Il gruppo yemenita sostenuto dall’Iran sta sabotando diverse infrastrutture che connettono Asia ed Europa. Tecnologie di difesa sono ancora allo studio. L’alternativa è sviluppare il sistema dei satelliti per comunicare.
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- Il colosso petrolifero britannico dice addio alla rotta che passa per il Canale di Suez. Un problema enorme: probabile un’impennata dei prezzi (non solo del greggio). Finalmente si muove pure Bruxelles: via libera a missione navale europea per fermare gli Huthi.
- Intanto l’Iran lancia missili su Siria e Iraq: «Abbiamo colpito una base del Mossad».
Lo speciale contiene due articoli.
Ansa
Colpita una nave Usa. Nell’arsenale dei ribelli, oltre a quelle iraniane, anche armi di Pechino. Per la quale la crisi nel Mar Rosso è un affare: fa salire i prezzi, spinge alla fine del conflitto in Ucraina e favorisce la Via della seta terrestre. Riunione a Palazzo Chigi.
Miliziani Huthi (Ansa)
L’escalation in Medio Oriente investe il commercio e si abbatterà sulle nostre tasche. Antonio Patuelli (Abi) avverte: «Se il conflitto si allarga i conti esploderanno». La logistica è in ginocchio e Coldiretti lancia l’allarme export.
La portaerei Eisenhower a Suez (Matthew R. Cole/Us Navy)
L’Italia manda una fregata nell’area e partecipa alla missione internazionale a guida Usa per garantire la libera navigazione. In ballo c’è ben più della sicurezza nel Mar Rosso: si tratta di contrastare le manovre di Mosca e Pechino lungo la via della Seta.