Per secoli rimasero segnate sulle carte nautiche e credute realmente esistenti. Spesso furono descritte con dovizia di particolari dai naviganti che ritennero di averle viste. Così i geografi unirono ai resoconti e ai loro calcoli elementi mitologici e religiosi.
Nel riquadro, Luca Rota (IStock)
Lo scrittore Luca Rota: «Alla montagna non interessa granché della presenza umana. Se vogliamo vivere bene sui monti, la nostra relazione con essi va riequilibrata».
Il sito archeologico di Ebla prima della distruzione. Nel riquadro Paolo Matthiae (Getty Images)
Il grande archeologo Paolo Matthiae: «I ribelli hanno scavato trincee tra i reperti. La missione italiana in Siria ricomincerà il lavoro interrotto 12 anni fa: riapriremo il parco archeologico».
Pudelek [CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], from Wikimedia Commons
La questione macedone è stata ad arte mantenuta aperta fin dagli anni Novanta, da parte dell'Europa e degli Stati Uniti di Barak Obama, in modo da controllare la stabilità dei Balcani a proprio piacimento e ora pare essere destinata a chiudersi, momentaneamente, in un modo che quasi certamente sarà solo l'anticipo di un nuovo, ben più grave, problema per la sicurezza del nostro continente. L'area è destinata a diventare sempre più instabile.
Il testo scolastico di geografia per i ragazzini di prima spiega che l'immigrazione porta tantissimi benefici, poiché gli stranieri fanno i lavori che noi rifiutiamo e ci aiutano a fronteggiare il calo demografico. Chi critica l'accoglienza, invece, è un pericoloso razzista.