True
Il Consigliere regionale e dirigente della Lega in Lazio, Daniele Giannini (Imagoeconomica)
Il Consigliere regionale e dirigente della Lega in Lazio, Daniele Giannini: «Il sindaco a Roma sta portando avanti una politica pseudoecologista molto forzata nei tempi e nei modi, propagandistica, quasi a voler scimmiottare Beppe Sala a Milano e inseguendo i dettami di personaggi tanto cari alla sinistra come Greta Thunberg».Prima il ponte del 25 aprile, poi quello del Primo maggio, ricorrenze che hanno portato una ingente quantità di turisti a Roma. Infine lo sciopero nazionale proclamato da Faisa-Confail che coinvolge il comparto degli autoferrotranvieri. Oggi quindi, per gran parte della giornata, metro, tram e bus della Capitale saranno ferme. Con il Consigliere regionale e dirigente della Lega in Lazio, Daniele Giannini, abbiamo parlato della complicata situazione del trasporto pubblico e privato di Roma. Consigliere Daniele Giannini dall’inizio del mandato il tema della mobilità urbana sembra una questione molto cara al sindaco di Roma Roberto Gualtieri.«Gualtieri a Roma sta portando avanti una politica pseudoecologista molto forzata nei tempi e nei modi, propagandistica, quasi a voler scimmiottare Beppe Sala a Milano e inseguendo i dettami di personaggi tanto cari alla sinistra come Greta Thunberg. La Capitale è una città di tre milioni di abitanti, che con i pendolari dall'hinterland arriva quasi a cinque milioni di persone; non è Milano, è grande dieci volte Milano. Pertanto non si può pensare di poter fare provvedimenti improvvisati come quello della Ztl fascia verde in un'area del diametro di 21 chilometri, che va dalla periferia di Roma nord (Labaro), fino a quella sud (Torricola-Cecchignola). Da novembre decine di migliaia di famiglie potrebbero rimanere intrappolate a casa e non poter nemmeno parcheggiare la propria vettura sotto casa. Rottamazione forzata, una follia».Lei ha fatto una serie di calcoli su quanto costerebbe ai romani la svolta green voluta da Gualtieri.«Se contiamo che sono almeno 30.000 i nuclei familiari che possiedono una vettura Euro 0, euro 1, euro 2, euro 3 o euro 4 diesel, secondo le stime di un osservatorio specializzato, e contando il costo medio per l'acquisto di una macchina ibrida o elettrica di prima fascia di almeno 16.000-17.000 euro, parliamo di una spesa totale di almeno mezzo miliardo di euro qualora tutte queste persone dovessero andare in concessionario. E le stime sono al ribasso. Tra l'altro chi possiede questi veicoli e non li ha ancora cambiati, sono proprio i cittadini della fascia economica più disagiata che andrebbero aiutati e non penalizzati».Sul trasporto pubblico nel frattempo si sono accese le polemiche per i lavori di manutenzione della Metro A, iniziati nel luglio 2022 e non ancora finiti. «Se pensiamo che nell'ultima settimana a Roma, per i ponti, si sono riversati un milione di turisti e che il Giubileo è in arrivo tra soli due anni, viene da pensare che siamo in alto mare sul fronte trasporti e che la città rischia seriamente di farsi trovare impreparata. I cantieri purtroppo vanno avanti a rilento, è una costante già dall'era Raggi (Virginia, ex sindaco di Roma, ndr). Siamo fiduciosi che con l'intervento del Ministero per le Infrastrutture si possa dare una accelerata, la nostra città ne ha un estremo bisogno. Osserveremo da vicino tutte le fasi dei lavori, per incalzare il sindaco».Inutile girarci intorno la rete metropolitana della Capitale non sembra in grado di sopportare il peso di Expo e Giubileo.«Due linee metropolitane e mezzo, in un'area urbana ed extraurbana di 1.285 chilometri quadrati sono davvero poche, in confronto ad altre città europee. Occorre portare la linea C il più presto possibile verso nord, per arrivare almeno fino alla Farnesina (Stadio Olimpico) e salvare l'area nord dal traffico. Allo stesso tempo la linea A deve poter raggiungere Torrevecchia e Boccea a ovest. La linea D poi, sembra un miraggio. È uscita fuori dai radar. I treni regionali sono carri bestiame, c'è molto da lavorare dopo l'eredità Zingaretti (Nicola, ex presidente Regione Lazio, ndr). Posso aggiungere una cosa?».Prego.«Se si chiede ai cittadini di muoversi sempre di più sfruttando la mobilità sostenibile, occorre fornire agli utenti mezzi pubblici idonei, corse puntuali, collegamenti su rotaia, possibilità di spostarsi in modo agevole. Oggi abbiamo ancora autobus a fuoco almeno una volta al mese, ritardi, corse soppresse, scioperi a più non posso, oltre a una situazione di pericolosità alle fermate e alle stazioni, soprattutto la sera, per molti cittadini e anche per gli autisti stessi. Prima metti in condizione i cittadini di usare autobus, metro e tram, poi, semmai, puoi applicare restrizioni alla mobilità. Si tratta di buonsenso e di buona politica».Atac rappresenta da tempo un capitolo doloroso. Quale potrebbe essere, se c’è, la svolta per questa municipalizzata?«Con il tempo si sono spesi centinaia di milioni in fondi senza guardare al problema principale: tanti, troppi utenti sfruttano questo servizio pubblico senza pagare biglietti e abbonamenti. E, tra questi, spiace dirlo, ma tantissimi sono purtroppo stranieri arrivati qui in pianta stabile, non turisti, a cui comminare una sanzione è praticamente inutile, dal momento che sono nullatenenti. Occorre, a mio avviso, ripristinare la figura del bigliettaio e controllore a bordo o far sì che chi salga entri solo dalla porta anteriore, mostrando il titolo di viaggio. Senza quello, non entri. Non è corretto aumentare il costo del biglietto ai pochi che pagano, perché gli altri utenti non contribuiscono al servizio. Far pagare meno, tutti però. Questa la ricetta».Intanto però una moltitudine di monopattini continua a sfrecciare indisturbata per Roma.«Una giungla urbana che negli ultimi anni ha visto inondare le nostre strade di questi mezzi, tra l'altro tutti di provenienza cinese, lasciati ovunque, anche davanti agli scivoli per disabili, sui marciapiedi, alle fermate dell'autobus. Questo servizio va regolarizzato a tutti i costi, magari utilizzando monopattini di aziende italiane, che ci sono, e prevedendo stalli organizzati per il deposito dei mezzi mettendo fine alla sosta selvaggia. È facile parlare di rivoluzione “green”, ma ogni rivoluzione, se non limitata e organizzata, rischia di farci perdere il controllo e ritorcersi contro la città. Proprio come sta accadendo con Gualtieri, che sta riuscendo nell'impensabile opera di fare addirittura molto peggio della Raggi».
Il giubileo Lgbt a Roma del settembre 2025 (Ansa)
Mario Venditti. Nel riquadro, da sinistra, Francesco Melosu e Antonio Scoppetta (Ansa)