2024-03-04
Fazio dà l’assoluzione alla Ferragni per il caso pandoro: «Non faccio il pm»
Chiara Ferragni ospite da Fabio Fazio a «Che tempo che fa» (Ansa)
Il conduttore minimizza le inchieste. Lei conferma la crisi con Fedez: «Momento duro». E dice: «La vita vera meglio dei social».Tailleur nero, décolleté, maglietta bianca, capello mosso trucco leggero. Chiara Ferragni torna così a mostrarsi in televisione. Dopo l’intervista rilasciata al Corriere della Sera, è a Fabio Fazio a Che tempo che fa che l’influencer ha deciso di consegnare le sue confessioni, o meglio la forse sua unica opportunità di riabilitarsi con il grande pubblico e cercare di aggiustare la pessima reputazione che ha acquisito dopo il caso dei pandori Balocco. «Ho sentito che c’era attesa» dice Fazio, intende metterla a suo agio. La chiama «Oppenheimer», paragonandola all’inventore della bomba atomica. L’atteggiamento del conduttore è di chi la vuole assolvere con un monito: «Siamo sinceri, giochiamo a carte scoperte», le ripete più volte. Lei chiede scusa, evasiva sui dettagli, ma chiede più volte scusa e parla di fragilità, di errori. Di «cose che potevano essere gestite in maniera diversa».La speranza, inevitabilmente, è quella di poter continuare a mandare avanti l’enorme impero che ha creato dal nulla. Scegliere Fazio è già una presa di posizione, una richiesta di aiuto a quel mondo a cui lei vorrebbe appartenere, forse, e con cui invece c’entra poco e nulla. Ed è per questo che è lei stessa a dire ai suoi follower, nelle ore che hanno preceduto la puntata, di morire dalla paura, di sentirsi agitata ma di voler essere comunque sé stessa. Non si poteva sbagliare, questa volta non ci doveva essere nessun «errore di comunicazione». Di questo la Ferragni ha piena contezza ed è per questo che prima della puntata mette le mani avanti e scrive sui social: «Se stasera non sarò “perfetta” come cerco sempre di essere, amen».Sul tavolo, come era prevedibile, il caso dei pandori e la separazione dal rapper Fedez. Non è evidentemente un momento facile per l’imprenditrice digitale di Cremona. Lo ripete continuamente durante l’intervista: «è stato un periodo tosto» e già lo aveva detto ai microfoni del giornalista Mediaset Michel Dessì : «Non ho niente da dire, posso andare dalla psicologa in pace? È un momento doloroso». C’è un po’ di vittimismo e l’obiettivo è quello di piacere. Muove la gamba nervosa, è visibilmente tesa. Fazio le mostra un filmato, lei si commuove. Lui decisamente accogliente, non la incalza anche quando le dice: «Avevi parlato di errore di comunicazione, ma in realtà il messaggio era fuorviante». Lei non risponde e lui non insiste. Fazio ripete più volte «Non mi permetto, non faccio il pm», si giustifica, non fa domanda. All’inizio dell’intervista si rivolge tra le righe al Codacons che aveva inviato una lista di domande da porre in occasione dell’intervista, dicendo: «Non sono qui per fare domande di altri». Il Codacons, infatti, dopo la risposta negativa del Tar del Lazio alla richiesta urgente con cui si contestava la partecipazione della Ferragni al programma, ha inviato una lettera a Fazio con una lista di sette domande da porre alla Ferragni. Dal tema dei follower finti alla sovraesposizione dei figli. Del caso dei pandori insomma si parla poco e nulla. Non si parla del perché sono stati levati i post sulle uova di Pasqua subito dopo lo scoppio della vicenda Balocco. Non è un’intervista ma un piagnisteo. Dice cose come «i social non sono tutto», «la vita vera è meglio», e ancora quando si parla di Fedez sembra una chiacchiera tra amici: «Momento di allontanamento con Federico? Vediamo, non so. Dietro qualsiasi mossa io faccio si pensa che ci sia un pool di esperti, non è così. Non è una strategia. Non c’è differenza tra mondo reale e virtuale». «Vuoi un kleenex?», le chiede Fazio poco prima. «No, ce l’ho. Mi avevi detto che mi sarebbe servito, me lo sono portato», risponde lei che aggiunge: «Privacy che non esiste per presenza sui social? L’abbiamo deciso noi. Federico era molto simile a me, quando ci siamo incontrati è stato un botto. Io continuerò a fare così, è il mio modo di raccontare me stessa», ha aggiunto. «Con Federico ci sentiamo, è un periodo di crisi, lo abbiamo avuto anche in passato, questa è una crisi un po’ più forte, vediamo».Ma la puntata di Che tempo che fa di ieri sera è densa, come dice lo stesso conduttore. Prima della Ferragni in studio ritorna il padre di Giulia Cecchettin, Gino Cecchettin che coglie l’occasione per promuovere il suo libro Cara Giulia, quello che ho imparato da mia figlia, edito da Rizzoli, nelle librerie da domani. L’uomo dice di averlo scritto «per non restare in silenzio». Fazio lo riempie di complimenti, lo lusinga, prima di tornare al tema del patriarcato ricordando le parole dell’altra figlia, Elena Cecchettin. Alla domanda su cosa bisognerebbe cambiare per combattere la violenza Gino Cecchettin risponde che alcuni uomini non riescono a rinunciare a essere padri nel senso di padroni, ma che vede nei giovani grande progressismo. «Non voglio salire in cattedra […] ma penso che ogni genitore possa trovare in questo libro uno spunto».
Giorgia Meloni ad Ancona per la campagna di Acquaroli (Ansa)
«Nessuno in Italia è oggetto di un discorso di odio come la sottoscritta e difficilmente mi posso odiare da sola. L'ultimo è un consigliere comunale di Genova, credo del Pd, che ha detto alla capogruppo di Fdi «Vi abbiamo appeso a testa in giù già una volta». «Calmiamoci, riportiamo il dibattito dove deve stare». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel comizio di chiusura della campagna elettorale di Francesco Acquaroli ad Ancona. «C'é un business dell'odio» ha affermato Giorgia Meloni. «Riportiamo il dibattito dove deve stare. Per alcuni è difficile, perché non sanno che dire». «Alcuni lo fanno per strategia politica perché sono senza argomenti, altri per tornaconto personale perché c'e' un business dell'odio. Le lezioni di morale da questi qua non me le faccio fare».
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