2020-08-20
Borsa italiana: il governo spera in Intesa
Il Mef spinge per l'entrata in campo della banca di Carlo Messina nell'acquisizione di Piazza Affari. Secondo «Bloomberg» l'istituto potrebbe essere coinvolto nella cordata italofrancese tramite delle partecipazioni, insieme a Cdp, in Euronext.Il governo spera che Intesa Sanpaolo faccia parte di una squadra «di sistema» da mandare in campo nella partita che si sta giocando in questi giorni sul futuro di Borsa italiana.Il gruppo London Stock Exchange, che ha rilevato la società che gestisce Piazza Affari e controllate nel 2007 per 1,6 miliardi, sta accelerando sulla dismissione per ottenere al più presto l'ok dell'Antitrust Ue alla fusione con Refinitiv (l'ex banca dati di ThomsonReuters), già approvata dalle autorità Usa. Cedendo l'intero gruppo Borsa italiana - che comprende il 60% di Mts (il mercato all'ingrosso dei titoli di Stato), e il 100% di Cassa di compensazione e garanzia e Montetitoli - l'Lse, che con la Brexit diventerà «extracomunitaria», non avrà di fatto più attività rilevanti nell'Unione europea e dovrebbe quindi passare senza intoppi l'esame di Bruxelles per chiudere entro fine anno o inizio del prossimo - come preventivato - l'operazione da 27 miliardi di dollari con Refinitiv. Ebbene, lunedì scorso l'agenzia Bloomberg ha rivelato il possibile coinvolgimento di Intesa nella cordata italofrancese di cui farebbero parte anche Cassa Depositi e Prestiti ed Euronext, ovvero la federazione di Borse europee centrata su Parigi che è partecipata dalla Caisse des dépôts, l'omologa transalpina di Cdp. L'obiettivo del governo Conte sarebbe quello di avere azionisti «speculari». Euronext finirebbe come proprietario della Borsa italiana mentre Cassa e Intesa otterrebbero partecipazioni in Euronext, secondo la ricostruzione di Bloomberg. Il governo italiano potrebbe puntare a una partecipazione di Cdp in Euronext simile all'8% detenuto dalla Caisse des Depots et Consignations, controllata dallo Stato francese, e Intesa potrebbe finire con una piccola partecipazione di circa il 2% come quello oggi posseduto da Bnp Paribas. Intesa non starebbe studiando in prima persona l'operazione, ma è naturale aspettarsi che, se ci dovessero essere le condizioni per un intervento al fianco di vari investitori privati, l'istituto guidato da Carlo Messina non si tirerà indietro. La cordata potrebbe infatti allargarsi, sul fronte italiano, ad altre istituzioni finanziarie come banche, assicurazioni e fondi pensione, con un ruolo da advisor anche per Mediobanca (per altro già al fianco di Intesa nell'operazione Ubi). Dall'altra parte del campo si stanno, intanto, scaldando i tedeschi di Deutsche Boerse, assistita da Citi, e forse anche Six, la società che gestisce il listino di Zurigo e che recentemente ha acquistato la Borsa di Madrid. Mentre, dall'altro lato dell'Atlantico, anche il Nasdaq sarebbe in manovra. Del resto, Borsa spa è un buon affare: per Morgan Stanley, advisor del venditore, insieme a Mts accrescerebbe fino al 30% gli utili Euronext e del 10-15% quelli di Deutsche Borse.Fin qui si tratta solo di rumors non confermati dai diretti interessati. Di certo, la partita è entrata nel vivo: entro domani è atteso un riscontro dalle controparti interessate. La forma dovrebbe essere quella della manifestazione d'interesse per arrivare poi alle offerte non vincolanti a settembre e alle offerte vincolanti a ottobre, ma non sono escluse accelerazioni. Il dossier è da mesi sul tavolo del presidente del Consiglio e il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, ha delegato della questione Borsa il direttore generale del Tesoro, Alessandro Rivera. Con il dl Agosto, inoltre, sono arrivati anche nuovi poteri di vigilanza a Consob sulle società che gestiscono mercati regolamentati. La Commissione potrà valutare la solidità di chi voglia acquisire una quota del 10, 20, 30, 40, 50% o il controllo di Borsa Italiana. Le nuove norme, già vagliate in passato ma poi cassate dalla versione definitiva dei testi, questa volta hanno resistito alle pressioni politiche e andranno al vaglio del Parlamento. Il Mef immagina Piazza Affari inserita in un contesto di alleanze con altre Borse, mentre i 5 Stelle la vorrebbero solo tricolore. Nel frattempo, anche l'opposizione spera nella discesa in campo di Intesa: «Se confermata, l'eventuale partecipazione alla cordata per Borsa Italiana sarebbe una notizia positiva in primo luogo perché finalmente l'Italia avrebbe per davvero una banca di sistema e, in secondo luogo, perché le sinergie di dati e liquidità tra il credito bancario e i mercati di equity possono davvero essere un volano per le nostre imprese. Contestualmente è trapelato sempre a mezzo stampa che il governo stia valutando di separare Mts dal gruppo. Credo che lo stesso debba chiarire la strategia sottostante a un scelta del genere, magari in commissione Finanze, perché l'ottica di spezzatino del gruppo potrebbe rivelarsi un boomerang», ha sottolineato ieri Giulio Centemero, deputato della Lega e capogruppo in commissione Finanze alla Camera.
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