2022-02-11
Astrazeneca, ricavi record: +41%. Ma Janssen ferma la produzione
Le case farmaceutiche aggiustano le strategie sui vaccini dopo il calo dei contagi.Mentre ci avviciniamo all’endemizzazione del Covid, i produttori dei vaccini aggiustano la rotta delle strategie. Il gruppo farmaceutico anglosvedese Astrazeneca ha registrato un netto calo degli utili nel 2021, in particolare a causa del costoso acquisto della società americana Alexion e di altri addebiti, e nonostante un aumento delle entrate. La quota di gruppo dell’utile netto si è attestata a 112 milioni di dollari contro i 3,2 miliardi dell’anno precedente, mentre il fatturato è salito a 37,4 miliardi di dollari (+41%), beneficiando anche delle vendite di vaccini contro il Covid. La società stima che le entrate continueranno a crescere quest’anno, ma le vendite e i margini di medicinali e vaccini legati al Covid sono destinati a diminuire. «Abbiamo mantenuto la promessa di un ampio accesso efficace al vaccino contro il Covid-19 con 2,5 miliardi di dollari messi a disposizione a livello globale», ha spiegato il direttore generale, Pascal Soriot, osservando che il gruppo sta aumentando il pagamento dei dividendi agli azionisti. Il laboratorio aveva indicato a novembre che avrebbe iniziato a realizzare un profitto dalle entrate di Vaxzevria. Che però non è stato selezionato per le dosi di richiamo nel Regno Unito, nonostante sia stato il principale vaccino utilizzato per le prime due dosi. I Paesi sviluppati ora preferiscono i vaccini mRNA come Pfizer; Astrazeneca è ora principalmente reindirizzato al programma internazionale Covax, destinato ai Paesi poveri. «Le vendite totali di farmaci da Covid-19», ha sottolineato Soriot, «dovrebbero diminuire di circa il 20-25% con in particolare un calo delle vendite di Vaxzevria che dovrebbe essere parzialmente compensato dalla crescita delle vendite di Evusheld», la nuova terapia sviluppata dall’azienda. Contro Astrazeneca, ricordiamolo, è stata portata avanti una lunga battaglia dalla Commissione europea alimentando il disastro sul fronte della comunicazione che ha avuto effetti pesanti anche sulla campagna vaccinale italiana tra continue giravolte di Aifa e ministero della Salute su classi di età e controindicazioni, oltre al gran pasticcio sul mix eterologo dei richiami. Con il risultato che i frigoriferi sono rimasti pieni di Az e molte fiale inutilizzate. A maggio 2021 Bruxelles ha poi deciso di non rinnovare il contratto con Astrazeneca per non avere rispettato il calendario delle consegne. A essere stato tagliato fuori dalla nostra campagna vaccinale è stato anche il monodose di Johnson&Johnson che avrebbe deciso di sospendere temporaneamente la produzione nel principale impianto dei Paesi Bassi, a Leiden, per fare un altro vaccino non Covid, ma decisamente più remunerativo per la società. Il Janssen ha infatti generato circa 2,4 miliardi di dollari di vendite lo scorso anno, ovvero meno del 3% del fatturato totale dell’azienda. Una parte del mondo economicamente meno sviluppato, soprattutto l’Africa, contava e conta ancora molto sul J&J sia perché risulta essere tra i vaccini anti-Covid meno cari in circolazione, sia perché può essere conservato a temperature non troppo basse e ne va somministrato un solo shot.Sta intanto per essere distribuito anche in Italia un vaccino nuovo, quello di Novavax: «Dovrebbe arrivare il 24 di questo mese e essere disponibile. È un vaccino proteico, come quelli antinfluenzali. Sarà una piccola integrazione rispetto agli altri vaccini a mRna. Alcuni sembrano preferirlo, quindi Novavax sarà presto un’opzione per un milione o due di persone che vogliono comunque vaccinarsi», ha detto ieri Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Le dosi saranno riservate solo per le prime somministrazioni degli over 18. Il richiamo verrà effettuato dopo 21 giorni. Quanto al francese Valneva, «è un vaccino più classico e più vecchio come tecnologia e arriverà più avanti», ha aggiunto il direttore generale dell’Aifa.
(Totaleu)
Lo ha detto l'eurodeputata della Lega Anna Maria Cisint, dopo la votazione alla commissione sulla pesca a Bruxelles, riguardo la vittoria sulla deroga delle dimensioni delle vongole, importante aspetto per l'impatto sul settore ittico.
L'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri Kaja Kallas (Ansa)
(Ansa)
Il Comando ha ringraziato i colleghi della Questura per il gesto e «la cortesia istituzionale dimostrata in questo tragico momento». A Gorizia invece un giovane di 20 anni ha reso omaggio ai caduti, deponendo un mazzo di fiori davanti all'ingresso della caserma. Il giovane ha spiegato di aver voluto compiere questo gesto per testimoniare gratitudine e rispetto. Negli ultimi giorni, rende noto il Comando isontino, sono giunti numerosi messaggi di cordoglio e attestazioni di affetto da parte di cittadini, associazioni e rappresentanti delle istituzioni.
Continua a leggereRiduci