2019-01-27
Più sartoriale, meno sport. Lo stile classico batte quello da strada
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Ritorno alla forma. Da Daks trionfano i tessuti inglesi, da Tod's la giacca tecnica sartoriale. Il trend al Pitti di Firenze e durante la settimana della moda di Milano è la qualità. «Vi farò indossare i miei piumini pure in piena estate». Maurizio Cittone, presidente di Add: «Siamo stati i primi a dire addio alle super imbottiture per creare capi aderenti e chic». Lo speciale comprende 2 articoli e una gallery che ripercorre la storia del piumino e del cappotto. Più tailoring, meno street. Più sartoriale, meno sport. Le ultime collezioni maschili per l'inverno 2020 presentate al Pitti di Firenze e durante la settimana della moda di Milano si faranno ricordare per il ritorno a una ricercata eleganza. Il trend è la qualità. La conferma arriva da Tod's, che declina il suo mondo concreto e artigianale pensando a più generazioni e, soprattutto, alla velocità del mercato con zaini, stivaletti, giacche tecniche dal taglio sartoriale, piumini in pelle leggera e l'evoluzione del mitico gommino. «Abbiamo collezioni nuove ogni due mesi nei negozi», spiega Diego Della Valle, «i prodotti piacciono e con il superamento delle collezioni semestrali siamo più vicini al mercato. Un prodotto oggi dopo dieci giorni è già vecchio. Qualità e velocità è la formula vincente. Ogni stagione lanceremo uno dei nostri prodotti icona in un modo speciale». Invece, sembra quasi che il tempo si sia fermato da Daks, marchio inglese che compie 125 anni, disegnato da Filippo Scuffi. In passerella uomo e donna (formula scelta da diversi brand) che hanno interpretato una collezione ispirata al libro Quel che resta del giorno, e che mai come questa volta ha rivelato il suo carattere britannico. Le stoffe degli archivi inglesi (check speciale disegnato appositamente per celebrare l'anniversario, spina di pesce, gessato) si traducono in pantaloni tra caccia ed equitazione, giacche da camera, cappotti a quadri, maglie dal disegno argyle in lana merino, cashmere e mohair garzato. Ci si sposta in Umbria con la maison Lamberto Losani disegnata da Saverio Palatella. Ne esce un country dandy che sceglie un total look dove la maglieria rustica e chic la fa da padrone e che si traduce in giacconi e parka bicolore in cashmere double. Pure Larusmiani resta nel bosco con i colori autunnali della natura. Belli il cappotto vestaglia e il bomber di seta stampa logo. Sant'Andrea Milano detta regole chiare: blouson in shearling marrone scuro e maglia girocollo in lana marrone effetto mélange; blouson in puro cashmere nero fantasia pied de poule, con dettagli in pelle e dolcevita in cachemire e seta rosa; giacca in cashmere e seta principe di Galles con maglia polo nera. Si ispira al mondo del polo Billionaire, il marchio di Flavio Briatore e Philipp Plein che sponsorizzerà il Monte Carlo polo team e organizzerà la prima International polo cup in territorio monegasco. La collezione per il prossimo inverno, interamente made in Italy, offre glamour esotico: giacche in coccodrillo con colletto in visone, mackintosh in astrakan, trench in coccodrillo con lavorazioni anticate o sfumate e giacche da caccia cinque tasche sono i capi chiave della collezione. In passerella modelli over 50 con i capelli argentati sfilano nei loro outfit senape e verde pavone, abbinati a risvolti in pelle di serpente, indossati con camicie di seta e colli sciallati. Philipp Plein presenta anche la sua collezione e per celebrare il ventesimo anniversario del brand è tornato a sfilare a Milano. Ispirazione Tony Montana del film Scarface, interpretato da Al Pacino. Il dandy contemporaneo in giacca, pantaloni e T shirt diventa uno street boy che indossa sneaker abbaglianti di paillettes a zig zag, insieme a giacche decorate con motivi a stella, camouflage e animalier. Altra musica da Les Hommes, disegnato da Tom Notte e Bart Vandebosch, dove il mondo spiritualista si unisce a quello techno in un mix di capi sartoriali e pezzi sportivi nello stesso look (abito formale, piumino colorato e sneacker). Mescola anche Valerio Farina di Numero 00. «Questa collezione rappresenta ciò che sono io. Un ragazzo che ama vestirsi come vuole, esprimendo sé stesso, indossando un pantalone acetato con un blazer elegante, oppure un pantalone in velluto con una felpa in pile da montagna», spiega lo stilista. Per la prima volta si presenta Chroustyle con una collezione che esprime i valori fondanti del progetto: tendere al benessere psicofisico creando una nuova responsabilità etica e un pensiero sostenibile.