2022-11-26
Tra Aspi e Coldiretti accordo per rendere più breve la filiera
da sinistra: Roberto Tomasi (Aspi), Matteo Salvini e Ettore Prandini, presidente di Coldiretti (Ansa)
L’intesa svilupperà soluzioni logistiche: poli di smistamento in aeree vicine alle autostrade. Vantaggi per traffico e ambiente.Le merci in Italia si muovono per il 77% attraverso il trasporto su gomma. Praticamente la maggior parte di ciò che compriamo e consumiamo viaggia da nord a sud attraverso la rete autostradale che, quindi, oltre che per gli spostamenti privati, si conferma asset strategico per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese. La sfida è quella di rendere più sostenibile questo enorme flusso di movimenti perché attualmente i grandi mezzi di trasporto su gomma inquinano molto e interferiscono sul traffico. L’azione di Aspi e le collaborazioni che sta avviando, si muovono proprio in questa direzione. «Quest’anno abbiamo registrato un incremento del traffico delle merci del 3%: si tratta di un dato significativamente positivo. Sono numeri che ci fanno capire come il Sistema Paese sia legato alle infrastrutture stradali», spiega a La Verità Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, che aggiunge: «Recentemente è stata sbloccata la realizzazione di 11 tratte di nostra competenza, per un investimento complessivo di 12 miliardi. Questi elementi sono imprescindibili per comprendere in quale direzione sta andando la mobilità e la logistica del Paese. Ma per perseguire la crescita e gli obiettivi della produzione nazionale, abbiamo bisogno di valorizzare sempre più la collaborazione tra le filiere». Un esempio di queste collaborazioni è l’accordo stretto tra Autostrade per l’Italia e Coldiretti, per la sostenibilità dei trasporti e la creazione di comunità energetiche. L’intesa è stata siglata nell’ambito del Forum internazionale dell’Agricoltura e dell’alimentazione tra l’ad di Aspi, Tomasi, e Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, e ha ricevuto anche l’approvazione con firma simbolica del ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Matteo Salvini. L’accordo nasce dalla volontà comune di sviluppare iniziative tese al rafforzamento dell’infrastruttura logistica strumentale e funzionale alla filiera agroalimentare, promuovendo modelli di efficientamento del trasporto merci, in ottica di sostenibilità.In sostanza si prevede lo sviluppo - nell’ambito del Pnrr - di soluzioni infrastrutturali al servizio della logistica agroalimentare del Paese, anche attraverso la realizzazione di poli di smistamento in aree attigue al tratto autostradale per far sì che i mezzi debbano spostarsi il meno possibile per raggiungere i punti di carico e scarico e diminuire quindi al minimo indispensabile gli spostamenti. I benefici sarebbero almeno due: meno traffico in autostrada che equivale quindi anche a meno inquinamento. «L’agricoltura italiana è la più green d’Europa e ha la responsabilità di cogliere tutte le opportunità che vengono dall’innovazione made in Italy per ridurre al minimo l’impatto ambientale» ha commentato Prandini. Pier Francesco Ragni, ad di Elgea, la società del gruppo Aspi che si occupa delle energie rinnovabili, ha poi spiegato che con Coldiretti l’intesa è volta anche favorire l’installazione di pannelli fotovoltaici lungo la tratta autostradale. Infatti queste aree, fino a poco tempo inedificabili, adesso, grazie ad un decreto del governo, sono diventate eleggibili. L’idea di Aspi, insieme a Coldiretti, è quella di sfruttare terreni incolti o coltivati, ma a bassa rendita, per costruire impianti fotovoltaici al fine di sostenere i consumi energetici della rete autostradale ma anche delle aziende agricole che vorranno mettere a disposizione le proprie terre. Per questo progetto ancora non esistono delle regole d’ingaggio stabilite, ma Elgea ha prodotto degli studi di fattibilità e l’idea è quella di creare delle comunità energetiche rinnovabili. Insomma un incentivo all’autoconsumo per ridurre il più possibile l’impatto ambientale di tutta la filiera dell’agroalimentare. Infine un altro capitolo dell’intesa riguarda la diffusione e la distribuzione dei combustibili green come il biometano. L’integrazione delle competenze delle due realtà quindi velocizzerà la transizione verso forme di alimentazione più sostenibili per i mezzi pesanti. Il tema è stato affrontato anche all’interno del Forum internazionale dell’Agricoltura e dell’alimentazione di Coldiretti. Infatti, nell’azienda agricola Bosco Gerolo a Rivergaro, in provincia di Piacenza, è stato realizzato il primo distributore di biometano per il rifornimento delle auto. Insomma dalle mucche non solo latte e formaggi ma anche un biocombustibile di qualità per le auto a metano e anche molto più conveniente rispetto ai carburanti tradizionali. Sempre durante il Forum si è parlato anche dell’obiettivo della sovranità alimentare con il recupero di un milione di ettari coltivati in più per offrire cibo al giusto prezzo, ridurre la dipendenza dall’estero e garantire più sicurezza sul cibo.