la repubblica

Fioccano i pentiti dell’economia green. Ora tocca all’atomo
Una centrale nucleare (iStock)
«Fatto» e «Repubblica» riconoscono che la svolta verde è una chimera. I tedeschi fanno i conti con lo stop al nucleare.
Senna pulita, anzi no: le giravolte di «Repubblica»
(Getty Images)

Succede, anche nei migliori giornali, che il cronista sostenga una tesi e il collega della stanza accanto, magari per dimostrare di saperla più lunga, scriva il contrario. Capita anche che l’editorialista dica una cosa e passata qualche settimana o qualche mese cambi idea e scriva l’opposto, oppure si accorga della gaffe. Però un giornalista che nella stessa edizione del quotidiano si smentisca da solo, con due articoli, uno dei quali va contro il precedente a poche pagine di distanza, no, questo non mi era mai accaduto di vederlo.

Renzi cacciò i critici e ora fa il paladino della libera stampa
Matteo Renzi (Imagoeconomica)
Matteo solidarizza con «Repubblica» per i presunti attacchi. Dimentica il suo passato e l’amicizia con gli autocrati sauditi.
Premierato ok, però subito: non aspettiamo cinque anni
Sergio Mattarella e Giorgia Meloni (Ansa)

Lo dico subito, così sgombero il campo dagli equivoci: invece del premierato avrei preferito la riforma presidenziale, perché se c’è un ruolo che oggi nel nostro Paese ha bisogno di essere ridefinito è quello del capo dello Stato, che da arbitro qual era secondo la Costituzione, ormai si è trasformato in giocatore, anzi in attaccante, e per di più senza essere eletto dal popolo.

La sinistra ha venduto la vittoria di Donald Tusk come un ribaltone sui conservatori. Ma il leader centrista, per prevalere alle urne, ha dovuto sfoderare un’agenda di destra su immigrazione ed economia. La partita per le europee è ancora tutta da giocare.
Le Firme

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