Il premier a «Fuori dal coro»: «Non condivido le parole dell’Eliseo. Se non molliamo, Putin tratterà». Tajani: «Non invieremo mai soldati italiani». Mosca: «Difficile credere che l’attentato sia dell’Isis».
Spie turche, allertati gli apparati di sicurezza italiani: le talpe avrebbero partecipato a indagini rilevanti spacciandosi per traduttori. Due sarebbero già state identificate a Milano.
Emmanuel Macron e Vladimir Putin durante un vertice nel 2019 (Ansa)
Dopo aver goffamente mostrato i muscoli e paventato di schierare i soldati, Macron offre aiuto ai servizi del Cremlino. L’Ue smentisce il coinvolgimento di Kiev nell’attentato di venerdì, ma lo zar insiste: «I terroristi erano islamici, ma chi li aspettava oltre il confine?».
Non tutte le milizie cecene stanno con Kadyrov. Alcune combattono contro Mosca.
Il leader russo paragona gli attentatori ai nazisti. Non cita mai l’Isis, ma afferma che «gli arrestati stavano cercando di fuggire in Ucraina». Poi la mano tesa alla comunità islamica: «Nessuno spezzerà la nostra unità».
Il Cremlino ha sottovalutato il pericolo, nonostante l’allarme statunitense. E ha lasciato precipitare il Paese nell’incubo delle stragi. Gli islamisti non perdonano la repressione, gli interventi in Siria e l’asse con gli sciiti.