2022-07-29
Green pass, vaccini, risarcimenti: il centrodestra deve delle risposte
(Stefano Guidi/Getty Images)
Mentre la coalizione litiga, l’Iss estende gli obblighi a scuola per gli studenti. Se si vuole un cambio di rotta è ora di dirlo.E mentre il centrodestra era impegnato a decidere con quale volto presentarsi alle elezioni di settembre, la Cattedrale Sanitaria ha già stabilito che i ragazzi italiani il volto dovranno coprirselo. Che sorpresa eh? Ieri La Stampa ha anticipato i contenuti delle linee guida stilate dall’Istituto superiore di sanità per il ritorno a scuola. Ovviamente prevedono l’immancabile bavaglio, cioè l’unica certezza che il governo uscente ma ancora operativo è riuscito a fornire ai già vessati fanciulli. Stando al quotidiano torinese, le 16-pagine-16 contenenti le indicazioni per la «riapertura in sicurezza» (come no) prevedono anche l’installazione di purificatori d’aria, ma solo «dopo aver verificato che non basti tenere le finestre spalancate». Chi dovrà decidere se servirsi dei costosi macchinari? I dirigenti scolastici privi di competenza specifica o dei tecnici specializzati che le scuole dovrebbero rintracciare chissà dove, e non a caso l’associazione nazionale presidi già bofonchia. Nota di colore, casomai non ci fosse già abbastanza da ridere: il fisico tecnico ambientale Giorgio Buonanno, sentito dalla Stampa a corredo dell’anticipazione, dichiara che le regole dell’Iss sono inutili perché tanto a fine estate si infetteranno tutti ugualmente. Se non altro, ora capiamo perché gli espertoni statali - per scrivere le linee guida - si siano avvalsi della consulenza del Centro nazionale sostanze chimiche: probabilmente c’era bisogno di qualcuno che misurasse la quantità di stupefacenti assunta prima di sfornare questo testo assurdo. La faccenda, manco a dirlo, è grottesca, ma con l’alone di Speranza che ancora impregna l’aria, non potevamo aspettarci nulla di diverso. Invece ci aspettiamo qualcosa di radicalmente differente da parte del prossimo esecutivo, e se lo aspettano anche tantissimi potenziali elettori italiani. Nei giorni scorsi La Verità ha sondato i responsabili dell’area sanitaria di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia proprio per capire che intenzioni avessero riguardo la gestione delle patata infetta chiamata Covid. Tutti e tre, con sfumature diverse (più intense quelle di Fdi e Lega, più tenui quelle di Fi), hanno fatto intendere che di rimettere in funzione la macchina dell’oppressione non se ne parla. E siamo anche disposti a credere che, nel breve periodo, sarà così. Ma dopo? Sappiamo bene che dentro Lega e Fdi ci sono persone che si sono sempre battute contro il green pass e le sue conseguenze totalitarie. Ma ci permettiamo di ritenere che una coalizione aspirante al governo debba fornire, nella sua interezza, numerose certezze in più. Le posizioni di alcuni partiti cosiddetti «del dissenso» sono chiarissime riguardo la carta verde e altre misure. Ma quelle del centrodestra restano ancora troppo vaghe e non hanno convinto parecchi nostri lettori (e forse elettori). Questa ambiguità non tranquillizza, specie nella prospettiva che la coalizione destrorsa finisca davvero per vincere le elezioni, e di certo non giova all’acquisto di nuovi consensi. Occorrerebbe dunque fornire alcune rassicurazioni in più. Per prima cosa, il rifiuto della tessera verde deve essere inciso nella pietra e siglato con il sangue. In secondo luogo, urge sapere se Fdi, Lega e Fi abbiano in mente di mantenere l’obbligo vaccinale per alcune categorie: quali? Perché? Con che modalità? Inoltre: visto che il ministero della Salute manda in giro gli spot sulla quarta dose, qualcuno vuole spiegarci se con il centrodestra al potere l’inoculazione forzata è una possibilità che potrebbe presentarsi? Ci pare di avere capito di no, ma anche qui sarebbe utile una decisione irrevocabile. Non è tutto. Gradiremmo anche sapere se nel programma dei conservatori sarà prevista la reintegrazione dei medici non vaccinati e sani, cosa che persino numerosi dirigenti sanitari richiedono da tempo. Si vuole ridare dignità a una larga fetta di cittadini oppure no? Ah, saperlo.Già che ci siamo, ci sarebbe almeno un’altra questione di particolare urgenza. Riguarda le troppe persone danneggiate dagli effetti avversi del vaccino. Bisogna stanziare fondi per risarcirle e sostenerle, e bisogna farlo immediatamente. Se ci pensate, non si tratta di nodi troppo difficili da sciogliere. Dite che pretendiamo troppo? Beh, se permettete abbiamo vissuto anni di discriminazione, violenza e ottusità. Dunque è il minimo richiedere uscite cristalline su questi argomenti: chiunque aspiri a prendere le redini della nazione deve sgombrare il campo da ogni ambiguità. Anche perché, sia concesso a noi comuni mortali ribadirlo, non ci dimentichiamo di chi fino a qualche mese fa ragliava e ululava contro i no vax, i no green pass e i fascioterrapiattisti assortiti. Questi fenomeni che invocavano la censura e le purghe, che hanno approvato la segregazione e hanno privato intere famiglie del sostentamento, non possono pensare di cavarsela con una passata di bianco al sepolcro. Ergo: patti chiari, e da subito. Si sappia quali decisioni verranno prese sui succitati argomenti scottanti, e si renda noto chi sarà, in futuro, a dare la linea sulle faccende sanitarie: si immagina per caso di creare Cts o altri consessi simili? Si seguirà la scienza, una volta tanto, o si manterrà viva l’ideologia? Su questo versante non c’è presunta moderazione che tenga: o con la Cattedrale o con la vita. Pillola rossa o pillola blu: gli aspiranti eletti scelgano.
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