Carlo Verdone: «Anche capolavori come “Via col vento” oggi non si potrebbero più girare. Roma è la mia città ma è ridotta a un luogo per aperitivi, ristoranti alla moda e vinerie. Il Giubileo? È una grazia per i tassinari».
Il regista: «Il politicamente corretto è patologico. Sto scrivendo la mia serie ma continuo a fermarmi: qualsiasi cosa si dice fa incazzare qualcuno. Alcune scene dei miei film oggi non potrei girarle, è moralismo da salotto».