Coghe e Brandi: «La ghigliottina mediatica funziona e rischia di trasformarsi in giudiziaria»

Coghe e Brandi: «La ghigliottina mediatica funziona e rischia di trasformarsi in giudiziaria»
Ansa

«Ci stringiamo attorno a Massimo Gandolfini chiamato in causa dall'Arcigay di cui sarebbe stata offesa la reputazione. Qui quelli che sempre più spesso sono diffamati ed offesi siamo noi tutti sostenitori della famiglia naturale. Contro di noi abbiamo letto di tutto, se applicassimo i criteri che vorrebbero che fossero applicati a Gandolfini, ne vedreste delle belle» hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, organizzatori del Congresso di Verona e presidente e vice presidente di Pro Vita e Famiglia mostrando la propria solidarietà al leader del Family Day e presidente del Comitato Difendiamo i nostri Figli, condannato in primo grado a 4 mesi di reclusione convertiti in 30.000 euro di multa e a una provvisionale di 7.000 euro per l'associazione e 3.000 euro per l'allora presidente.

«Noi ci siamo sentiti dare dei torturatori di bambini, dei trogloditi e degli assassini» - hanno continuato Brandi e Coghe - «solo perché difendiamo la vita dal suo concepimento alla sua fine e la famiglia costituita da mamma e papà. Siamo noi i veri discriminati». Il presidente Brandi ha anche aggiunto: «A me addirittura con scritte ignobili hanno augurato la morte e vi è una procedura penale in corso».

«Questa prima sentenza» - hanno concluso i due organizzatori del Congresso delle Famiglie di Verona - «rappresenta l'ulteriore prova che la "ghigliottina mediatica" funziona e rischia di trasformarsi in giudiziaria. Ci aspettiamo che il processo, nella sua prosecuzione, riconosca l'assoluta innocenza di un uomo e medico stimato e ritenuto d'esempio per milioni di persone».

Un anno di Trump: qualcosa già scricchiola
Donald Trump (Ansa)
Luci e ombre nel primo anniversario della rielezione alla Casa Bianca: promosso in Medio Oriente, rimandato sull’Ucraina. Borsa ai massimi ma «sopravvalutata». L’inflazione cresce e la Fed mantiene i tassi alti. Stallo record sulla legge di bilancio.

Gli elettori della Virginia chiamati a scegliere il nuovo governatore si sono espressi: «Trump you are fired! (sei licenziato, ndr). In uno stato però tendenzialmente blu, che nel 2024 aveva scelto Kamala Harris. E confermando il trend, ha optato per la democratica Spanberger. Sebbene il governatore uscente fosse repubblicano. Colpa dello shutdown a detta di molti. Cosa sia lo vedremo alla fine. E comunque negli ultimi 20 anni i democratici alla guida della Virginia sono stati scelti cinque volte su sette. Ma al netto delle elezioni in Virginia, e dando per scontato che la città di New York e lo Stato del New Jersey votassero democratico (per intendersi sono un po’ come Bologna e la Toscana per il Pd), a un anno esatto dalla sua rielezione alla Casa Bianca qual è il bilancio della seconda presidenza Trump?

Buchi nella sicurezza, errori di pianificazione e forse una o più talpe interne. Questi i fattori che hanno sfruttato i ladri che hanno colpito al Louvre di Parigi. Ma dove sono i gioielli e chi sono i responsabili?

Sul carro italiano di Zohran non c’è più posto
Elly Schlein (Ansa)
Nicola Fratoianni lo chiama per nome, Elly Schlein vi vede una «speranza», Stefano Patuanelli rilancia la patrimoniale.

Brutte notizie per Gaetano Manfredi, Silvia Salis, Ernesto Maria Ruffini e tutti gli altri aspiranti (o presunti tali) federatori del centrosinistra: il campo largo italiano ha trovato il suo nuovo leader. Si chiama Zohran Mamdani, ha 34 anni, è il nuovo sindaco di New York, che del resto si trova sullo stesso parallelo di Napoli. La sua vittoria ha mandato in solluchero i leader (o sedicenti tali) della sinistra italiana, che vedono nel successo di Mamdani, non si riesce bene a capire per quale motivo, «una scintilla di speranza» (Alessandro Alfieri, senatore Pd). Ora, possiamo capire che l’odio (si può dire odio?) della sinistra italiana per Donald Trump giustifichi il piacere di vedere sconfitto il tycoon, ma a leggere le dichiarazioni di ieri sembra che il giovane neo sindaco di New York le elezioni le abbia vinte in Italia.

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