Pubblichiamo le lettere di solidarietà dei lettori al direttore Maurizio Belpietro dopo la condanna del Tribunale di Milano al risarcimento di 80.000 euro per l'inchiesta di Panorama sulle Ong.
Per certe toghe gli attivisti possono tutto
Solidarietà al direttore Belpietro e a Panorama. Ricordo quell’articolo di Fausto Biloslavo sulle Ong. Per questi «giudici» schierati, sinistroidi, i compagni delle Ong possono dire ciò che vogliono e compiere azioni sovversive, ma se un giornale scrive che sono «pirati» è reato, non un’opinione. Una vergogna. Una parte di giudici dovrebbe essere buttata fuori.
Pasquale Ciaccio
Nelle aule latita ogni giustizia
Panorama e il direttore Belpietro condannati perché hanno sottolineato delle verità, definendo le Ong «nuovi pirati». Siamo arrivati ormai oltre il limite della decenza. I verdetti «politici» dilagano in spregio ai più elementari canoni del diritto. D’altra parte, sentenze e giustizia sono da tempo profondamente divise; a questo punto si può togliere dalle aule dei tribunali anche la scritta «la legge è uguale per tutti». Credo che la riforma Nordio in atto sia sicuramente un passo in avanti, ma finché non arriveremo alla responsabilità «diretta» del magistrato, non estirperemo mai definitivamente questo male.
Roberto Lenzi, Milano
Ora ho capito perché votare al referendum
Ho letto la sentenza che impone di pagare 80.000 euro a Panorama per la sua copertina dove le Ong si definivano i «I nuovi pirati», mentre per la dichiarazione di Saviano che definito Matteo Salvini e Giorgia Meloni dei «bastardi» i giudici hanno condannato lo scrittore a risarcire con 1.000 euro di danni entrambi. Se prima avevo dei dubbi a votare sì alla riforma della giustizia, oggi non ho più dubbi. Se questa è giustizia!
Bruno D’Arpino
«Pirati»? Si cerchi il termine in un dizionario
Il giudice di Milano che condanna Panorama a causa dell’uso del termine «pirata» evidentemente non ha consultato i dizionari. Se lo avesse fatto si sarebbe accorto che tale sostantivo viene esteso a chiunque commetta azioni violente in spregio delle leggi tant’è che abbiamo i «pirati dell’aria» e i «pirati della strada». A seguire le indicazioni di tale magistrato allora ogni qualvolta un giornale usa tali denominazioni il soggetto al momento interessato potrebbe ricorrere al tribunale per tutelare la propria reputazione, la cosa sembra un po’ tirata per i capelli. Senza considerare poi che i presunti «diffamati» hanno pubblicamente affermato di operare in spregio delle leggi che essi non riconoscono e che la giustizia, però, dovrebbe far rispettare, indipendentemente dalle visioni personali di chi è chiamato a sentenziare.
Fulvio Bellani
Libertà di parola, due pesi e due misure
Solidarietà al direttore Maurizio Belpietro e alle sue redazioni, gravati da un’ammenda di 80.000 euro per aver definito, nell’esercizio del diritto di cronaca, «pirati» le Organizzazioni non governative che favoriscono l’afflusso incontrollato di clandestini nel Paese. Se il soccorso in mare resta un dovere umanitario imprescindibile, esso diviene tuttavia il corollario di un’immigrazione di massa priva di regole, che finisce per eludere proprio quel quadro normativo che dovrebbe disciplinarla. È difficile non ravvisare una palese asimmetria nell’applicazione del diritto: laddove l’apologia del massacro del 7 ottobre da parte di un imam viene derubricata a legittima espressione del pensiero, l’appellativo di «nuovi pirati» viene sanzionato come un abuso, negando a quest’ultimo quella medesima libertà di stampa che della libera espressione deve essere pilastro fondante. Un paradosso quantomeno singolare.
Carmine Barone
Grave attacco da parte della cricca
La mia più incondizionata solidarietà per l’attacco alla libertà di parola e alla verità dei fatti da voi subito da parte delle cricche immigrazioniste, che operano per la «grande sostituzione dei popoli», e della schieratissima magistratura. A Maurizio Belpietro, a Fausto Biloslavo, a tutti voi: grazie e non mollate.
Antonio de Felip
Vicinanza dal Movimento diritti civili
A nome del Movimento diritti civili, esprimo tutta la mia solidarietà al direttore di Panorama e della Verità, Maurizio Belpietro, per l’ingiusta e assurda condanna che considero pericolosa per la libertà di stampa nel nostro Paese perché non si può condannare, addirittura con una pena pecuniaria così elevata, un giornalista e un giornale per una semplice battuta (quella sui pirati), a cui è stata dedicata una copertina del settimanale. Vorrei dire che non mi sento assolutamente offeso da questa battuta io che, da una vita, sono accanto al popolo dei migranti, un simbolo delle lotte a loro favore, che tanti di loro ho negli ultimi 30 anni salvato (anche in qualche caso collaborando con una Ong), che sono, da oltre 10 anni, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013, impegnato a Tarsia, in un luogo fortemente simbolico, vicino l’ex campo di concentramento di Ferramonti, a realizzare la più grande opera umanitaria legata alla tragedia dell’immigrazione, il Cimitero internazionale dei migranti, che darà dignità alla morte delle vittime dei tragici naufragi.
Franco Corbelli



