2018-12-19
Il processo Eni-Nigeria fa emergere lo scontro tra lo Stato e i fondi
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ANSA
Nuova udienza del processo sul giacimento nigeriano Opl-245, dove Claudio Descalzi è imputato per corruzione internazionale. Sul banco dei testimoni sfila Karina Litvack, consigliere indipendente, espressione dei fondi d'investimento che detengono la maggioranza delle quote flottanti. «Non fu verbalizzata una mia domanda su una società che era stata imposta a Eni dal governo del Congo». La manager venne estromessa dal Comitato Controllo rischi dopo le indagini della procura di Siracusa sul presunto complotto contro l'amministratore delegato e reintegrata nel 2017 dopo che la sua posizione fu archiviata. Durante il consiglio di amministrazione del 30 luglio del 2014 Claudio Descalzi avrebbe minacciato le dimissioni dopo una nota inviata al board dall'ex consigliere Luigi Zingales.
(IStock)
Negli Usa proliferano le verifiche sull’efficacia delle misure di contrasto al Sars-Cov-2. Sono previste anche dal nostro nuovo piano pandemico. Eppure, la priorità qui sembra solo affossare la commissione d’inchiesta.
Alfredo Cospito (Ansa)
Il terrorista anarchico prova a scendere a patti con lo Stato: «Interrompo lo sciopero della fame in cambio dei domiciliari».
(Ansa)
Pur di attaccare Giorgia Meloni, che aveva commemorato la strage di 335 «italiani innocenti», i compagni arrivano addirittura a mettere il cappello sulle vittime: «Erano antifascisti».
- Bruxelles vuole liquidare campi e stalle: «Sono insostenibili e inquinano». Tagliati i fondi, crolla la produzione di cereali.
- Il patto tra Commissione e Germania sugli e-fuel non è ancora chiuso, Giorgia Meloni ottimista: passerà anche la nostra tecnologia.