Tanja Erichsen, direttrice dell'Agenzia del farmaco danese, sviene durante la conferenza stampa che annuncia lo stop di Astrazeneca (Ansa)
Ursula von der Leyen annuncia un accordo con Pfizer per 50 milioni di dosi aggiuntive. Grazie al ritardo nell'approvazione da parte della Cina. Trattativa aperta per un terzo contratto da 1,8 miliardi di sieri entro il 2023. Stop definitivo della Danimarca ad Az.
Berlino continua l'offensiva, seguita dai Paesi Bassi. Ma la sfiducia sparsa a piene mani contro il farmaco anglosvedese colpisce anche qui: molti medici di base lo sconsigliano ai pazienti. E la campagna si inceppa.
Grazie al suo sovranismo, Washington si è resa del tutto autonoma nella produzione. Si è inoltre accaparrata enormi quantità di Astrazeneca: dal 5 luglio inonderà il mondo. L'Unione invece non ha applicato il concetto di sicurezza nazionale e dipende dall'estero per molte fasi. Anche Londra è in grado di farci male.
Farmaco italiano: Chigi annuncia un'intesa con l'azienda nordamericana Patheon, che però lavora per conto terzi. Ipotesi di un tandem con la ditta laziale Reithera.