
Il Palazzo di giustizia di Trento. Nei riquadri, Saverio Tateo e Sara Pedri
Il dottor Tateo e la vice accusati di aver provocato il suicidio di Sara Pedri con le loro lavate di capo in sala operatoria. Il giudice: un responsabile può alzare i toni. Le carriere sono segnate e la stampa non si scuserà.