Con la quarantena torna di moda la vestaglia

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Con la quarantena torna di moda la vestaglia
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I mesi trascorsi tra le mura di casa hanno portato a un aumento d'interesse nella categoria del «loungewear», ovvero tutti quei capi comodi che possono essere indossati per andare a letto ma anche durante la giornata. Non è stato solo il periodo di quarantena a offrire a questo nuovo settore dell'abbigliamento l'opportunità di crescere a livello internazionale. I Millennials sono infatti stati spesso definiti la generazione del «Netflix & Chill» per il loro interesse a passare più tempo in casa, a guardare film comodamente sul divano. Il carattere «genderless» del settore e l'ascesa dello smart working hanno a loro volta aiutato i brand a sfruttare il concetto «loungewear» per vendere più prodotti. Nella comunicazione digitale per l'Europa e gli Stati Uniti, Edited ha registrato una crescita esponenziale delle menzioni del termine «lounge» o «loungewear», così come «relax», «chill», «comfy» e «cozy».

Le ricerche per le tute coordinate sono aumentate del 10%, così come per calzini e ciabatte da casa. I pantaloni da ginnastica classici sono cresciuti del 18% e la seta è diventato uno dei tessuti più amati. A sorpresa, abbiamo anche visto un ritorno della vestaglia, in tutte le sue declinazioni. Il mercato americano ha deciso di investire particolarmente su questo prodotto, mentre in Europa Spagna (12% in più di vendite) e Italia (14%) risultano i paesi più interessati. Il New York Times ha dedicato un articolo a questo nuovo trend intervistando diversi cittadini degli Stati Uniti. Per il dottor McDermott di Manhattan «indossare una vestaglia significa darsi il permesso di rilassarsi, ma allo stesso tempo permette di sentirsi in ordine e a proprio agio». La giovane Alyssa Lester ha invece dichiarato di aver deciso di investire in una vestaglia di seta di Victoria's Secret «per sentirsi un po' meglio» durante la pandemia.

Complici della crescita dell'interesse nella vestaglia sono anche le celebrities. Chrissy Teigen - moglie del cantante John Legend e regina dei social - ha condiviso sulla sua pagina Instagram un video con la sua ampia collezione, mentre la modella Emily Ratajkowski è solita pubblicare scatti in vestaglia con il marito. Il presidente del marchio Aerie, Jennifer Foyle, ha dichiarato che le vendite della collezione «Real free sleep» sono raddoppiate da febbraio a oggi, così come il brand Lands' End ha registrato una crescita del 75%. Con le temperature che si alzano, la vestaglia sembra il capo perfetto per rimanere freschi e comodi tutto il giorno. «Mi sento elegante nella mia vestaglia, e il tocco di colore mi dà buon umore in questi giorni incerti» ha raccontato la Pr Helen Sharp al New York Times.

E non sono soltanto le donne a scegliere la vestaglia. Secondo Lyst, nella top ten dei prodotti più acquistati dal pubblico maschile nei primi mesi dell'anno c'è un accappatoi rosso con bordi in broccato firmato Versace. Dopotutto, la vestaglia da uomo è stata resa celebre dal fondatore di Playboy, Hugh Hefner, noto per i suoi completi in seta che passavano dal rosso brillante al nero per la notte.


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  • Il marchio americano Aerie parla di un raddoppio delle vendite negli ultimi tre mesi. La vestaglia da camera è il nuovo must per la stagione estiva. Di seta, con decori in pizzo o con stampe floreali.
  • Le star ne vanno pazze. Su Instagram spopola il look «confy casual» composto da fluttuanti négligé (più o meno trasparenti) e ciabatte griffate.
  • Intimissimi riapre i suoi punti vendita con un regalo per le clienti e una nuova linea completamente ecosostenibile.
  • Il Victoria&Albert Museum a Londra dedica una mostra sulla storia del kimono, dal 1660 a oggi. Da visitare comodamente sul divano di casa.

Lo speciale contiene tre articoli e gallery fotografiche.

La parabola di Aimo Moroni parte dal pollaio
Nadia e Aimo Moroni
Prima puntata sulla vita di un gigante della cucina italiana, morto un mese fa a 91 anni. È da mamma Nunzia che apprende l’arte di riconoscere a occhio una gallina di qualità. Poi il lavoro a Milano, all’inizio come ambulante e successivamente come lavapiatti.

È mancato serenamente a 91 anni il mese scorso. Aimo Moroni si era ritirato oramai da un po’ di tempo dalla prima linea dei fornelli del locale da lui fondato nel 1962 con la sua Nadia, ovvero «Il luogo di Aimo e Nadia», ora affidato nelle salde mani della figlia Stefania e dei due bravi eredi Fabio Pisani e Alessandro Negrini, ma l’eredità che ha lasciato e la storia, per certi versi unica, del suo impegno e della passione dedicata a valorizzare la cucina italiana, i suoi prodotti e quel mondo di artigiani che, silenziosi, hanno sempre operato dietro le quinte, merita adeguato onore.

«L’abito industriale avvolge il corpo, quello sartoriale veste l’anima»
Franz Botrè (nel riquadro) e Francesco Florio
Il direttore di «Arbiter» Franz Botrè: «Il trofeo “Su misura” celebra la maestria artigiana e la bellezza del “fatto bene”. Il tema di quest’anno, Winter elegance, grazie alla partnership di Loro Piana porterà lo stile alle Olimpiadi».

C’è un’Italia che continua a credere nella bellezza del tempo speso bene, nel valore dei gesti sapienti e nella perfezione di un punto cucito a mano. È l’Italia della sartoria, un’eccellenza che Arbiter celebra da sempre come forma d’arte, cultura e stile di vita. In questo spirito nasce il «Su misura - Trofeo Arbiter», il premio ideato da Franz Botrè, direttore della storica rivista, giunto alla quinta edizione, vinta quest’anno da Francesco Florio della Sartoria Florio di Parigi mentre Hanna Bond, dell’atelier Norton & Sons di Londra, si è aggiudicata lo Spillo d’Oro, assegnato dagli studenti del Master in fashion & luxury management dell’università Bocconi. Un appuntamento, quello del trofeo, che riunisce i migliori maestri sarti italiani e internazionali, protagonisti di una competizione che è prima di tutto un omaggio al mestiere, alla passione e alla capacità di trasformare il tessuto in emozione. Il tema scelto per questa edizione, «Winter elegance», richiama l’eleganza invernale e rende tributo ai prossimi Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026, unendo sport, stile e territorio in un’unica narrazione di eccellenza. A firmare la partnership, un nome che è sinonimo di qualità assoluta: Loro Piana, simbolo di lusso discreto e artigianalità senza tempo. Con Franz Botrè abbiamo parlato delle origini del premio, del significato profondo della sartoria su misura e di come, in un mondo dominato dalla velocità, l’abito del sarto resti l’emblema di un’eleganza autentica e duratura.

Non solo droghe: i giovani provano a riempire il vuoto con gioco e porno
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A rischiare di cadere nella trappola dei «nuovi» vizi anche i bambini di dieci anni.

Dopo quattro anni dalla precedente edizione, che si era tenuta in forma ridotta a causa della pandemia Covid, si è svolta a Roma la VII Conferenza nazionale sulle dipendenze, che ha visto la numerosa partecipazione dei soggetti, pubblici e privati del terzo settore, che operano nel campo non solo delle tossicodipendenze da stupefacenti, ma anche nel campo di quelle che potremmo definire le «nuove dipendenze»: da condotte e comportamenti, legate all’abuso di internet, con giochi online (gaming), gioco d’azzardo patologico (gambling), che richiedono un’attenzione speciale per i comportamenti a rischio dei giovani e giovanissimi (10/13 anni!). In ordine alla tossicodipendenza, il messaggio unanime degli operatori sul campo è stato molto chiaro e forte: non esistono droghe leggere!

Messi in campo dell’esecutivo 165 milioni nella lotta agli stupefacenti. Meloni: «È una sfida prioritaria e un lavoro di squadra». Tra le misure varate, pure la possibilità di destinare l’8 per mille alle attività di prevenzione e recupero dei tossicodipendenti.

Il governo raddoppia sforzi e risorse nella lotta contro le dipendenze. «Dal 2024 al 2025 l’investimento economico è raddoppiato, toccando quota 165 milioni di euro» ha spiegato il premier Giorgia Meloni in occasione dell’apertura dei lavori del VII Conferenza nazionale sulle dipendenze organizzata dal Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze. Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui Meloni ha rivolto i suoi sentiti ringraziamenti, il premier ha spiegato che quella contro le dipendenze è una sfida che lo Stato italiano considera prioritaria». Lo dimostra il fatto che «in questi tre anni non ci siamo limitati a stanziare più risorse, ci siamo preoccupati di costruire un nuovo metodo di lavoro fondato sul confronto e sulla condivisione delle responsabilità. Lo abbiamo fatto perché siamo consapevoli che il lavoro riesce solo se è di squadra».

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