2020-11-02
I disabili sono le vittime dimenticate del covid
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Le misure di contenimento per l'emergenza si fanno sentire di più su chi ha disabilità, fisica e psichica. Proprio ora le imprese potrebbero attrezzarsi per abbattere quelle barriere che non permettono ai ragazzi disabili di vivere tranquillamenteA Milano il servizio di assistenza per gli studenti continua a non funzionare. Un gruppo di genitori ha presentato una diffida contro il comune di Milano di Beppe Sala. «Non solo pregiudicano in concreto il diritto allo studio e alla regolare frequenza scolastica a cui i minori hanno diritto, ma li espone anche al rischio di danni ulteriori». E' uscito nei cinema «The Specials - Fuori dal comune,» un film con Vincent Cassel che racconta il mondo dell'autismo. E' stato presentato da un Robot: parliamo di un Pepper che si porta dietro un laboratorio di robotica inclusivo, denominato #RobotFriend, pensato per ragazzi autistici ma aperto a anche a coetanei normodotati.Lo speciale contiene tre articoliDisabilità e emergenza sanitaria. C'è un mondo che sta soffrendo più di altri le misure di contenimento dell'emergenza Covid 19. E' quello della disabilità, sia fisica sia psichica. Uno studio dell'IRCCS Fondazione Stella Maris realizzato a luglio, con un campione di 700 famiglie, ha provato ad analizzare l'impatto che la pandemia Covid 19 e il lockdown hanno avuto sui figli, sia sulla salute psicofisica, sia sulla continuità terapeutico-riabilitativa. Ne è emerso che in bambini e ragazzi con problematiche neuropsichiatriche tra i 6 ai 18 anni è stato osservato un aumento della sintomatologia ossessiva-compulsiva, dei comportamenti correlati a un disturbo post-traumatico da stress e di alterazione del pensiero. E' evidente quindi, che, nonostante gli sforzi degli ultimi anni, ci sia ancora molto da fare. Soprattutto adesso. Anche perché investire nel mondo della disabilità è ormai diventato un ordine per le aziende, nel campo della ristorazione come in quello dell'intrattenimento. A promuovere un incontro sul tema è stata Angsa Lombardia (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) lo scorso 27 ottobre. Perché «quando parliamo di disabilità di tipo cognitivo il discorso è tutt'altro che banale ma si tratta di un filone sul quale, anche in un'ottica di business, oltre che di civiltà, ha molto senso insistere». Nel post Covid 19, il turismo e la ristorazione, che da sole cubano circa il 13% del PIL italiano, sono chiamati a vivere una grande sfida ed il tema dell'ospitalità e dell'inclusività vi rientrano appieno. Il mondo sta diventando inoltre sempre più sostenibile e una società, specie se quotata, non può prescindere dal dare la dovuta attenzione a queste tematiche.Per Anna Curtarelli Bovi, presidentessa di Angsa Lombardia, «anche in virtù dei numeri importanti che sottende l'autismo (le statistiche parlano di 1 persona su 60 diagnosticata come autistica), ritengo che lo spingere verso l'ospitalità e l'inclusività possa essere non solo un tema di civiltà ma anche un'opportunità che tutte le società del settore dovrebbero cogliere. Questo aiuterebbe anche molte famiglie, che hanno una persona con questa tipo di problematica, a poter fruire di servizi più inclusivi che mettano al centro le proprie esigenze». E Alessandra Locatelli, ex ministro della disabilità, sostiene che «l'autismo, così come altre disabilità, si porta, infatti, dietro numeri importanti: persone e famiglie le cui esigenze non possono più essere ignorate. Auspico che soggetti privati e pubblici possano lavorare insieme al fine di individuare una strategia innovativa atta a valorizzare, potenziale e rendere appetibile l'offerta turistica anche alle persone più fragili». Ma c'è anche chi lavora nel mondo della ristorazione, come Stefania Atzori, amministratore delegato di Sirio, azienda impegnata proprio negli ospedali: "Siamo partiti proprio dal mondo ospedaliero, dove il rispetto e il conforto dei pazienti e dei visitatori è al centro del nostro business» spiega. «In questo ambiente così complesso e intrinsecamente legato alla solidarietà e all'empatia, abbiamo imparato e affinato tutte le modalità di accoglienza, i format adeguati, i pasti adatti ai vari regimi alimentari, anche quelli religiosi – halal, kosher, per andare incontro a tutte le richieste di pazienti, personale e visitatori, per farli sentire " a casa", considerati, unici". Spazio anche alle aziende quotate. Anna Lambiase, ceo di V-Finance, spiega che «considerare le diversità all'interno di una organizzazione aziendale rappresenta un punto di forza che viene valutato sempre con maggiore importanza anche nel confronto con gli investitori attraverso il Bilancio di Sostenibilità che include principi come le pari opportunità, la non discriminazione e l'uguale dignità per tutte le forme di diversità». Non solo. «L'esperienza del mercato dei capitali ci fa capire come la finanza stia svolgendo un ruolo sempre più importante nel processo di transizione sostenibile reindirizzando ingenti flussi economici verso le attività maggiormente orientate ad implementare strategie di sostenibilità nel lungo periodo grazie ad un sempre maggiore commitment per il recepimento dei principi ESG e di finanza sostenibile innovativa: il trend degli investimenti dei Fondi europei ESG in Europa, secondo i dati di MorningStar, ha fatto registrare nel 2019 una crescita del 56% rispetto all'anno precedente per un valore di 668 miliardi di Euro". Andrea Buragina, tra i fondatori della start up Lorf, ha illustrato il progetto "Autism Friendly", denominato "BlueBeeFriend": «L'obiettivo che ci si pone all'interno di questo progetto, in collaborazione con Angsa Lombardia, è quello di dare supporto a tutte quelle strutture che intendano in futuro approcciare questo target di utenza in maniera corretta. L'Ape Blu è un'ape molto rara, data per estinta solo qualche anno fa. Abbiamo allo scopo definito un protocollo con un taglio molto pratico riferito ai comportamenti da adottare, in contesti differenti, ogni qualvolta ci si trovi ad interagire con una persona con autismo. L'idea è quella di offrire una consulenza a 360 gradi che, partendo dalla formazione del proprio personale, possa arrivare anche ad una riorganizzazione degli spazi funzionale allo scopo di garantire accessibilità, ospitalità ed in ultima analisi inclusività». E infine il turismo. Cecilia De Ranieri di Alpitour World sottolinea: che «l'accessibilità e l'inclusività sono due importanti sfide che passano dal riconoscimento e dalla valorizzazione delle differenze di ognuno di noi. In un'azienda articolata e interconnessa come la nostra, il primo passo è stato dunque raccogliere e identificare le esigenze, comprendere a fondo i bisogni per poi offrire delle soluzioni e delle risposte concrete anche alle fasce più fragili: si tratta di un programma in divenire, portato avanti con associazioni e realtà che testano strutture e servizi per rendere le vacanze accessibili e sempre più inclusive». <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/disabili-dimenticati-covid-2648588155.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="gli-accompagnatori-dei-ragazzi-autistici-sono-scontrosi-e-disattenti" data-post-id="2648588155" data-published-at="1604334173" data-use-pagination="False"> «Gli accompagnatori dei ragazzi autistici sono scontrosi e disattenti» Assistenti che si addormentano sui pullman. Continui ritardi. Non sono ancora terminati i problemi per i genitori dei ragazzi autistici di Milano che dall'inizio della riapertura delle scuole lamentano disservizi nell'accompagnamento a scuola dei loro figli. Atm ha già inviato diversi reclami alla cooperativa Insieme, a cui subappalta il servizio, ma ora hanno deciso di muoversi anche i genitori con una diffida. Tramite l'avvocato Luce Alessandra Bonzano, infatti, alcuni di loro chiedono a comune di Milano, Atm e cooperativa di adempiere al loro servizio di accompagnamento scolastico. Perché dall'inizio dell'anno «come a voi già segnalato con diverse comunicazioni da parte dei miei assistiti, il servizio di trasporto casa/scuola dei minori in oggetto ha presentato dei gravissimi disservizi, dovuti principalmente alla mancata e/o cattiva erogazione del servizio di accompagnamento da parte della Insieme Soc. Coop Soc. Onlus, apparentemente vincitrice dell'appalto indetto da Atm, anche se non è chiaro in base a quali criteri, avendo poca esperienza nel settore ed essendosi all'oggi rivelata assolutamente inadeguata».I genitori lamentano «diversi e gravissimi disservizi che non solo pregiudicano in concreto il diritto allo studio e alla regolare frequenza scolastica a cui i minori hanno diritto, ma li espone anche al rischio di danni ulteriori. In numerosissime occasioni nonostante la presenza del pulmino di Atm a scuola la mancanza di accompagnatori ha fatto si che lo stesso non potesse essere utilizzato, e la scuola ha dovuto avvisare le famiglie di andare a prendere i ragazzi che sono rimasti in attesa per diverso tempo». I danni sono ingenti. Spesso il pulmino non si è presentato nemmeno a casa o si è presentato in ritardo, senza che nessuno avesse avvisato le famiglie, sempre per ritardi o mancanza di accompagnatori. «Gli accompagnatori, quando ci sono, si sono rivelati scontrosi e poco educati con le famiglie, e assolutamente disattenti con i ragazzi che sono tornati spesso a casa agitati e nervosi, quando invece la scuola riferiva di averli visti uscire tranquilli. In almeno un caso è stato visto e riferito alle famiglie da terzi, di un accompagnatore che dormiva durante il tragitto, esponendo così il minore che gli era affidato ad un grosso rischio per la sua incolumità». Per questo motivo, «considerate le gravi mancanze riscontrate che ledono il diritto allo studio dei minori in oggetto e li espongono altresì a concreti rischi per la loro salute, con la presente vi diffido formalmente affichè siano presi dei provvedimenti concreti per garantire l'accompagnamento e il servizio di trasporto casa/scuola tutti i giorni del calendario scolastico, come prescritto per legge e perchè l'operato degli accompagnatori sia verificato e si svolga in maniera corretta». <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/disabili-dimenticati-covid-2648588155.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="cinema-e-autismo-un-argomento-delicato-trattato-in-modo-originale" data-post-id="2648588155" data-published-at="1604334173" data-use-pagination="False"> Cinema e autismo: un argomento delicato trattato in modo originale ll 25 Ottobre all'Anteo è andata in onda, con il supporto di Angsa Lombardia, l'anteprima di "The Specials - Fuori dal comune". Un argomento, così delicato, come l'autismo, viene trattato in maniera originale, con un taglio inedito da farlo sembrare a tratti quasi un poliziesco. Una modalità che incuriosisce e che apre una finestra ad un mondo, quello dell'autismo, a molti sconosciuto ma da molti popolato. Il protagonista Bruno Haroche, interpretato da Vincent Cassel, da 15 anni è responsabile assieme a Malik (Reda Kateb) di un'organizzazione senza scopo di lucro (La voce dei giusti) che si occupa di bambini e ragazzi affetti da forme di autismo gravissimo che nessun'altra struttura è disposta ad accogliere. Parallelamente, Bruno e Malik insegnano a giovani provenienti da aree disagiate ad assistere quei casi rifiutati dalle istituzioni e classificati come estremamente complessi, svolgendo così una doppia missione sociale. Numerosi gli ospiti: dall'Assessore alle Politiche Sociali, Abitative e Disabilità Stefano Bolognini, alla giovane modella e cantante Greta Ray, fino ad arrivare a Jessica Perego ed il suo Nio nel Pianeta delle Meraviglie. Il film, per la prima volta in Italia, è stato presentato da un Robot: parliamo di un Pepper che si porta dietro un laboratorio di robotica inclusivo, denominato #RobotFriend, pensato per ragazzi autistici ma aperto a anche a coetanei normodotati.Il binomio Cinema-Autismo si è poi riproposto il 27 ottobre, questa volta in remoto. Francesco Falaschi con il suo "quanto basta", da molti considerato ormai un film cult sull'autismo, è stato infatti ospite del webinar dedicato al turismo inclusivo, organizzato sempre da Angsa Lombardia. L'idea del film nasce dall'interesse del regista per la neuro-diversità, già affrontato in un precedente film sulla sindrome bipolare, anch'esso film commedia. "Ma "Quanto basta" è soprattutto un film di incontri: non solo quello dei due protagonisti nella storia, ma anche l'incontro con i ragazzi di "Autismo in cucina" di Prato a cui ci siamo ispirati, poi con i produttori Daniele Mazzocca e Guglielmo Marchetti, che erano interessati a un film che trattasse l'autismo in una sua forma particolare, in qualche modo lieve, che è la cosiddetta sindrome di Asperger." spiega Falaschi. E poi la collaborazione con i ragazzi dell'associazione "Not equal" che hanno reso tutto più vero. Incontri importanti anche altri: con gli attori Fedele e Marchioni, e con il pubblico di molti festival: il film è stato venduto in 12 paesi e ha ottenuto poco meno di venti premi del pubblico, in Francia, Stati Uniti e altri, esportando il nostro modo di affrontare l'inclusione non meno dei nostri paesaggi. «Ho presenziato a molti di questi festival e penso di aver capito lì oltre ai limiti anche i punti di forza del mio lavoro. Uno su tutti: rappresentare persone che dimostrano che il mondo come dice la scienziata autistica Temple Grandin "ha bisogno di tutti i tipi di mente», conclude il regista.