2023-03-02
Bruxelles spinge il modello green pass. Sarà digitale pure la patente di guida
In nome della comodità, una direttiva vuole imporre la licenza sul telefonino come standard in tutta la Ue Scenderà a 17 anni l’età minima per mettersi al volante. E si insegneranno gli stili di guida meno inquinanti.Alla domanda di rito «favorisca patente e libretto» il malcapitato automobilista dovrà presto essere sicuro di avere il suo telefonino carico. La Commissione europea ha proposto una direttiva per imporre la «patente digitale» come standard nell’Unione europea. «Una prima mondiale» e il pezzo di plastica «sarà storia», ha detto la commissaria ai Trasporti, Adina Valean. Spiegando che la patente sarà su smartphone o su qualsiasi altro dispositivo digitale ma sarà comunque possibile continuare a chiedere un formato fisico. Non solo. La nuova proposta di Bruxelles, che modifica una serie di norme esistenti, prevede anche una stretta sulle violazioni commesse dai conducenti in altri Stati dell’Unione, la possibilità di fare l’esame di guida a 17 anni ma con regole più rigide per i neopatentati e zero tolleranza per la guida in stato di ebbrezza. Più di 20.000 persone hanno perso la vita sulle strade dell’Ue lo scorso anno e la maggior parte delle vittime erano pedoni, ciclisti e utenti di scooter e motociclette, riferisce l’Esecutivo Ue, secondo cui le nuove norme miglioreranno la sicurezza stradale e aiuteranno l’Unione a raggiungere l’obiettivo di «zero vittime» entro il 2050. La proposta della Commissione si basa su quattro misure. La prima introduce un periodo di prova di almeno due anni per i neopatentati dopo aver superato l'esame e una regola di tolleranza zero sulla guida in stato di ebbrezza. «È essenziale in quanto, anche se i giovani conducenti rappresentano solo l’8% di tutti gli automobilisti, 2 incidenti mortali su 5 coinvolgono un conducente di età inferiore ai 30 anni», spiega la Commissione. La seconda misura consente ai giovani di sostenere l’esame di guida e di iniziare a circolare in auto e camion accompagnati già dall’età di 17 anni, «per acquisire esperienza di guida». La terza misura è adattare la formazione e i test dei conducenti per prepararli meglio alla presenza di utenti vulnerabili sulla strada. «Ciò contribuirà a migliorare la sicurezza di pedoni, ciclisti e utenti di scooter, monopattini e bici elettriche con la Ue che passa a una mobilità urbana più sostenibile», puntualizza l’esecutivo Ue. La quarta misura è una valutazione più mirata dell’idoneità medica, tenendo conto dei progressi nel trattamento medico di malattie come il diabete. «I conducenti saranno inoltre incoraggiati ad aggiornare le proprie capacità e conoscenze di guida per stare al passo con gli sviluppi tecnologici», ha aggiunto la Commissione. Tornando alla patente digitale secondo Valean sarà molto più semplice sostituire, rinnovare o scambiare una patente di guida poiché tutte le procedure saranno online. Allo stesso modo, «sarà anche più facile per i cittadini di Paesi extra Ue con standard di sicurezza stradale comparabili sostituire la propria patente di guida con una Ue», evidenzia la Commissione. Le nuove norme sugli esami di guida terranno conto del passaggio a veicoli a emissioni zero. «Ad esempio, valuteranno le conoscenze e le competenze legate ai sistemi avanzati di assistenza alla guida e ad altre tecnologie automatizzate. I neopatentati impareranno anche in che modo il loro stile di guida ha un impatto sulle loro emissioni, ad esempio la tempistica dei cambi di marcia. Infine, la massa consentita di un veicolo di categoria B sarà adeguata per i veicoli alimentati in modo alternativo, poiché i veicoli a batteria a zero emissioni possono essere più pesanti», si legge nella proposta. Rispetto alle attuali norme della Ue in materia di applicazione transfrontaliera, la Commissione ricorda che, nel 2019, circa il 40% dei reati transfrontalieri è stato commesso impunemente, o perché l’autore del reato non è stato identificato o perché il pagamento non è stato eseguito. Per questo, viene proposto di permettere alle autorità di contrasto di accedere ai registri nazionali delle patenti di guida, così come di rafforzare il ruolo dei punti di contatto nazionali stabiliti in modo che possano cooperare meglio con le autorità di contrasto coinvolte nelle indagini sui reati. «Ciò risolverà le attuali carenze nella cooperazione tra gli Stati membri durante le indagini sui reati», illustra l’esecutivo Ue. La Commissione propone inoltre di ampliare l’elenco delle infrazioni stradali transfrontaliere. «L’attuale legge copre alcuni dei reati più frequenti ed eclatanti, come l’eccesso di velocità e la guida in stato di ebbrezza» e la Commissione propone di aggiungere infrazioni come il mancato mantenimento della distanza sufficiente dal veicolo che precede; il sorpasso pericoloso; il parcheggio pericoloso; l'attraversamento di una o più linee bianche continue; la guida contromano; il mancato rispetto delle norme sull'utilizzo dei corridoi di emergenza; l’uso di un veicolo sovraccarico.