Più sartoriale, meno sport. Lo stile classico batte quello da strada

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Più sartoriale, meno sport. Lo stile classico batte quello da strada
  • Ritorno alla forma. Da Daks trionfano i tessuti inglesi, da Tod's la giacca tecnica sartoriale. Il trend al Pitti di Firenze e durante la settimana della moda di Milano è la qualità.
  • «Vi farò indossare i miei piumini pure in piena estate». Maurizio Cittone, presidente di Add: «Siamo stati i primi a dire addio alle super imbottiture per creare capi aderenti e chic».

Lo speciale comprende 2 articoli e una gallery che ripercorre la storia del piumino e del cappotto.

genocidio armeni
Il genocidio degli Armeni iniziato il 24 aprile 1915 (Getty Images)
  • La coscienza occidentale ha rimosso la strage del 1915. Eppure con quei perseguitati l’Italia ha un rapporto speciale, tra fede e cultura. E secondo la Bibbia l’intera umanità affonda le sue radici sulla cima dell’Ararat.
  • Lo studioso ebreo Vittorio Robiati Bendaud, autore di un libro sul massacro compiuto dai turchi: «In comune c’è il ruolo della Germania e alcuni pregiudizi tipici dell’antisemitismo. In Occidente la Chiesa non simpatizzava con i cristiani d’Oriente, a parte eccezioni come Benedetto XV».
  • La questione armena irrompe nel conclave. Può essere uno dei fattori decisivi per bloccare l’ascesa al soglio pontificio di Pietro Parolin e promuovere il patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa.

Lo speciale contiene tre articoli.

gruppo san donato siria
Kamel Ghribi tra i fratelli Marco (a sinistra) e Paolo Rotelli (a destra)
Il capo di Gksd, Ghribi, visita Damasco dove investirà il gruppo San Donato. Tra i precedenti l’intesa con Edi Rama in Albania.
missile tel aviv huthi
Effetti del missile che ha colpito l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv (Ansa)
Il lancio ha bypassato il sistema di difesa israeliano e quello Usa. Gerusalemme: «Risponderemo». La Casa Bianca accusa l’Iran.
Dire la verità su Gaza è diventato pericoloso
La bandiera di Israele bruciata durante la manifestazione del 1°maggio a Torino (Ansa)
Sui social è sommerso dall’odio chi contesta l’accusa di «genocidio», mossa a Israele addirittura prima che iniziasse a rispondere alle stragi del 7 ottobre 2023. Ma sono i numeri a smentire politici, cantanti, università e enti internazionali amici degli islamici.
Le Firme

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