Abbaglio su Mamdani di «Avvenire» & C. La «svolta sociale» è solo una chimera
2025-11-07
Sinistra a pezzi
«Basta con le forniture di gas russo: è una questione anche di etica». Così ha tuonato poche ore fa in un’intervista Roberto Cingolani. Peccato che, secondo quanto risulta a Verità&Affari, lo stesso ministro della Transizione Ecologica in una recente riunione riservata dell’esecutivo abbia messo in guardia sul fatto che già ora all’Italia mancano circa 15 miliardi di metri cubi di gas rispetto ai 70 miliardi del fabbisogno totale annuale del Paese.
Tanto che, avrebbe aggiunto Cingolani parlando con i colleghi ministri, si deve iniziare a pensare seriamente a un piano di razionamento energetico per il prossimo autunno.
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La vulgata giornalistica italiana sta ripetendo che, oltre a essere uno «schiaffo» a Donald Trump, la vittoria di Zohran Mamdani a New York rappresenterebbe una buona notizia per i diritti sociali. Ieri, Avvenire ha, per esempio, parlato in prima pagina di una «svolta sociale», per poi sottolineare le proposte programmatiche del vincitore: dagli autobus gratuiti al congelamento degli affitti. In un editoriale, la stessa testata ha preconizzato un «laboratorio politico interessante», sempre enfatizzando la questione sociale che Mamdani incarnerebbe.
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Vincenzo Lanni, l’accoltellatore di Milano, aveva già colpito. Da condannato era stato messo alla Rems, la residenza per le misure di sicurezza, poi si era sottoposto a un percorso in comunità. Nella comunità però avevano giudicato che era violento, pericoloso. E lo avevano allontanato. Ma allontanato dove? Forse che qualcuno si è preso cura di Lanni, una volta saputo che l’uomo era in uno stato di abbandono, libero e evidentemente pericoloso (perché se era pericoloso in un contesto protetto e familiare come quello della comunità, tanto più lo sarebbe stato una volta lasciato libero e senza un riparo)?
