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Zampino di Macron sul voto rumeno. Ma stavolta non si allarma nessuno
Elezioni in Romania (Ansa)
Il fondatore di Telegram, Pavel Durov, ha rivelato che i servizi di Parigi gli avrebbero chiesto censure sui gruppi anti Nato. È solo un episodio di una questione più ampia, che però indigna a giorni alterni.
Svolta di Telegram: cederà i dati alle autorità
Pavel Durov (Getty Images)
A meno di un mese dal suo arresto in Francia, Durov cambia i termini di contratto dell’app: da ora, numeri e indirizzi Ip degli utenti sospettati di attività criminali saranno consegnati agli investigatori. Ma si apre la porta alle censure e rimozioni di contenuti.
Pavel Durov: «Accusato per crimini altrui». Ma intanto comincia già a cedere
Pavel Durov, patron e fondatore di Telegram (Ansa)
Nel suo primo messaggio pubblico dopo l’arresto in Francia, il fondatore di Telegram si difende: «Sorpreso, devo pagare per cose commesse da terzi». Nel frattempo ammette le falle della chat e modifica le regole.
Macron voleva Telegram a Parigi. Durov accusato pure di violenza
Pavel Durov (Getty Images)
Nel 2018 il capo dello Stato chiese al manager di spostare la società. E spunta un’indagine per abusi su uno dei figli.
Le Firme

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