2021-09-29
Atenei e scuole prigionieri del pass
Code e ragazzi seduti a terra a Torino. Nel Trevigiano è allarme classi in quarantena. Andrea Costa: «Ridurre il periodo d'isolamento». Tpl nel caos. E le aziende iniziano a temere.In attesa di capire cosa succederà dal 15 ottobre, quando scatterà l'estensione del green pass a tutto il mondo del lavoro pubblico e privato, ogni giorno resta fitto il bollettino di disagi e proteste sul fronte della scuola, dell'università e dei trasporti pubblici. Perché ci sono le risposte ciclostilate alle Faq (le «domande frequenti») sul sito del governo e poi c'è la realtà. Qualche esempio? Solo ieri, in Piemonte, leggendo il dorso locale della Stampa, ne sono spuntati due. Il primo riguarda l'università: nelle aule di UniTo e Politecnico, infatti, si entra solo con la prenotazione via app e la capienza è ridotta al 50%, con molti ragazzi costretti a sedersi per terra. A Palazzo Nuovo già dalla mattina di lunedì una serpentina ha dovuto attendere fuori dallo stabile in attesa che gli addetti al controllo del green pass - un paio di persone a fronte di centinaia di studenti - effettuassero i controlli a campione. Sempre in Piemonte, a Cuneo, un insegnante di topografia dell'istituto per geometri Virgilio si è presentato davanti scuola e, non potendo entrare in classe, si è messo a fare lezione all'aperto intrecciando un cesto di vimini. Il docente, tra i primi della provincia di Cuneo a essere stato sospeso perché per cinque giorni si è presentato a scuola senza green pass e senza risultato del tampone, dopo 33 anni di servizio resterà fino a fine anno senza stipendio e senza la possibilità di insegnare o entrare a scuola. Nel frattempo, ieri, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha annunciato in tv che il ministero sta riflettendo sull'ipotesi di una riduzione della quarantena per la positività al Covid da 7 a 5 giorni, «o anche a meno» perché «non possiamo non tenere conto che oggi l'80% dei cittadini italiani sono vaccinati. D'altronde se veicoliamo il messaggio che il vaccino è la via d'uscita, ma sappiamo che pure da vaccinati si può essere contagiati, dobbiamo dare prospettive ai cittadini». Continuano i disagi anche sul fronte dei trasporti pubblici. Nella Marca trevigiana le quarantene scolastiche aumentano giorno dopo giorno, e nell'ultima settimana in provincia di Treviso un contagiato su quattro ha meno di 12 anni. Le famiglie mettono sul banco degli imputati il trasporto scolastico e nelle chat delle mamme si segnalano «navette e autobus di linea stipati con ragazzi spinti a forza per entrare». Più a Sud, a Roma, nei prossimi giorni i circa 250 controllori Atac saranno affiancati da guardie giurate. Nel caso un passeggero si rifiuti di indossare la mascherina a bordo del mezzo pubblico, i controllori non possono elevare sanzioni, ma sono tenuti ad avvisare le forze dell'ordine. Negli ultimi mesi, però, proprio queste verifiche sono stata fonte di risposte violente. Il vero stress test per i trasporti romani ci sarà comunque il 15 ottobre, con il ritorno in ufficio dei lavoratori del pubblico impiego. L'«armiamoci e partite» rischia di ripetersi anche sul fronte del lavoro. Ieri il sito del Sole24Ore ha messo in fila i punti critici sollevati dalle aziende che si stanno preparando ad applicare le nuove regole introdotte dal dl 127/2021: dall'impossibilità di registrare dei dipendenti, alle verifiche per chi svolge attività fuori sede (come i fattorini del food delivery), passando per le sostituzioni dei lavoratori assenti e il monitoraggio degli autonomi.
«Murdaugh: Morte in famiglia» (Disney+)
In Murdaugh: Morte in famiglia, Patricia Arquette guida il racconto di una saga reale di potere e tragedia. La serie Disney+ ricostruisce il crollo della famiglia che per generazioni ha dominato la giustizia nel Sud Carolina, fino all’omicidio e al processo mediatico.